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www.ildialogo.org Questo 25 aprile,di Lidia Menapace

Questo 25 aprile

di Lidia Menapace

Questo 25 aprile/1
Cerco di dare un titolo oggettivo al massimo, ma mi verrebbe da dire : "Ancora cone un tempo, sopra l'Italia intera, soffia il vento e infuria la bufera!" perchè di questa natura sono i sentimenti che mi ispirano alcuni fatti avvenuti il 25 aprile e che considero sciagurati.
Cerco si elencarli e poi ci discuto . sicuramente l'Arena di Verona merita il pauso di tutto il popolo della pace e della nonviolenza che trasmette una memoria non morta della Resistenza, riscrivendo in parte la storia e arricchendola: una impresa giusta e opportuna, che riavvia la ricerca e la conoscenza di quegli eventi quando ancora un certo numero di testimoni diretti vivono e possono parlare. A Verona ho seguito gran parte della giornata e tutto quello che ho sentito visto partecipato mi è parso molto bello ricco affettuoso appassioato, tutto, e così vario da non produrre nemmeno un minuto di stanchezza o noia.
Per non essere acritica devo dire però che molto mi ha fatto stizza un "ragionamento" del vicepresidente delle Acli, nota assolutamente dissonante, per fortuna non ripresa da nessuno. Sembra che le Acli intendano lanciare la proposta dell'esercito europeo, una cosa scandalosa!. Se ho capito bene, ma ho sentito con le mie orecchie e visto sul grande schermo la frase che un esercito europeo sarebbe un elemento di unificazione e costerebbe meno dei vari eserciti nazionali, un "ragionamento dissennato"
Allora riprendo un discorso che iniziai non pochi anni fa, quando si stava discutendo della riforma delle N.U. e del Consiglio di sicurezza. Proponevo allora che l'Europa si unificasse con la decisione della neutralità militare, dato che sul territorio europeo già esistono stati neutrali, come Svezia Austria Finlandia San Marino. Una Europa neutrale con il peso della sua storia avrebbe l'autorevolezza per proporre un Consiglio di sicurezza delle N.U. a rotazione tra tutti gli stati che le compongono ecc. Vedevo in una proposta come questa il segno di un taglio deciso, come per dire:"La seconda guerra mondiale è finita davvero: adesso bisogna mettere mano a una organizzazione internazionale autorevole che parta dal primo comma della Dichiarazione universale dei Diritti umani " che dichiara: "La guerra é sempre un crimine" e perciò propone la costituzione di strutture di polizia internazionale per prevenire contenere e punire il crimine. So che il discorso è solo abbozzato, ma mi pare che tiene ancora e vorrei che non fosse lasciato cadere.
Non averlo accolto, nè altri eventuali di questo segno ha portato sì alla fine del secondo dopoguerra, ma col ritorno alla politica di prima di essa, sicchè abbiamo ormai due superpotenze, che trattano imperialisticamente gli affari del mondo , "pronte" a buttare il mondo stesso nella guerra: e dire che uno dei due capi è Nobel per la pace!
Mi pare urgentissimo non lasciar cadere la cosa. Per il resto Verona e l'Arena è la vera grande profonda appassionata speranza, la primavera del mondo.
Questo 25 aprile/2
Il 24 a Monza ho preso parte su invito dell'Anpi loale a un intenso pomeriggio di discussione e riflessione sulla grande esperienza della Resistenza deportazione e antifascismo della città e della Brianza, nella sede di una mostra appunto dedicata alla Brianza partigiana, in un edificio dove stava la Gioventù del Littorio e che è stato recuperato rispettadone la struttura tipicamente di architettura razionalista, secondo il gusto del regime, molto ampia e articolata, sicchè é stato possibile negli spazi collocare un "urban center" assai ampio e dotato di varie strutture adatte per mostre spettacoli teatrali dibattiti seminari, insomma un vero centro per la cultura politica e sociale, un esempio come ve ne sono già parecchi e forse stanno in parte notevole avviandosi, mentre in tutta Europa è in corso una valutazione appunto dell'architettura e politica urbanistica del periodo razionalista, un importante capitolo della storia dell'arte europea, che fa fare i conti anche col fatto che tale moda è andata d'accordo per lo più con regimi illiberali, ma ha prodotto opere di assai notevole livello: ne sappamo qualcosa a Bolzano dove è in corso uno scempio invece mal pensato, proprio nel mezzo di una delle più grandi realizzazioni di quel tipo, (di Piacentini) cioè la città di Bolzano nella parte nuova, di là dal torrente Talvera che la divide.
Bella inziativa, benissimo composta, pubblico attento numeroso partecipe, insomma una bella cosa seguita per intero anche dal Sindaco che è pure intervenuto . Il 25 aprile non poteva incominciare meglio di così. La serata continua a cena nel parco e si discute della sua non adeguata conservazione e dello scempio che in esso ,il più grande parco pubblico d'Europa, fa l'autodromo ecc. Cena ottima. Dormo a casa di una compagna che già mi aveva ospitato lo scorso anno, una stanza con bagno in una vecchia bellissima casa che affaccia su una piazzetta tranquilla e silenziosa. Dormo come un sacco di patate, perché l'indomani ho una specie di tour de force, dovendo parlare in piazza a Monza per la celebrazione ufficiale e poi andare a rotta di collo al treno per raggiungere da Milano Verona entro le 14, dato che sono tra i primi interventi previsti in Arena. Il corteo non si muove mai, ci sono problemi di etichetta tra i vari partecipanti, quasi tutti militari di alto grado che passano avanti all'Anpi e ovviamente a me, che sono una perfetta sconosciuta priva di gradi. Quando la manifestazione comincia, con mio grande stupore e sconcerto é una processione a tutti i possibili monumenti alle varie guerre e a tutti i caduti possibili e a ogni tappa un monsignore dice una parte di messa e poi fa una predica sull'amor di patria, per i caduti di tutte le guerre ecc.ecc. Sto bene attenta e noto che la parola Resistenza, come libertà liberazione antifascismo partigiani non viene mai detta una volta. Sono indignata e ostentatamente con le mani in tasca non rispondo nemmeno amen! come invece fanno tutti. Il mio tempo si riduce infine a dieci minuti nei quali riesco a dire che l'Italia è uno stato laico e che della nostra Costituzione cambierei solo l'art. 7 e il Concordato. Prima di questo bello scherzo ci eravamo ritrovati pochi in un angolo a mettere fiori sulle tombe dei partigiani ,senza che nemmeno una autorità si sia degnata di starci:una cosa intollerabile. Non riesco a capire come possa succedere . Metto questo racconto con le altre notizie infauste ,le parole di Napolitano soprattutto e mi dico che davvero adesso come un tempo sopra l'Italia intera soffia il vento e infuria la bufera. A Monza c'é un centro sociale molto attivo: possibile che non sia mai venuto in mente a nessuno di loro di portare al corteo uno striscione con scritto "Viva la Resistenza?" Non ci vorrebbe poi un gran coraggio lidia



Sabato 26 Aprile,2014 Ore: 20:13
 
 
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