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www.ildialogo.org Pillole di Apocalisse(2),di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Pillole di Apocalisse(2)

di Giovanni Sarubbi

Una lettera che ho ricevuto
Caro GIOVANNI,

il tuo editoriale mi frulla nella mente e mi pone molti interrogativi, ma mi domando come sia possibile la non violenza e il riproporre il concetto di Chiesa in questa società. Il mio sangue partigiano si ribella, la mia storia famigliare non è fatta di ipocrisia e falsità, le mie parole non sono parte di un linguaggio per chi ama il pietismo ed il paternalismo; la mia sofferenza e la mia emarginazione sono realtà e non sono prese di posizione.
Oggi non oso pensare che qualcuno sia disposto a tollerare oltre questa violenza gratuita, in nome di nessun credo, non è con la fede in una favola che si possano risolvere i problemi che non si sono risolti in millenni.
Tu chiedi di tornare indietro di 2000 anni, ma pensi che un tempo così lungo sia passato senza lasciare il segno e che tutto possa essere riproponibile in nome dello stesso Amore? L'amore non esiste, non può esistere senza l'odio, sono due facce della stessa medaglia, si tratta di trovare un equilibrio, un equilibrio che oggi si è perso totalmente e non è pensabile ritrovarlo attraverso un dogma, perché comunque tu lo possa descrivere o vedere, si tratta di un dogma, una fede è solo il primo passo verso il fanatismo e l'intolleranza che diverranno sempre sete di potere.
L'apocalisse è un messaggio come ve ne sono tanti in vari pensieri, tu stesso citi marx, ma l'uomo è acerbo e sino ad oggi il messaggio è stato deviato e corrotto, quindi non è il riproporlo che può bastare a renderlo utile e nuovo, ma occorre che il vecchio e lo stantio venga distrutto e cancellato dalla storia del nostro tempo: la memoria non ha mai funzionato come detrattore e non è mai servita come esempio, forse occorre la cancellazione della memoria stessa, forse e dico forse, il nuovo mondo inizierà nel momento in cui un nuovo essere superiore sarà il nostro successore biologico, noi siamo superati e non abbiamo più il diritto di sopravvivenza. Vedo che voi con la vostra rivista vorreste persino che i preti potessero sposarsi e fare dei figli: no… sarebbe una tragedia per i poveri bambini che dovrebbero crescere in una famiglia in cui la menzogna, l'ipocrisia, la perversione, il dogma, il bigottismo dei fedeli, l'arroganza della Chiesa e della società tutta li condurrebbe dritti dritti verso la malattia mentale o la droga.
Non ho alto da dire.
Un abbraccio.
RENZO.

Stavo per mettere mano al secondo articolo di riflessione sul tema dell'Apocalisse, quando mi è giunta questa lettera dell'amico Renzo con cui spesso scambiamo opinioni e riflessioni. Il suo testo mi pone una serie di domande (quelle che ho sottolineato in grassetto per renderle evidenti) che sono quanto mai importanti. Prendo così spunto dalle sue domande per comporre questa seconda “pillola” di Apocalisse. (Per chi volesse approfondire sul sito è stato reso disponibile integralmente un lavoro di studio del testo dell'Apocalisse fatto qualche anno fa).

