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www.ildialogo.org Sette domande del “MERCOLEDI’ DEL VILLAGGIO”,di Il gruppo del Mercoledì del Villaggio

Sette domande del “MERCOLEDI’ DEL VILLAGGIO”

di Il gruppo del Mercoledì del Villaggio

Pubblicato sulla Gazzetta di Modena il 23 maggio.
IL Mercoledì del Villaggio è un gruppo infoirmale coordinato dalla Comunità del Villaggio, nato intorno a gravi problemi urbanistici di Modena.

In queste settimane sono stati affrontati a livello istituzionale e politico, da associazioni e comitati, sui giornali, alcuni nodi urbanistici del Quartiere S. Faustino: costruzioni in Via Cannizzaro, piscina Parco Ferrari, progetti sul “Villaggio Artigiano”,
Il “Mercoledì del Villaggio” non è una commissione di Circoscrizione, un comitato, una sezione di partito. E’ uno spazio dove si sono incontrati il mercoledì, 50 amici legati al territorio, preoccupati dell’avvenire del quartiere e della città. Questi cittadini da trenta anni hanno elaborato progetti, fatto proposte, speso forze per costruire un quartiere vivibile e abitabile a misura d’uomo (di bimbi, di anziani e di famiglie). Per la città futura.
Non sono tecnici ma hanno valutato proposte, partecipato ai dibattiti. Hanno dunque le carte in regola per fare sette domande.
1) La variante al POC (Piano Operativo Comunale) adottata il 23 marzo del 2009 prevede diverse nuove aree per edificazione residenziale: 1039 abitazioni in aree urbane e 61 in zone rurali.
L’assetto della città sarebbe così “definitivamente” cambiato.
Perché la sostenibilità urbanistica (ambientale, territoriale e infrastrutturale), come prescritto dal PSC (Piano Strutturale Comunale), non è supportata da una valutazione circa parcheggi, traffico, rumorosità, inquinamento, fognature, scuole, servizi, verde pubblico, luoghi di socializzazione? Perchè il parere del Settore Ambiente è stato rilasciato soltanto nel marzo 2010? 
2)   Per non consumare altro territorio, per quale motivo non si riqualifica prima l’esistente? E nel conteggio generale non si tiene conto dell’area dell’ex Villaggio Artigiano e di tutta la fascia a Nord della Ferrovia?
3)   L’amministrazione comunale e provinciale ha fatto uno studio complessivo del reale fabbisogno di unità abitative, che riguardi Modena e l’area urbana più vasta che ormai si estende quasi ininterrottamente verso Campogalliano, Bastiglia, Formigine?
4)   L’ampiezza degli appartamenti è stata stabilita in 75 mq, anziché 80, 100 ecc.
I nuclei familiari sono sempre più piccoli, ma è anche vero che il saldo demografico a Modena è in aumento grazie agli extracomunitari. Perché non è utile ed opportuno progettare ampiezze maggiormente differenziate per incentivare l’integrazione? Per permettere l’assorbimento di anziani e giovani coppie legate ai nuclei originari? Abbiamo ben presente cosa ha prodotto una edilizia come quella dell’Erre Nord, del Windsor Park, del Lambda: situazioni di speculazione, degrado, di sovraffollamento e di sfruttamento della prostituzione.
5) Non si può aiutare le giovani coppie che chiedono appartamenti a basso prezzo appoggiandoli finanziariamente per comprare l’invenduto?
6) Si dice che un così esteso piano edilizio porterà al Comune entrate considerevoli, così come vi sarà un ampio giro di risorse economiche per le banche, per le imprese, e si potrà sostenere maggiormente il lavoro. Quali servizi pubblici potranno usufruire di queste nuove entrate, e quali ricadute per i cittadini di Modena?
7)      In questi giorni abbiamo assistito ad un positivo confronto in città. Ma nella realtà, dopo le decisioni del Consiglio e dei tecnici e gli eventuali accordi economici, c’è ancora spazio per discutere, confrontarsi, proporre?
Il gruppo del Mercoledì del Villaggio”
31 maggio 2010


Giovedì 03 Giugno,2010 Ore: 15:44
 
 
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