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www.ildialogo.org Un sistema da cambiare,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Un sistema da cambiare

di Giovanni Sarubbi

Una nuova strage di migranti. Un barcone con circa 500 migranti è naufragato al largo di Lampedusa. Un centinaio le vittime finora recuperate, 240 le disperse in mare, sicuramente affogate. Tra loro, molte donne in cinta e una trentina di bambini.
L'ennesimo orrore, perpetrato da un mondo dominato dal liberismo selvaggio, che ha ridotto alla fame alcuni miliardi di persone in Africa, Asia, Medio Oriente, America del Sud, depredando quei popoli delle loro risorse naturali. Un mondo capitalistico che in Africa, Asia, Medio Oriente, America del Sud, ha fomentato e continua a fomentare guerre su guerre, provocando ondate di profughi che cercano di salvarsi da tanta devastazione. Un mondo capitalistico in profonda crisi, il cui emblema è oggi il fallimento del governo USA, il più forte del mondo, che non ha i soldi per pagare i propri dipendenti pubblici ma che ha i soldi per fare guerre su guerre in giro per il mondo, quelle guerre che poi scaricano sulle nostre coste migliaia e migliaia di migranti.
La maggioranza di questi profughi che dall'Africa si imbarcano verso l'Italia, muore o nei deserti della Libia o nel mare mediterraneo, che è diventato un vero e proprio cimitero, tante migliaia sono i migranti morti in quelle acque. Lo sanno bene i pescatori siciliani, che spesso si ritrovano i cadaveri dei migranti impigliati nelle loro reti.
E a proposito di pescherecci, stamattina il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, rispondendo ad una domanda del TG1, in merito al mancato soccorso di alcuni pescherecci nei confronti del barcone carico di migranti naufragato, ha così risposto: «Noi abbiamo una legislazione terribile che proibisce ai pescherecci di prestare soccorso e che nega persino la solidarietà. Sa quanti sono i pescherecci finiti sotto inchiesta per tale motivo?».
E' una questione che più volte il movimento antirazzista italiano ha sollevato, ma inutilmente.
Oggi ci si scaglia contro gli scafisti, che certo non sono stinchi di santi, ma nessuno dice nulla su chi ha votato e poi firmato e promulgato le leggi disumane e razziste oggi vigenti sulla questione dei migranti.
Lo vogliamo ricordare, si è cominciato con la Turco-Napolitano (legge 6 marzo 1998 n. 40) approvata dal primo governo Prodi, legge peggiorata notevolmente dalla Bossi-Fini (legge 30 luglio 2002, n. 189), approvata dal governo Berlusconi, che a sua volta è stata peggiorata ulteriormente dalla legge Maroni (legge 94 del 2 luglio 2009) che introduce in Italia il reato di immigrazione illegale,  che rende complice di tale reato chi presta soccorso in mare ai migranti, approvata dal governo Berlusconi.
Oggi si spargono lacrime di coccodrillo sui migranti morti, e si continua a permettere alla Lega Nord, principale ideatore e sostenitore di tali leggi disumane, di speculare persino sui morti di questa drammatica tragedia. La responsabilità di questi morti - ha detto Gianluca Pini, vicepresidente del gruppo Lega Nord a Montecitorio - sarebbe della presidente della Camera Boldrini e del Ministro Kyenge, rei di aver diffuso “messaggi di accoglienza”, come se i migranti in fuga dalla guerra e dalla morte per fame, fossero spinti alla loro fuga da questi messaggi e non dalle drammatiche condizioni di vita nelle quali vivono nei loro paesi. Condizioni di vita di cui il cosiddetto mondo occidentale, con il proprio sistema sociale di sfruttamento selvaggio, è l'unico responsabile.
Bisogna cominciare a prendere coscienza, noi lo diciamo da tempo, che il fenomeno migratorio, con tutto ciò che di drammatico ad esso è collegato, è figlio diretto di un sistema sociale mondiale basato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali da parte di poche multinazionali, che arricchiscono solo se stesse, e fanno cadere in miseria persino le stesse popolazioni dei paesi nelle quali hanno le loro sedi (USA ed Europa) . E' un sistema sociale non solo ingiusto ma anche distruttivo, e non può che farci piacere aver ascoltato nelle scorse settimane parole di condanna di tale sistema da parte di Papa Francesco.
Ci auguriamo, finalmente, che la stessa base cattolica di questo paese, e quella di tutte le altre chiese cristiane e di tutte le altre religioni, prenda coscienza e rifiuti decisamente le politiche concentrazionarie messe in campo negli ultimi vent'anni da sedicenti “difensori dei valori cristiani” e dai governi di destra come da quelli di sinistra.
Bisogna abolire le leggi razziste esistenti nel nostro paese. Bisogna abolire i campi di concentramento che sono stati realizzati. Bisogna cambiare radicalmente questo sistema sociale, che è oramai capace di produrre solo guerre, distruzione dell'ambiente, miseria e morte per fame e malattie sempre più gravi ed incurabili.
Giovanni Sarubbi



Giovedì 03 Ottobre,2013 Ore: 15:50
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Giuliana Dall'Aglio vercelli 07/10/2013 18.11
Titolo:Basta!
Condivido; preciso soltanto che grida vendetta:
1) il fatto che questi poveri disgraziati, dopo tutto quello che hanno subito, se per caso sono riusciti a raggiungere la "terra" vengano considerati perseguibili come fossero dei delinquenti
2) il fatto che il "nostro" stato, anzichè contribuire in tanti modi a rendere la vita di questi poveretti, più umana, perseguiti chi li aiuta
3) il fatto che un sindaco si sia rifiutato di esporre la bandiera a mezz'asta...potrebbe capitare a lui un giorno
Mi auguro che queste leggi vergognose siano presto abolite
Giuly

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