Parto dalla prima domanda e cioè da “come sia possibile la non violenza e il riproporre il concetto di Chiesa”.
Innanzitutto non ripropongo affatto il concetto di chiesa nel senso di come esso viene oggi compreso dalla gente. Già nel 2008 scrissi su tale questione un lungo editoriale dal titolo “La vera chiesa” nel quale mettevo in rilievo come questo termine sia stato stravolto rispetto al significato che esso ha nei testi biblici. L'ho accennato anche nella prima “pillola”, la chiesa era allora una struttura nient'affatto religiosa, era anzi la negazione di tutto ciò che aveva a che fare con la religione che si incarnava invece nel “tempio”, nei sacerdoti, nei sacrifici agli dei o all'imperatore. La “chiesa” dei Vangeli e dell'Apocalisse è semplicemente la comunità laica. Il messaggio dell'Apocalisse è dunque per la società umana e non per un particolare gruppo religioso. Se gli autori dei nuovo testamento avessero voluto intessere un discorso di tipo religioso avrebbero usato il termine “tempio” per definire la nuova comunità dei seguaci di Gesù mentre invece questo termine viene usato esclusivamente con una valenza negativa e da cui prendere le distanze.
L'altro problema posto dall'amico Renzo è quello della “non violenza”. La nonviolenza è semplicemente impossibile, dice Renzo. Il livello di violenza che ogni giorno siamo costretti a subire e intollerabile ed insopportabile e nessun credo, nessun dogma potrà mai convincere alcuno del contrario. “L'amore non esiste, non può esistere senza l'odio, sono due facce della stessa medaglia”, prosegue Renzo e non è tornando a 2000 anni fa, come io proporrei secondo Renzo, che si risolve alcunché. E' anzi necessario che “il vecchio e lo stantio venga distrutto” anche perché noi oramai “siamo superati e non abbiamo più il diritto di sopravvivenza”.
Credo siano questi i punti chiave della distorsione a cui è stato soggetto il testo del libro dell'Apocalisse che viene vissuto, dalla grande maggioranza delle attuali chiese cristiane intrise di religione, di sacro, di sofferenze e di sacerdozio, come il libro che annuncia la grande battaglia di Armageddon, quella nella quale tutto il male verrà distrutto, compresa la follia della guerra, dall'unico che può farlo per noi, cioè dal Dio che dall'alto dei cieli aspetta che siano maturi i tempi del suo intervento. La domanda banale che viene spontanea è:”ma che cosa sta aspettando? Cos'altro deve ancora succedere per convincerlo ad intervenire?”
Quello che Renzo esprime è ciò che la grande maggioranza dei cristiani crede e cioè che il libro dell'Apocalisse sia un libro di violenza. I meno esagitati dicono che tale violenza la può esercitare solo Dio e che hai cristiani non spetta il ruolo di diventare la “spada di Dio”. Quelli che l'hanno interpretata in modo diametralmente opposto hanno dato luogo alla Shoha o ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki e alla corsa agli armamenti nucleari e alle migliaia di esplosioni nucleari sperimentali. Pochi sanno che numerose chiese protestanti fondamentaliste americane pensano che una guerra atomica favorirebbe l'Armageddon ed il ritorno di Gesù. Il presidente Truman, che diede l'ordine dei bombardamenti aromici di Hiroshima e Nagasaki, era un protestante che pregò e lesse la Bibbia prima di dare quell'ordine.
Ma il libro dell'Apocalisse dice esattamente il contrario. La difficoltà a comprendere il contenuto del libro è legato al fatto che le immagini usate non sono per noi comuni, sono lontane dal nostro sentire quotidiano. I simboli, i numeri e le immagini vanno così decodificati ed è quello che finalmente l'esegesi biblica storico-critica ha cominciato a fare ribaltando completamente le analisi finora fatte.
Cito come esempio l'immagine usata nella lettera alla chiesa di Pergamo la dove è scritto:«Convèrtiti dunque; altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca»(Ap 2,16). I termini usati quali quelli di spada ed il verbo combattere, fanno pensare ad una azione cruenta. Ma l'immagine descrive semplicemente quello che noi oggi chiameremo “scontro tra le idee” o avere una “lingua più appuntita di una spada”.
Allora non si tratta di riproporre cose di 2000 anni fa non più utili. Si tratta di demolire tutto ciò che ancora oggi una frotta di organizzazioni fondamentaliste, che i potenti del mondo usano, dicono su quel testo stravolgendone completamente il significato. Noi, dice Renzo, abbiamo perso la memoria. Ma c'è chi utilizza quotidianamente una certa interpretazione dell'Apocalisse e di altri libri biblici dello stesso tipo per convincere la gente sulla impossibilità di cambiare la società in bene, che il male e ineluttabile e che solo un cataclisma globale, fatto da questa entità mostruosa che è il Dio di cui parlano, potrà risolvere tutto e solo gli aderenti a questa o quella setta saranno salvati. Basta guardare alla quantità di film catastrofici che sono stati prodotti negli ultimi decenni e che ancora vengono prodotti per comprendere come il tema dell'Apocalisse sia quanto mai attuale. Incutere terrore e sostenere l'ineluttabilità del male e l'inutilità degli sforzi umani per il bene è da sempre la linea di azione usata dalle classi dominanti per mantenere il loro potere.
Io, e per fortuna tantissime altre persone, non la pensiamo così. L'unica cosa che manda in bestia i potenti è invece la nonviolenza, quella che l'Apocalisse e i Vangeli insegnano.

