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www.ildialogo.org MILIZIE NERE E MILIZIE VERDI: QUALE E' LA DIFFERENZA?,di Annamaria Rivera

RIFLESSIONE
MILIZIE NERE E MILIZIE VERDI: QUALE E' LA DIFFERENZA?

di Annamaria Rivera

(25 agosto 2011)
[Dal blog di Annamaria Rivera nel sito di "MicroMega" (blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it) riprendiamo ampi stralci del seguente articolo del 25 agosto 2011.
Annamaria Rivera, antropologa, vive a Roma e insegna etnologia all'Universita' di Bari. Fortemente impegnata nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ha sempre cercato di coniugare lo studio e la ricerca con l'impegno sociale e politico. Attiva nei movimenti femminista, antirazzista e per la pace, si occupa, anche professionalmente, di temi attinenti. Al centro della sua ricerca, infatti, sono l'analisi delle molteplici forme di razzismo, l'indagine sui nodi e i problemi della societa' pluriculturale, la ricerca di modelli, strategie e pratiche di concittadinanza e convivenza fra eguali e diversi. Fra le opere di Annamaria Rivera piu' recenti: (con Gallissot e Kilani), L'imbroglio etnico, in quattordici parole-chiave, Dedalo, Bari 2001; (a cura di), L'inquietudine dell'Islam, Dedalo, Bari 2002; Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, DeriveApprodi, Roma 2003; La guerra dei simboli. Veli postcoloniali e retoriche sull'alterita', Dedalo, Bari 2005; Regole e roghi. Metamorfosi del razzismo, Dedalo, Bari 2009; La Bella, la Bestia e l'Umano. Sessismo e razzismo senza escludere lo specismo, Ediesse, Roma 2010]

C'è qualcosa di surreale nella pur sacrosanta indignazione contro le provocazioni del missino Gaetano Saya, leader del Partito nazionalista italiano, ideatore delle "ronde nere", nonche' fondatore del Dipartimento studi strategici antiterrorismo (Dssa), una sorta d'intelligence parallela. Il reclutamento, annunciato in rete, della "Guardia nazionale" per un raduno a Genova il 24 e 25 settembre ha infatti suscitato riprovazione e sdegno come mai si erano visti a proposito di adunate leghiste altrettanto inquietanti.
Ricordate? Nel 2009 Saya e i suoi furono tra i primi a mettere in pratica il decreto-legge che istituiva le ronde (n. 733, art. 46), fortemente voluto da Maroni e approvato dal consiglio dei ministri il 20 febbraio di quell'anno. Certo, lo fecero con una certa precipitazione e impudenza, non preoccupandosi di dissimulare l'armamentario simbolico nazifascista: labari, scarponi neri, aquila imperiale romana, ruota solare... Avete presente come reagi' il ministro dell'interno alle polemiche intorno alle ronde? "Ebbene si', vogliamo le ronde! Noi non abbiamo paura di chiamare le cose con il loro nome", proclamo' Maroni nel corso di un'adunata a Pontida (1).
Ora provate a comparare il programma, i simboli, la propaganda del Pni con quelli della Lega Nord: sono quasi sovrapponibili, purche' si sostituisca "Italia" con "Padania". Dico "quasi" perche', certo, ci sono differenze, anche ragguardevoli: per esempio, gli uni sono decisamente statalisti, gli altri in sostanza liberisti. Ma sono le analogie a prevalere. Per esempio, la ruota solare del Pni e' un segno di evocazione mistica e "ancestrale" al pari del "sole delle Alpi" ed entrambi appartengono alla famiglia di svastiche, rune, croci celtiche, cioe' alla simbolica tipica della destra piu' reazionaria. Comune e' il richiamo a principii e valori quali tradizione, comunita', onore, orgoglio, sangue, privilegio etnico. Affine e' l'ideologia nazionalista, revanscista, patriottarda, che evoca una patria maschia sempre in lotta contro nemici, oppressori, invasori, in primis chiunque si ritiene incarni qualche forma di alterita' rispetto alla "norma" del "noi": soprattutto stranieri, immigrati, omosessuali... Affini sono il machismo, la passione per le divise, il gusto del linguaggio scurrile, l'anti-intellettualismo, lo squadrismo verbale contro i giornalisti che osino criticarli. Solo pochi giorni fa Bossi li ha definiti "delinquenti da legnare". Non molto diversamente, nel sito del Pni si insulta e si minaccia un giornalista, autore di un articolo-denuncia, con epiteti quale "omuncolo viscido e puzzolente" e altri irripetibili.
Eppure gli uni - i "nazionalisti" - d'un tratto richiamano l'attenzione e lo sdegno del "mondo democratico"; gli altri, i leghisti, sono oggetto, da che esistono, di una singolare indulgenza e/o sottovalutazione della loro pericolosita', anche da parte del "mondo democratico". Eppure sono passate poche settimane da che Borghezio - colui che rappresenta al meglio l'esprit padano, anche per la palese vicinanza al mondo dell'estrema destra fascista (2) - oso' manifestare pubblicamente la propria condivisione delle idee di Breivik, l'autore della strage di Utoya.
A rafforzare la tesi che riduce la Lega a folklore mancava il crisma accademico: grazie alla Feltrinelli, ora c'e' anche quello, ovvero L'idiota in politica, tesi di dottorato dell'antropologa francese Lynda Dematteo, la quale, per aver preso troppo alla lettera l'imperativo metodologico della disciplina, l'osservazione partecipante, sembra essere finita vittima della sindrome di Stoccolma. La Lega Nord sarebbe, a suo avviso, una variante contemporanea della maschera del giullare o, confondendo, dello scemo del villaggio, di Bertoldo, Gioppino e simili, sicche' quasi tutto quel che dicono e fanno i "padani" non sarebbe altro, in definitiva, che un furbissimo rovesciamento ironico: una fiction carnevalesca o, confondendo, da Commedia dell'Arte. Il loro stesso discorso razzista sarebbe null'altro che "una parodia", la "Guardia nazionale padana" una goliardata che provoca "piu' irritazione che veri problemi" (p. 97), ridicola e controproducente l'iniziativa contro i leghisti condotta dal giudice Papalia fra il 1996 e il '97 (pp. 98-99).
Come e' ovvio, non possiamo che compiacerci delle iniziative assunte contro il Pni. Fra l'altro, benissimo ha fatto l'on. Paola Concia a sollecitare l'Unar (l'Ufficio antidiscriminazione presso il Ministero delle pari opportunita') affinche' aprisse un'istruttoria sul caso... forse un giorno il "mondo democratico" si accorgera' che per troppo tempo ha coccolato i germi italiani, ben insediati fino ai vertici delle istituzioni, dell'internazionale europea eversiva e ultrarazzista. Per ora dobbiamo accontentarci di sussulti legati alla tattica politicista del momento.
*
Note
1. Il comizio in questione e' in questo video: www.youtube.com/watch?v=WUB16wEQlVk
2. Il video e' ben noto, ma non fa male ripassarlo: Borghezio da' lezione ai fascisti francesi e consiglia loro come farsi passare per regionalisti e cattolici, pur rimanendo fascisti: www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGc&feature=channel

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 661 del 28 agosto 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Domenica 28 Agosto,2011 Ore: 15:34
 
 
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