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www.ildialogo.org La giustizia sociale trionferà!,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
La giustizia sociale trionferà!

di Giovanni Sarubbi

«Il malvagio continui pure a essere malvagio e l'impuro a essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora. Ecco, io vengo presto e ho con me il mio salario per rendere a ciascuno secondo le sue opere. » (Apocalisse 22,11-12)

Giovanni Sarubbi

Da quello che dicono i giornali, lo stallo di questi giorni per la soluzione della crisi di governo riguarderebbe la nomina al ministero dell’economia di Paolo Savona, ex DC/Pri, che è stato Direttore di Confindustria, funzionario di Banca d'Italia, amministratore di Bnl, presidente di Banca di Roma, Ministro del governo Ciampi, braccio destro di Carli nella firma del Trattato di Maastricht (salvo poi diventare euroscettico), dirigente del governo Berlusconi, membro del Cda di Rcs e vicepresidente dell'Aspen Institute Italia (centro di pressione delle multinazionali), al fianco di Tremonti, Amato, G. Letta, Prodi, e scusate se ho scordato qualcosa. Il motivo dell’opposizione sarebbero le sue posizioni anti-euro. L’opposizione del Presidente Mattarella sarebbe dettato, questo il mantra ripetuto a reti unificate da tutti i mass media, da precise pressioni dell’Unione Europea ed in particolare del governo tedesco.
Sono convinto che si tratti di una sceneggiata messa su per creare consenso, facendo appello all’orgoglio nazionale ferito dall’ingerenza tedesca, attorno ad un governo completamente schierato a sostegno dei “poteri forti” del nostro paese, come lo era il governo predente e come lo sono stati tutti quelli che si sono succeduti nella storia del nostro paese dal 1948 ad oggi. Con la differenza che fino al 1990 c’era in Italia un partito, il PCI, che difendeva le classi sociali povere del nostro paese (ricordate, la mitica “classe operaia”!) e attraverso la sua iniziativa politica riusciva a tutelare quelle classi, mentre dal 1990 in poi queste classi sono rimaste sole e prive di appoggi. Anzi queste classi sono state portate a credere che il proprio punto di riferimento devono essere i leader delle classi ricche, i grandi capitalisti ricchi e gaudenti che hanno occupato la scena politica con l'esaltazione della loro ricchezza e le loro TV. Il PD di Renzi ha portato alla completa distruzione di tutto ciò che ancora era rimasto del blocco sociale costruito in decenni di lotte attorno al vecchio PCI. Ora le classi povere sono prive di un punto di riferimento politico e hanno perso il valore della solidarietà che ogni giorno viene bistrattata e derisa dai mass-media mainstream.
Assistiamo così a questa indegna sceneggiata, a detta dei mass-media, di un presidente della Repubblica che si indignerebbe per la nomina di un esponente noto e stra conosciuto all'establishment italiano ed europeo, e non ha nulla da dire né sul cosiddetto “contratto di governo”, pieno di politiche incostituzionali, né sulla nomina a ministro dell’interno del capo politico della Lega Nord che ha promesso la persecuzione dei ROM, dei migranti, delle persone di fede islamica, con relativa chiusura dei loro luoghi di culto. Ma la cosa ancora più grave è la volontà di modificare la legge che riguarda la “legittima difesa” che si trasformerebbe in libertà di uccidere chiunque entri nella propria abitazione, a prescindere da qualsiasi valutazione sul merito del singolo episodio. I giudici non potrebbero intervenire e gli assassini dovrebbero essere assolti a prescindere. Principio aberrante che si vuole collegare alla libertà di vendita di armi, come avviene negli USA, con grande gioia delle industrie armiere italiane.
Si tratta di un programma fascista, apertamente fascista e razzista su cui si dovrebbe esercitare l’opposizione del presidente della Repubblica, massimo garante della Costituzione, che fascismo e razzismo condanna senza equivoci. E invece questi dati gravissimi presenti nel “contratto” Lega-5stelle, sono completamente fuori dal dibattito dei mass-media mainstream, i grandi giornali e le grandi TV. Che senso ha poi celebrare le tante giornate che ricordano i fatti efferati compiuti da fascisti e nazisti nel ventesimo secolo? Parliamo delle leggi razziali del 1938 ma non sappiamo riconoscere quelle che sono state approvate dai governi della Repubblica e che il prossimo governo si appresta ad inasprire ulteriormente. Per la prima volta nella storia della Repubblica un governo mette nel suo programma iniziative tese a limitare i diritti di precisi gruppi sociali come ROM, migranti, o fedeli dell'islam che è la seconda religione a livello mondiale. Signor Presidente della Repubblica queste cose non la indignano? Non le ricordano le leggi razziali del 1938? Ce lo faccia sapere per piacere.
E così si inventa la sceneggiata dell’onore nazionale offeso dalla Germania o da Bruxelles, giusto per creare confusione e intorbidare le acque.
Ma tutti gli esponenti del cosiddetto “nuovo governo” sono tutti uomini e donne noti per la loro appartenenza all’establishment italiano ed europeo. Nulla di nuovo sotto il sole a cominciare dal presidente del consiglio proposto, Giuseppe Conte, docente presso la Luiss, università di Confindustria, che ha subito rassicurato l'Europa sulla sua intenzione di voler rispettare gli accordi europei. E che dire di Giampiero Massoli, presidente dell'azienda pubblica Fincantieri e dell'Ispi, la lobby dei diplomatici, proposto per il ruolo di Ministro degli esteri. E si parla di, Giulia Bongiorno, l'avvocato di Andreotti, alla Giustizia. Una beffa che più beffa non si può. A chi possono far paura questi personaggi?
Tutte persone che fanno parte di una classe sociale, quella dei ricchi e gaudenti, che le classi sociali povere le vedono come il fumo negli occhi, neppure persone, nel migliore dei casi numeri di un bilancio dell’INPS o di qualche altro ente di assistenza pubblica di cui far quadrare i conti. E i conti lor signori sono abituati a farli quadrare sempre sulla pelle dei poveri, mai dei ricchi che odiano le parole “patrimoniale” e “tasse”. E infatti a loro ridurranno le tasse.
Dimmi chi ti paga e ti dirò chi sei e da che parte stai, si può dire parafrasando un vecchio adagio. E se ti paga la Confindustria non potrai fare che gli interessi della Confindustria. Non si possono servire due padroni dice il Vangelo, quello vero ovviamente, quello di Gesù di Nazareth e non certo quello di Salvini che anche su tale aspetto è un abusivo.
Fino a quando la gente penserà che la propria povertà, il proprio dover fare i salti mortali per coniugare il pranzo con la cena, o il proprio dover lavorare in condizioni schiavistiche, come succede per tutti gli addetti alle imprese cosiddette innovative (quelle che comandano attraverso una app sul telefonino), sia una propria sfortuna e non invece una precisa responsabilità dei cosiddetti “datori di lavoro”, nulla cambierà nel nostro paese e ai cittadini italiani capiterà di subire danni su danni e beffe su beffe, come quelle che si prospettano con il governo Lega-5stelle.
E c’è chi, anche in ciò che è rimasto della cosiddetta “sinistra”, è caduto nella trappola del nazionalismo sul caso Savona. Ho ascoltato con le mie orecchie dichiarazioni di sostegno a Savona dell’onorevole di LEU Stefano Fassina, che passa per essere un economista. Ho letto di altri, che sono ancora più a sinistra, che hanno scritto parole di condanna della Germania che si intrometterebbe negli affari interni del nostro paese, senza sapere che cosa sta accadendo effettivamente tra il Presidente del Consiglio incaricato Conte, i due “capi partito” di Lega e 5stelle e il presidente Mattarella. Prestano il proprio appoggio ad un governo di destra "a gratis" e si accodano al nazionalismo imperante che è duro a morire e ha adepti nei luoghi e fra le persone più impensabili.
Ma alla fine quello che governa la politica sono gli interessi materiali delle classi sociali, che esistono, eccome se esistono, che si confrontano e si scontrano nella società.
E le classi dominanti, quelle che hanno i soldi e il potere politico, non faranno mai gli interessi dei poveri che sono la fonte della loro ricchezza. I ricchi sono ricchi perché succhiano il sangue dei poveri.
Prima le classi deboli si riapproprieranno di questa semplice verità e prima ci incammineremo sulla strada che riporterà in Italia e nel mondo quella che, fin dalla notte dei tempi, si chiama “giustizia sociale”.
Giovanni Sarubbi