Giovanni Sarubbi




Sabato 01 Dicembre,2012 Ore: 22:52
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
filippo angileri trapani 03/12/2012 12.47
Titolo:Pillole di Apocalisse
Credo fermamente che l'amore può sussistere benissimo senza l'odio, sono due aspetti dell'essere umano, l'uomo è dotato di una parte materiale e di una parte spirituale(angelica) ; i Messaggeri di Dio sono venuti, anche, per insegnarci a sviluppare la parte spirituale e abbandonare quella materiale(animale).
saluti
filippo
Autore Città Giorno Ora
Laura Giovannini Laives (BZ) 03/12/2012 17.02
Titolo:apocalisse di pace e luce
Condivido la visione piena di speranza dell'Apocalisse.
Il sistema basato sulla violenza ,le menzogne e lo sfruttamento delle persone e della natura sta divorando se stesso e sta collassando.
La verità pur schiacciata e taciuta dalle fonti ufficiali riesce sempre più ad emergere e anche le persone semplici se ne stanno rendendo conto .
Dalle persone che si impegnano nei movimenti di decrescita, quelli che chiedono cibo sano, prodotti biologici, quelli che si battono per l'acqua pubblica, il diffondersi della moneta locale "Scec" .. il volontariato nasce e cresce un nuovo modo di relazionarsi con i beni che abbiamo : le persone e la natura. Continuiamo ad aprirci alla speranza e all'amore nonostante tutto e il nuovo cielo e la nuova terra saranno realtà .
Autore Città Giorno Ora
Renzo Coletti Genova 03/12/2012 22.31
Titolo:
Caro Giovanni,
innanzi tutto ti ringrazio per aver preso spunto dalla mia lettera per proseguire le tue digressioni sull'apocalisse e aprire un dibattito aperto a tutti i lettori.
Il mio pensiero sull'impossibilità dell'esistenza di un amore assoluto è stato frainteso; ogni aspetto della vita ne ha un altro antitetico e complementare: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, la luce ed il buio e così anche l'amore e l'odio. Nelle filosofie orientali il concetto viene espresso con la teoria dello ying e dello yang, che graficamente viene rappresentata da un cerchio diviso in due metà simmetriche, una bianca ed una nera, che si compenetrano nel formare un tutto. Solo un equilibrio tra i due elementi permette il controllo dell'energia vitale che conduce all'armonia e, se si vuole, all'illuminazione. Nel caso in cui tale equilibrio venga meno e le forze del male prevalgano, non è possibile, a mio giudizio, teorizzare la strategia della non-violenza (termine vago); se ciò fosse stato applicato, non sarebbero esistite le lotte dei lavoratori contro lo sfruttamento, la lotta partigiana contro il fascismo, le battaglie in tutto il mondo contro le dittature e così via. Il nazismo ha potuto affermarsi proprio perchè inizialmente era stato sottovalutato e non combattuto prima che la violenza avesse il sopravvento. Oggi siamo in una condizione pre-nazista: la violenza della polizia esercitata contro i manifestanti pacifici o contro i cittadini inermi, la carcerazione delle fasce più deboli ed emarginate della società, il trattamento incivile a loro riservato è l'indicatore più evidente dello stato di barbarie e repressione a cui siamo giunti.
Quindi quando tu proponi la non-violenza, di fatto cosa stai proponendo? Laura Giovannini, nel suo commento, fa riferimento ad iniziative che potrebbero avere una loro ragione di essere se inserite in un contesto politico più ampio che comprendesse i vari componenti della società intera , ossia i lavoratori, i pensionati, gli studenti, le donne, i disoccupati, ecc. uniti in un impegno ed una lotta contro il sistema che è causa della distruzione di quei beni che costituiscono il patrimonio fondamentale della vita sulla terra.
Per quanto riguarda il concetto di Chiesa, caro Giovanni, vorrei chiederti in primo luogo a chi ti stai rivolgendo quando pensi di proporre la "vera chiesa" (assemblea del popolo) ? Come pensi che il mondo cattolico possa recepire una tale proposta, dopo che per duemila anni ha prevalso il dogma imposto dai vertici ecclesiastici ? Vorrei raccontare un breve aneddoto: un giorno, in un negozio vicino a casa, incontrai un bimbo che mi disse di essere appena stato in chiesa a salutare Gesù, ma questi, come al solito, non era lì, ma era uscito. Il piccolo, ovviamente, nella sua mente infantile pensava di incontrare Gesù come persona fisica, ma l'episodio può essere emblematico: la Chiesa è forse oggi l'ultimo posto dove si possa incontrare Gesù, che andrebbe invece ricercato negli spazi più profondi ed intimi di noi stessi. Gesù è quella parte di noi che è stata violentata, frustrata, repressa, resa impotente, estromessa dal nostro spirito, inchiodata su una croce da quei mercanti che avrebbero invece dovuto diffondere il suo insegnamento.
Oggi si adora un nuovo Dio, forse più antico di quanto si pensi, cioè il Dio Danaro ed è la fede in lui che ha generato l'attuale situazione di sete di potere, perversione, guerra infinita: non è la non-violenza che manda in bestia i potenti, ma le avvisaglie che la fede in questo Dio Denaro possa venire meno. Se la tua nuova chiesa avesse successo, sarebbe la fine della Chiesa attuale, la fine del capitalismo e Marx ti sorriderebbe dall'aldilà.

Un abbraccio,
Renzo Coletti
Autore Città Giorno Ora
Rosa Mauro Roma 05/12/2012 12.08
Titolo:commento a pillole di apocalisse
pensando al commento di Renzo, direi che io sono d'accordo con la non violenza, ma non sempre.
se vedi un bambino che viene ucciso, se vedi l'ingiustizia trionfare, un tono veeemente, o anche un forcone in gola a chi sta uccidendo quel bambino, è umano che mi venga in mente di usarlo.
Credo che tu Giovanni, auspichi un atteggiamento non violento, che insegni a contenere la violenza il più possibile.
Questo atteggiamento non è solo tipico del cristianesimo, però, ma anche dei buddisti, di alcuni gruppi di indiani d'america, dei nativi australiani.
Infatti, se tu parti con una tteggiamento non violento, non è detto che non userai mai la violenza, però forse potrai imparare a contenerla il più possibile.
E' come il mangiare, il bere troppo e l'imparare ad amare: è la disciplina a rendere possibile usare bene le emozioni.
Caro Giovanni, è lodevole il tuo tentativo di pensare che la chiesa non volesse diventare una religione, peccato sia falso: se non avesse voluto diventarlo, non avrebbe infatti optato per la fusione con il culto di Mitra, avallando la nascita di Gesù da maria vergine, non avrebbe sostituito con le sue le feste pagane, quindi coscientemente scegliendo di essere oggetto di culto, non avrebbe, piuttosto precocemente a dire il vero, cominciato a perseguitare coloro che chiamava eretici.
Posso essere d'accordo che forse Gesù non volesse tutto questo, ma che lo desiderasse la chiesa, e fin dai primi anni, è purtroppo storia.
Il superomismo di renzo non può essere liquidato in chiave cristiana, visto che pertiene all'ottica post modernista, casomai la critica può essere a spostare il progresso della umanità in una chiave di là da venire.
Quell'uomo siamo sempre noi, Renzo, siamo noi che combattiamo contro i nostri limiti e li superiamo con coraggio, determinazione e forza, ogni giorno
Non serve avere un Dio per questo, basta essere umani..
L'etica umana permette di rendere universale un discorso, quello pacifico altruista, ripeto con i limiti che inevitabilmente tale discorso ha, che permetterà alla umanità di sopravvivere.
Se il tutto si lega solo al cristianesimo, Giovanni, il discorso si chiude e rischia di non prevalere.
Ricordati i monaci che si bruciavano per la giustizia e la libertà, ma anche tutti quegli uomini autenticamente laici che hanno creduto nel valore dell'altruismo e della solidarietà.

Rosa Mauro
Autore Città Giorno Ora
Alessandro Calari bologna 07/12/2012 14.56
Titolo:
Caro Renzo,
mi lusinga che tu tenga ad un parere di un grezzo tecnico, ma per questo motivo desideravo conoscere i contenuti dell'Apocalisse, difronte a tre pezzi da 90 quali siete voi del linguaggio, sotto il tuo incalzare posso solo fare appello al mio pragmatismo.
Tutto in natura è bipolare, non è ancora stata trovata una calamita monopolo, è sempre bipolare, polo nord e l'opposto polo sud, ti dirò di più se disponi di un magnete permanente a forma di barra allungata e lo spezzi in tanti segmenti quanti vuoi, ti ritroverai in ciascuno la conservazione della bipolarità, potrei far altri esempi, pertanto mi chiedo perchè l'uomo nei sentimenti, nelle azioni, ecc. dovrebbe fare eccezione.
Nonostante detto ciò si presentano comportamenti morali assai diversi fra uomo ed uomo, in Leo Szilardindividuo il tipo che con umiltà è capace di cambiare faccia della moneta infunzione della variazione degli eventi, convinse Albert Eistein a suggerire a F. D. Roosvelt ad autorizzare il programma atomico nel timore che i tedeschi fossero vicini al risultato, ma quando ebbe la sicurezza che fossero fuori strada ancora una volta stimolò Eistein di suggerire a H. S. Truman, di non far uso di tali ordigni, ma questo ipocritamente religioso scaricò un problema strettamente di coscienza ad una entità ragiunta con la preghiera, poi J. Von Neumann volle sperimentare una bomba all'uranio ed una al plutonio e calcolò a quale altezza dal suolo dovessero esplodere per il massimo disastro , infine da ultimo, nonostante l'avvenuta l'inutile catastrofe, il E. Teller rincorse e creò la bomba all'idrogeno, la fusione del quale richiede come miccia una esplosione nucleare a fissione.
La mia stima va a Szilard e la maggior condanna, ti meraviglierai, a Truman per la sua ipocrisia, i rimanenti sono la rivelazione della faccia della moneta peggiore dell'uomo.
Rifuggo a tutto ciò che non è dimostrabile in modo scientifico in ogni tempo e luogo, pertanto considero ogni religione e dogma un inganno e strumento di violenza verso i deboli con fini di ottenere un potere che prende tante forme e faccie.
Fra le 4 religioni, così dette rivelate, ritengo che quella cristiana sia la più elaborata e trasformata nel più subdolo ed ipocrito strumento ad uso di potere oligachico immorale.
Per quanto concerne ai così detti testi sacri li considero alla stregua di tanti altri testi antichi giunti fino a noi attraverso manipolazioni, errori e traduzioni infedeli sia volute che per errori.
Altro non mi riesce a dire sull'argomento.

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