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www.ildialogo.org Basta guerra, ora e sempre!,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Basta guerra, ora e sempre!

di Giovanni Sarubbi

“Missili belli, nuovi e intelligenti”, così li ha presentati il presidente Americano Donald Trump. Sono i missili che nelle prime ore del mattino di sabato 14 aprile 2018 sono stati lanciati contro la Siria dalle navi di USA, Francia e Regno Unito schierate al largo delle coste siriane. Ne hanno lanciati 103 ma una settantina sono stati abbattuti prima di raggiungere i loro obiettivi dai sistemi antimissile che risalgono al periodo sovietico; dei rimanenti pochi avrebbero colpito i bersagli, dimostrando la loro assoluta stupidità che fa il paio con quella di Trump che li ha elogiati e fatti lanciare.
L’espressione usata da Trump ricorda le Wunderwaffe (termine tedesco che significa "armi-meraviglia" o "armi-miracolo") che erano una serie di super-armi o armi segrete del Terzo Reich, la gran parte delle quali mai realizzate o solo abbozzate o realizzate solo parzialmente. Il termine fu coniato e utilizzato dalla propaganda nazista durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale. Le "armi miracolose", secondo la propaganda, avrebbero conferito una netta superiorità tecnologica all'esercito tedesco che si avviava invece alla sconfitta.[1]
Ed è proprio quello che le parole di Trump fanno intravedere di fronte alla sconfitta dell’ISIS in Siria e alla riconquista di tutto il territorio da parte del Governo di Assad. Armi “belle, nuove e intelligenti” che dovrebbero dare la vittoria agli americani e ai loro alleati sul suolo siriano dove invece sono stati sconfitti. Parole che sono state seguite da quelle dette dall’ambasciatrice USA al Consiglio di Sicurezza dell’ONU secondo la quale il “loro colpo è sempre in canna”, pronti a sparare sempre come nel Far West. Pura demagogia. Pura illusione.
Non è la prima volta che gli USA sono stati sconfitti dalla fine della seconda guerra mondiale nel 1945 ad oggi. Gli USA, proprio sulla spinta della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale e alla realizzazione dell’arma atomica usata ad Hiroshima e Nagasaki come atto terroristico contro tutta l’umanità, sono diventati la prima potenza mondiale in termini di armamenti di eserciti e di basi militari nel mondo. Posizione che si è rafforzata a partire dal 1990 quando si dissolse l’URSS ed il Patto di Varavia. Ma ciò non ha impedito le loro ripetute sconfitte proprio sul piano militare. A cominciare dalla guerra di Corea del 1950-1953, a quella del Vietnam del 1975, alle varie guerre di liberazione popolari come quella di Cuba. Le superpotenze e gli imperi non sono invincibili ed è così dalla notte dei tempi.
Le guerre per procura, come è quella che si è sviluppata in Siria dal 15 marzo del 2011 ad oggi, difficilmente ottengono la vittoria perché i mercenari che la conducono, per quanto forti e armati essi siano, nulla possono contro i popoli da essi aggrediti. I popoli hanno da difendere la loro dignità e la loro libertà e combattono con l’anima, i mercenari guerreggiano solo per soldi.
Ed in Siria, dove le cosiddette opposizioni al governo Assad erano formate essenzialmente da mercenari, il risultato è che il popolo siriano è oggi più legato al governo di Assad di quanto non lo fosse nel 2011. Checché ne dicano i giornali occidentali, che continuano a definire il governo siriano come il “regime di Assad” e Assad stesso come un criminale assassino o una “bestia immonda”, come lo ha definito Trump.
Sono anni oramai che a smentire tutte le accuse contro il Governo Assad, si è schierata la stessa Chiesa Cattolica siriana, che ha sempre smentito tutte le accuse di genocidio rivolto contro Assad, compresa l’ultima che è stata usata da USA, Francia e Regno Unito per giustificare il lancio dei missili di sabato 14 aprile. Vedi a tale proposito il video e l’articolo dal titolo “Siria, vescovo Aleppo: “Stanno facendo come in Iraq. Armi chimiche un pretesto” dal sito tv2000.it , che è la TV della Conferenza Episcopale Italiana, certo non di pericolosi estremisti[2].
Dunque il paragone con il nazismo è obbligato. A mia memoria credo sia l’unica politica che si possa paragonale con l’attuale politica della massima potenza mondiale. Anche la mimica facciale di Hitler e Trump si somigliano. Fratelli gemelli.
Non è ovviamente mia intenzione dire una parola definitiva sul Governo Assad o sulle dinamiche interne alla società siriana. Fin dal 2011, quando ho realizzato diverse interviste sulla questione siriana con alcuni protagonisti delle forze che in quel momento si confrontavano[3], ho sostenuto che bisognava evitare qualsiasi ingerenza esterna alla realtà siriana da parte delle grandi potenze. I siriani dovevano essere liberi di decidere sul loro destino. Sono stato io allora a definire la guerra siriana come “guerra per procura”, espressione che è poi oggi usata da più parti, proprio per indicare come sulle contraddizioni interne alla realtà siriana si sono innestati interessi giganteschi che con gli interessi del popolo siriano nulla hanno a che fare. La realtà è oggi quella che prima indicavo ed è con questa realtà che oggi bisogna fare i conti. Chi ha consentito l’ingerenza di paesi estranei alla realtà siriana pensando che questi li avrebbero aiutati a risolvere le proprie contraddizioni con il Governo Assad, ha fatto male i propri conti perché ha dato il via ad una sofferenza infinita per l’intero popolo siriano ottenendo il risultato opposto a quello sperato.
Incredibile e surreale quanto è affermato oggi sul Corriere della Sera da Sabino Cassese, editorialista di quel giornale, che tenta di giustificare il bombardamento della Siria da un punto di vista del diritto internazionale. Dopo essersi chiesto : “a quale titolo le forze armate degli stati Uniti del Regno Unito e della Francia hanno attaccato, per di più senza una formale dichiarazione di guerra, la Siria? Questi tre paesi sono i «poliziotti del mondo»? Fanno valere le ragioni della forza o quelle del diritto, o quelle dell'Occidente nei confronti con l’Oriente?”, ha concluso inventandosi ben due motivi di liceità del bombardamento, ribattezzato come “intervento”. Il primo atterrebbe ad un non meglio precisato “diritto umanitario”, ma sinceramente non so cosa possano avere a che fare i missili con il “diritto umanitario”. Il secondo riguarderebbe il principio definito «responsabilità di proteggere» che consentirebbe a qualsiasi paese di “intervenire”, cioè di bombardare, per la “realizzazione di principi globali” legato al concetto stesso di globalizzazione. E con questo Cassese continua a sostenere una sorte di “diritto tirato per i capelli” o “arrampicato sugli specchi”, un “diritto” fatto dai furbi e dai predoni ai danni dei popoli.
Gli USA, il Regno Unito e la Francia non hanno alcun diritto di bombardare chicchessia perché se le armi chimiche sono pessime lo sono altrettanto i missili, le bombe, e quant’altro viene usato in guerra e che è stato usato in Siria.
Ed è semplicemente ora di smetterla con la guerra. Ora e sempre. Ed è l’unica cosa per la quale vale la pena di dedicare tutta la propria vita.
Giovanni Sarubbi

 

NOTE

[2]Su come è nata la situazione siriana ci sono molti documenti sulla rete internet. Tra questi citiamo il seguente link: youtu.be



Domenica 15 Aprile,2018 Ore: 19:36
 
 
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