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www.ildialogo.org Miscellanea dopo la salute recuperata,di Lidia Menapace

Miscellanea dopo la salute recuperata

di Lidia Menapace

16.05.2012
Mi piacerebbe sapere di quanto l'astensione delle donne dal voto supera quella degli uomini: ma ormai da tempo nessun dato viene trasmesso per appartenenza di genere. Non si è vista se non una candidata sindaca, nessuna candidata che abbia segnalato la sua presenza come donna, sicchè non una parola da donna, di donna, è stata pronunciata in campagna elettorale:  la sconfitta per le donne  è stata totale e ribattuta.  Eppure il sistema di tassazione sul modello della imposta municipale unica, visto che fa raccogliere ai comuni soldi che poi vanno gentilmente consegnati allo stato, colpisce le donne in modo doppio, sia perchè i soldi per lo stato  andranno tolti ai servizi, sia perchè prive di servizi a buon mercato, le donne saranno costrette a lasciare il lavoro per curarsi dei figli/e, anziani/e, economia domestica ecc., abbandonando i posti nei  servizi comunali, che sono una delle forme di lavoro più scelte, ricercate dalle donne, nemmeno citate dai colleghi maschi. La più grande sconfitta da quando la Repubblica esiste.  Intanto alla Fornero vengono fatte domande sulle pari opportunità, che invece di essere intese, per miserabili che siano, come parità nel mercato del lavoro, vengono  ancora sbrigate con le solite battute,  su chi lava i piatti:  se le donne restano a casa, chi vorrete mai che lavi i piatti,  porti a scuola  bambini  e bambine?: se si tratta di scuola per l'infanzia, spesso è comunale ed è un lavoro che scompare, quello di accompagnare a scuola i pargoli, sicché saranno tenuti a casa e lì custoditi: da chi mai ? 
  So che non è un argomento politico, ma perchè siamo diventati così scemi in generale?: sarebbe come dare il tema "S.Benedetto, la rondine sotto il  tetto" e pretendere che venga svolto: quale bambino o bambina ha mai visto una rondine? non ci sono più, se non  di plastica nera appiccicata sui ripari antirumore  ai fianchi dei treni, e  quelle ci sono tutto l'anno. Intendo dire che perdiamo tempo a perdere tempo con un tempo che non c'è più. Oggi la questione tra maschi e femmine è, tanto per parlare, chl e con che dimensioni ha la maggioranza: le donne sono un po' più di due milioni più degli uomini. I quali, alla notizia (ISTAT, censimento appena uscito, il dato non è comunque nuovo, ha più di dieci anni) improvvisamente sono presi da acuta sordità e non c'è verso di chiedere: sai quante sono le elettrici  in Italia? La risposta è -da parte di quelli democratci- "So che sono troppo poche nelle istituzioni". Proposte promozionali niente: facciamo una novena a Santa Rita, per farle diventare di più?, visto che S.Rita è detta popolarmente  la santa degli impossibili. Il fatto è che le elettrici -come dicevo- sono il 52% dell'elettorato e non se ne vede una che è una: non chiedo femministe, nè donne bravissime o preparatissime: basta che siano al livello medio dei candidati maschi, che è modesto!
  L'uscita sulla scena politica delle Br, vera o finta che sia, è uno dei segni della barbarie capitalistica, non ha nulla a che fare con l'alternativa al capitalismo. Anzi, che lo sappiano o no, offrono  alla borghesia il destro per la repressione e lo spargimento della paura, sicchè la ministra degli Interni ha lanciato subito una campagna per l'uso dell'esercito e la scorta a tutti, anche ai professori universitari. Il Rettore di Genova si è lasciato intervistare dal Tg3 solo in voce perchè non vuole offrire la sua immagine alle Br!  Ora conviene ricordare che gli eserciti nazionali non sono più in grado di difendere il proprio paese da un qualche attacco esterno, ma sono abbondantemente in grado di difendersi dalla popolazione e che offrire un destro anche piccolo all'intervento repressivo "legale" dello stato e del governo è stupido e drammaticamente criminale, serve solo per rendere impossibile l'alternativa. Ma siccome il capitalismo al livello (strutturale) e dimensione (globale) di crisi a cui si trova non è più riformabile, avanza solo la barbarie. Mi  pare evidente che occorre studiare una proposta di difesa popolare nonviolenta, accompagnata da reparti di professionisti addestrati solo alla difesa, ispirandosi agli eserciti dei paesi militarmente neutrali: ma anche questa proposta è già alternativa, il livello della crisi capitalistica non la regge più, anzi spinge a una maggiore militarizzazione e violenza: persino la manifestazione degli Alpini a Bolzano riuscita inopinatamente benissimo è stata deturpata dal fatto che la sfilata del venerdì è stata preceduta dalla "Bandiera di guerra"degii Alpini, e sul greto del Talvera, il torrente che attraversa Bolzano è stata allestita la Cittadella degli Alpini con esposizione di carri armati (in montagna?), elicotteri, cannoni, munizioni paracadutisti, tutti per la pace e per salvare i bambini e gli escursionisti: a che servono le armi e perchè fare concorrenza sleale (con i soldi delle spese militari e i mezzi della Finmeccanica) alla Protezione civile e al Soccorso alpino? E il palco finale era occupato dalle autorità, Durnwalder, Sindaco, Ministro della Difesa (in carica ed ex), tutta una sfilata di divise, è arrivato un telegramma di Napolitano, autorità militari a strafottere e moltissimi Alpini, ovviamente in congedo e inermi, allegri e bevitori, comandati da mlitari.
 Insomma un modello di difesa  minaccioso: almeno le Bandiere di guerra debbono essere messe nei musei, dato che anche il codice militare di guerra è stato abrogato.
 Fa parte della campagna di repressione soft e di normalizzazione anche l'elogio sperticato ed esclusivo della "legalità",se fatto poi dal direttore del Corriere  davanti a un Volo impacciato e frettoloso di liberarsi dell' ospite non proprio gradito,sembrava. Ma l'elogio al sindaco di Milano che elogia la legalità e condanna l'occupazione di un grattacielo vuoto di Ligresti, è una vera chicca!Da quel pulpito! Dario Fo viene censurato subito.  
 La legalità non è nè la liceità, nè la giustizia se persino una vecchia regola cattolica dice che "lex dubia non obligat", che  la disobbedienza alle leggi errate è appunto lecita, anche se non legale. Se infatti si giudica una legge solo dalla legalità formale,  anche le leggi razziali  del fascio erano "legali", anche i bandi di Graziani lo erano: se non ci fossimo domandati/e che legittimità aveva l'autorità che le aveva proclamate, mai avremmo fatto la Resistenza.  E se non ci fossimo convinte che la condanna della violenza sessuale come reato contro la morale invece che contro la persona era legale, ma non legittima e che l'aborto era una facoltà (non un diritto) della quale riconoscere  la legalità, in vista di sconfiggerlo e avviare un rapporto razionale  e umano con l'umana riproduzione e i suoi limiti, mai avremmo capito la differenza che c'è tra legalità e legittimtà, tra legalità e giustizia.
  Ai milanesi vale ricordare che ll loro cattolico moderatissimo Manzoni sapeva che chi è nel giusto non è don Abbondio, assalito in casa sua da Renzo, ma appunto Renzo è nella giustizia e legalità. Per fortuna che in questo caso la ministra nella sua furia repressiva ha fatto la gaffe di mettere  i No Tav accanto alle Br  ed è stata smentita dai sindaci della Valsusa.
 In periodi eccezionali come quello di una crisi quale non si è mai vista, la riflessione deve sempre avere un  orizzonte generale, cioè politico, non improvvisazioni, approssimazioni, ripetizioni.


Mercoledì 16 Maggio,2012 Ore: 15:49
 
 
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