P.S. Ho chiuso e pubblicato questo articolo alle 20.14. Ci ho lavorato tutto il pomeriggio senza seguire ciò che contemporaneamente stava succedendo al Quirinale. Solo dopo la pubblicazione dell’articolo mi sono reso conto dell’orario e ho acceso la TV per vedere il telegiornale e ho appreso la notizia della rinuncia di Conte e ho sentito la dichiarazione del Presidente della Repubblica che ha motivato la sua scelta sul “caso Savona”. Questo fatto conferma che il “caso Savona” è stato una indegna sceneggiata, un semplice pretesto per giungere alla rottura. Mattarella ha dichiarato di aver approvato tutto il programma di governo senza nulla eccepire. Ha citato fra le sue “disponibilità” persino quella della nomina a ministro dell’Interno, cioè del garante della democrazia in Italia, di Matteo Salvini. Ma ha mantenuto il veto su Savona, con la conseguenza della fine dell’ipotesi del governo Lega-5Stelle e l’immediata convocazione per domani mattina al Quirinale, per il conferimento dell’incarico di formare un nuovo governo, di Carlo Cottarelli, un altro grand commis del nostro Stato che, stando ai numeri, ci porterà alle elezioni nel prossimo ottobre.
Così facendo Mattarella ha regalato a Lega e 5S l'argomento dell’orgoglio nazionale ferito dall’ingerenza tedesca. Si tratta di un gravissimo errore. Mattarella doveva rompere sul razzismo e sulla democrazia non su un argomento che favorisce il nazionalismo di Lega e 5Stelle.
Hanno fatto una sceneggiata indegna con risultati pessimi. L’unica cosa buona è che al momento il governo della destra grillo-leghista non si farà ma cosa succederà alle prossime elezioni? Ci arriveremo alle elezioni e in che condizioni? E soprattutto come costruire una vera alternativa democratica avendo contro tutti i mass-media mainstream che da anni sponsorizzano le forze della destra, compreso i 5Stelle che, con la scelta del contratto di governo con Salvini, possono oramai considerarsi un partito di destra?
C’è chi fra i 5Stelle e Fratelli d'Italia stanno pensando alla messa in stato di accusa del presidente Mattarella. Tutte le TV mainstream hanno offerto ampio spazio alle dichiarazioni in diretta di Di Maio e Salvini fornendogli uno spot pubblicitario immenso e senza repliche. C’è aria di golpe. Ed è un’aria mefitica. (G.S.)
(Nota inserita alle 23.30 del 27/05/2018)



Domenica 27 Maggio,2018 Ore: 20:14
 
 
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