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www.ildialogo.org Per dare un futuro all'umanità,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Per dare un futuro all'umanità

di Giovanni Sarubbi

Un altro soldato italiano è stato ucciso in Afghanistan. Altri sono stati feriti. Siamo a 53 morti. Nei prossimi giorni sapremo tutto del soldato ucciso. Non sapremo nulla delle altre vittime della guerra afghana a cui l'Italia partecipa in aperta violazione ed in spregio della nostra Costituzione che espressamente lo vieta. Non esiste contabilità di tutte le donne di tutti i vecchi e di tutti i bambini uccisi in Afghanistan o in tutte le altre guerre a cui l'Italia ha partecipato.

I responsabili delle morti e delle distruzioni di ogni guerra, sono i governanti che quelle guerre hanno voluto e fortemente sostenuto. Sono loro i mandanti degli omicidi e delle distruzioni che costituiscono l'essenza di ogni guerra. La guerra afghana è quindi a carico dei governi e dei presidenti della Repubblica italiani che negli ultimi 12 anni l'anno sostenuta, sia con i loro discorsi, sia soprattutto votando i finanziamenti relativi alla sua realizzazione.

Per i soldati uccisi, personalmente, provo semplicemente l'umana pietà che si deve a tutti i morti, quella umana pietà che mi porta a fermarmi e a salutare quando incrocio un corteo funebre, chiunque sia la persona morta. Al tempo stesso non dimentico, e nessuno dovrebbe dimenticarlo, che questi soldati hanno fatto a gara per farsi mandare in Afganistan, coscienti di andare in guerra, con tutti i rischi che la guerra comporta.

Bando quindi all'ipocrisia dei nostri governanti, di coloro cioè che quei soldati hanno mandato a morire e ad uccidere altri esseri umani e che ora si dicono commossi. Provo sdegno e rabbia quando si continua a parlare, anche di fronte alla evidenza dei fatti, di “missione di pace” per una guerra nata solo ed esclusivamente per motivi economici, per l'appropriazione delle materie prime, in primo luogo il petrolio.

Signor Presidente Napolitano, Signor Presidente del Consiglio, Signor Ministro della Guerra, Signor Ministro degli esteri, signori parlamentari, commuovetemi meno e rispettate la Costituzione e, soprattutto, non rifinanziate la guerra in Afghanistan e ritirate immediatamente tutti i soldati li dislocati. Ma ritirate anche, e definitivamente, tutti i soldati, circa diecimila, dislocati in varie parti del mondo al seguito delle guerre americane.

La stessa cosa la dico a Papa Francesco. Caro Francesco, dai un segnale di condanna netta ed inequivocabile di ogni guerra e di ogni uccisione. Ritira immediatamente dall'Afghanistan, tutti i cappellani militari li dislocati al seguito delle truppe che stanno uccidendo e distruggendo. Ma ritira anche i cappellani militari da tutti i fronti di guerra oggi esistenti e da tutti gli eserciti. Abolisci definitivamente l'ordinariato militare, che è una vera e propria bestemmia rispetto a quel Gesù di Nazareth che per se rifiutò persino la legittima difesa. Fallo ora. Rendi concreta quella parte della Pacem in Terris di Giovanni XXIII nella quale si definisce una follia la guerra.

Chi vuole uccidere, chi sceglie di andare in guerra e anzi si fa raccomandare per andarci, non deve avere alcuna copertura morale o religiosa da alcuna religione. Non c'è alcun dio che possa tollerare o approvare gli omicidi e le distruzioni che le guerre comportano. Non c'è nulla di eroico nell'uccidere e nel distruggere. Si tratta di una cosa infame.

Che credibilità possono avere le chiese cristiane che non condannano con decisione le guerre? Che credibilità possono avere tutte le religioni che non condannano le guerre? Quale umanità è quella di cui parlano le religioni quando non condannano o peggio forniscono argomenti per la guerra? Analogo appello quindi rivolgo a tutti i responsabili di tutte le religioni cristiane e non cristiane.

C'è bisogno di azioni concrete. Si ritirino tutti i soldati dalle guerre, si ritiri l'appoggio diretto o indiretto delle religioni alle guerre. Si smetta di costruire armi. Per dare un futuro a questa umanità.

Giovanni Sarubbi




Domenica 09 Giugno,2013 Ore: 09:09
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
Bruno Antonio Bellerate Rocca di Papa (RM) 09/6/2013 16.37
Titolo:Complimenti
Caro Giovanni, bravissimo, ma quando queste e analoghe parole troveranno un\'efficacia? Salutoni.

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