Un altro anno terribile è finito e, nonostante tutti gli auguri che reciprocamente ci scambiamo in queste ore, un altro anno terribile è alle porte. Tutti i nostri auguri non potranno cambiare in nulla l’egoismo di fondo che caratterizza la nostra vita sociale e personale. I nostri auguri non cancelleranno l’ingordigia dei super miliardari, di coloro che decidono le sorti delle nazioni, di chi produce armi e ha programmato un altro lungo anno di guerre. Gli appetiti insaziabili di chi basa la sua vita sul successo a tutti i costi, anche a costo dell’inquinamento irrimediabile della natura, non verrà fermato dai nostri auguri pieni di ipocrisia e di false speranze. Auguri che chiudono il nostro cuore e che ci spingono a vivere nell’egoismo e nel non impegno sociale e nel credere che un colpo di fortuna per noi e noi soltanto sia l’unico obiettivo per il quale valga la pena impegnarsi.
Ma la storia dimostra che non è così. L’umanità si salverà se ognuno riscoprirà il senso della parola SOLIDARIETÀ, se ognuno combatterà l’egoismo, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, il razzismo, l’odio per il “diverso”, la violenza contro le donne e i bambini e si impegnerà attivamente contro le guerre, per il disarmo generalizzato, per la giustizia sociale e per la pace.
Altrimenti saremmo costretti a rivivere le mostruosità del passato, comprese le più atroci e ributtanti.
E allora meno auguri e più impegno e responsabilità per tutta l’umanità. O ci salviamo insieme o periremo tutti, e un brindisi o gli auguri di un momento non cambieranno in nulla la nostra vita personale e quella della umanità di cui facciamo parte.
Il 2018 sarà un “buon anno” se ognuno di noi cambierà il proprio approccio alla vita personale e sociale e se ognuno saprà rispondere a muso duro a quanti vogliono farci piombare ancora di più nel baratro dell’egoismo e dell’intolleranza.