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www.ildialogo.org Nemici dell'umanità,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Nemici dell'umanità

di Giovanni Sarubbi

L'Unione Europea è diventata premio Nobel Per la Pace del 2012. Sembra uno scherzo ma non è così.

L'avessero dato ad un paese privo di industrie di armamenti lo avremmo certamente compreso e anzi apprezzato. La guerra, infatti, si fa con le armi. Non averne e non produrne è quindi indispensabile per essere considerato un paese pacifico.

L'avessero dato ad un paese che non ha fatto guerre direttamente o non abbia partecipato a guerre promosse da altri, o che non avesse prestato il proprio territorio come base per le guerre altrui, sarebbe stato certamente apprezzato. Paesi del genere vanno certamente lodati e premiati per il loro impegno per la pace.

Ma l'unione Europea non ha né l'una né l'altra condizione.

Dopo gli Stati Uniti i maggiori produttori di armi sono qui in Europa. L'Italia è stabilmente al secondo posto, preceduta dalla Germania, fra i produttori delle armi cosiddette “leggere”, quelle che causano nel mondo 1000 morti e 3000 feriti al giorno, un morto ogni minuto e mezzo, ed un ferito ogni 40 secondi.

L'Unione Europea, e l'Italia in particolare, è piena zeppa di basi militari USA, dove sono dislocate anche testate atomiche.

Una serie di paesi, quali la Francia l'Inghilterra e la stessa Italia, hanno recentemente partecipato alla guerra contro la Libia e sono attivamente impegnate nella guerra per procura in atto in Siria.

Una serie di paesi europei, compresa l'Italia, sono impegnati nella guerra afghana al seguito dell'esercito degli USA da oltre 10 anni. Proprio mentre scrivo queste note ho appreso che il TG2 trasmetterà un dossier su un reparto speciale dell'esercito italiano impegnato in azioni belliche in Afghanistan classificate come segrete. Il promo del dossier trasmesso dal TG2 delle 20.30 del 13 ottobre 2012, mostrava i volti dei soldati intervistati coperti per renderli irriconoscibili. Le poche immagini mostrate erano chiaramente quelle di azioni belliche.

Sembra una coincidenza, e forse lo è, ma il servizio del TG2 Dossier del 13 ottobre 2012 mostra le immagini di una Italia impegnata in azioni belliche top secret ma contemporaneamente premiata, insieme all'Unione Europea, col premio Nobel per la Pace. L'effetto è devastante: la guerra diventa pace, e quindi è cosa buona e giusta, mentre chi parla di pace come rifiuto della guerra e di tutti gli armamenti, diventa nemico dell'umanità. Il mondo che Orwell, nel 1948, descrisse nel suo libro intitolato “1984” è diventato realtà. (Lo so, mi scuso, sono cose che ripeto continuamente, ma la realtà non cambia da sola, io faccio la mia parte, voialtri fate anche voi qualcosa, così la smetto di scocciarvi!)

Dopo il premio Nobel per la pace al presidente Barack Obama, che le sue guerre comunque le ha fatte perché un presidente USA non può non essere in guerra con qualche paese nel mondo, tutto è possibile. Dopo il Nobel all'UE, probabilmente i prossimi candidati al premio Nobel per la Pace saranno i progettisti dei missili a testata nucleare Cruise, quelli che colpiscono il bersaglio con un errore di tre metri, o qualche grande capitano di una industria bellica, o magari, perché no, un bel premio alla memoria per chi sganciò le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki o per il presidente americano Trumann, che diede l'ordine dopo aver pregato e letto la Bibbia. Certo la decisione di oggi, come la precedente di Obama, non è una cosa nuova in assoluto. Come ricorda Wikipedia, già nel 1973, in concomitanza con il golpe di stato in Cile che portò Augusto Pinochet al potere, il premio Nobel per la Pace fu assegnato ad Henry Kissinger, segretario di Stato USA, che aveva caldamente supportato il dittatore cileno e la deposizione di Salvador Allende e tutto ciò che ne seguì.

Questa decisione di oggi sul Nobel per la pace all'UE, ricorda anche quella del capo dei cappellani militari italiani che voleva nominare Giovanni XXIII, l'autore della enciclica Pacem in terris, che definiva la guerra una pura follia, come protettore dell'esercito, celebrando persino una messa per promuovere tale bestemmia.

Forse è poco elegante, forse è ancora una volta la vecchiaia che avanza, ma mi viene da dire che queste cose fanno semplicemente schifo. Scusatemi ma non trovo un altro termine. E chi vuole mi classifichi pure fra i nemici dell'umanità. Tanto questa situazione non durerà ancora a lungo.

 



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Occhio alle armi - Marzo 2008





Sabato 13 Ottobre,2012 Ore: 23:37
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Federico La Sala Milano 14/10/2012 10.18
Titolo:L'Europa e ... e il “ben” (“eu”) dall’intelletto e dalle nostre Parole perso ...
L'Europa e ... il “ben” (“eu”) dall’intelletto e dalle nostre Parole perso ... *


All’inizio, e su tutta la Terra, gli esseri umani sapevano, sapevano che cosa facevano, e che cosa dicevano! La foresta era la foresta, il deserto il deserto, e sia dall’una sia dall’altra, sapevano trarre energie per vivere, vivere - né morire né distruggere tutto. La foresta, come il deserto o la montagna e il mare, era la loro maestra e palestra di vita e di libertà (dopo millenni, J. J. Rousseau - il primo grande maestro del sospetto - aveva cominciato a capire!). Ed Europa non significava quello che si è voluto che significasse: tramonto, notte, occidente ... e morte!!!

In origine il nome “Europa” designò un territorio ristretto, forse la regione a nord dell’Egeo; in seguito i geografi indicarono con questo nome tutte le terre a nord del Mediterraneo. E, se ci fidiamo delle parole greche, significava e indicava un “buon” (gr.: “Eu”) luogo dove si poteva “far fascine”, “far legna” (gr.: “ropeuo”). Lì, i greci impararono a ‘orientarsi’ e a ‘leggere’: a ‘scegliere’, a ‘raccogliere’, a ‘legare’ e a ‘collegare’, cioè a “far legna”, e a “far fasci” ... ma non di tutte le erbe, né di tutta la legna!!!

Impararono, e impararono presto, divennero saggi (sofòi) e, infine, molto, troppo saggi (sofisti) ... e fu l’inizio della fine!. Nietzsche, che ha tentato di chiarire l’enigma, qualcosa aveva capito: se è vero che “la grecità fu la prima grande unificazione e sintesi di tutto il mondo orientale e appunto perciò l’inizio dell’anima europea, la scoperta del nostro ‘mondo nuovo’”, è anche vero che il “nuovo mondo” che abbiamo costruito dimostra quanto presto abbiamo dimenticato la ‘lezione’ delle foreste, dei mari, dei deserti, e dei fiumi e delle montagne!!!

Così Eu-ropa ed Eu-angelo hanno finito per condividere lo stesso ‘destino’ di cecità e di morte, e una sola parola: la volontà di potenza ha finito per accecare l’una e l’altro - e tutti e tutte abbiamo cancellato il “ben” (“eu”) dall’intelletto e dalle nostre Parole!!! E abbiamo esportato solo e sempre e ancora ..... ