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www.ildialogo.org Rifiutare l'ecumenismo del male, praticare l'ecumenismo del bene,di Giovanni Sarubbi

Editoriali
Rifiutare l'ecumenismo del male, praticare l'ecumenismo del bene

di Giovanni Sarubbi

Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. (Esodo 20,7)
Divisi sul bene, uniti sul male. Credo sia questa la migliore descrizione dello stato dell’ecumenismo cristiano. Ed è così da sempre, fin dai tempi apostolici, almeno da ciò che risulta dai testi del Nuovo Testamento e dalle divisioni che esistevano nelle prime comunità (vedi lettere paoline). Uniti nel fare le cose riprovevoli, uniti nel fare il male, divisi su ciò che è buono e sul fare insieme il bene.
La chiesa cattolica dopo la scoperta dell’America ha benedetto e sostenuto l’uccisione di milioni di nativi sudamericani da parte dei conquistadores spagnoli. Le chiese protestanti hanno fatto lo stesso nel nord America. La religione cristiana divisa in varie componenti ma tutte al servizio del male.
Tutte le chiese, nessuna esclusa, sono brave nello scomunicare, nell’erigere roghi o costituire tribunali dell’inquisizione. Tutte le chiese hanno praticato l’antisemitismo più feroce, da Papa Paolo IV Carafa, l’inventore del Getto di Roma, a Martin Lutero, autore di un libro feroce contro gli ebrei[1]. Tutti i concili, sia quelli ecumenici, sia quelli delle singole chiese, non sono stati altro che momenti di divisione con quelli che di volta in volta sono stati individuati come eretici. Tutto è iniziato con i seguaci di Ario con il primo concilio ecumenico del 325 d.c.. Concilio voluto e diretto dall’imperatore Costantino che piegò ai suo interessi il movimento dei seguaci di Gesù. C’è sempre stato qualcuno, nel corso dei secoli, che si è appropriato di un potere sacro che si è trasformato poi in condanne, anatemi, roghi e che nel corso dei secoli ha fatto versare anche fiumi di sangue.
Già questo dovrebbe bastare per far cessare qualsiasi polemica inter-cristiana. L’intera ecumene cristiana ha distrutto il messaggio evangelico. Non c’è nulla di peggio dell’uccidere sia che lo si faccia in proprio sia che lo si faccia nel nome di Dio che ha scritto però a chiare lettere il comando del “tu non uccidere”. E tutte le religioni hanno questo comando nei propri credi.
E tutte le chiese sono brave nell’usare a sproposito il nome di Dio, piegandolo di volta in volta agli interessi di questo o quel potere terreno, sia esso incarnato dal “papa Re” o dall’imperatore o principe di turno.
L’ecumenismo del male prevale ancora a livello delle chiese cristiane le une contro le altre armate, nonostante un secolo circa di incontri ecumenici e nonostante i documenti approvati dal Concilio Vaticano II o frutto dei dialoghi fra singole chiese. I teologi, lo ha detto ultimamente anche Papa Francesco, sono buoni solo a fare proclami di guerra che altri poi combatteranno materialmente.
In occasione del suo recente viaggio a Lund[2] per ricordare i 500 anni della riforma Luterana, Papa Francesco ha scritto il seguente Twitt: «L’unità tra i cristiani è una priorità, perché riconosciamo che tra di noi è molto più quello che ci unisce di quello che ci separa». (twitt del 31 ottobre 2016).
Viste le reazioni che ci sono state da parte di alcuni settori della chiesa cattolica, credo sia necessario cominciare a prendere coscienza che ci unisce il male, ci separa il bene! Abbiamo perso il senso di che cosa sia bene e cosa sia male e l’idolatria, quello per il “Dio Denaro”, regna sovrana.
Non potrà esserci unità dei cristiani senza riconoscerci tutti peccatori perchè tutti bestemmiatori del Vangelo di Gesù di Nazareth, che non ha chiesto a nessuno di uccidere in suo nome né di ergersi a giudici di chicchessia ma di fare il bene e rifiutare il male. «Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio» (Terza lettera di Giovanni 1,11).
Credo sia importante, e Papa Francesco lo sta facendo su molti argomenti, cominciare a chiamare le cose con il loro nome, per quello che sono.
E allora prendiamo coscienza che i teologi hanno contribuito alle guerre tra i cristiani e si sono appropriati del potere sacro di “interpreti della parola di Dio”, producendo mostruosità su mostruosità, ultima quella di questi giorni sul terremoto in centro Italia che sarebbe la risposta di Dio alla istituzione in Italia delle unioni civili, tenendo ovviamente fuori dall’ira di Dio il peccato della pedofilia del clero o quello della simonia ampiamente diffuso nel nostro paese o il vero cancro delle chiese che è il potere mondano.
Credo sia ora di cominciare a sognare di potersi finalmente definire “cristiani e basta”, semplicemente cristiani, senza ulteriori specificazioni che hanno oramai perso senso nella vita quotidiana di milioni di persone, riscoprendo contenuti quali la misericordia, quella della parabola del buon samaritano, e rifiutando “tradizioni” e teologie oppressive.
L’umanità ha bisogno di liberarsi della violenza ed in particolare di quella della guerra. E ciò sarà possibile se le religioni, a cominciare dall’ecumene cristiano, riusciranno a sconfiggere l’ecumenismo del male abbracciando finalmente l’ecumenismo del bene. O, come scrive il Corano, «Gareggiate nel bene. Ovunque voi siate, Allah (Dio) vi riunirà tutti» (Sura II,148). Ed è sul bene che si può fare dialogo interreligioso.
Giovanni Sarubbi

NOTE
1Degli ebrei e delle loro menzogne, Martin Lutero, Einaudi Tascabili 2000
2Città svedese dove fu fondata la Federazione Luterana Mondiale vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Lund



Domenica 06 Novembre,2016 Ore: 20:22
 
 
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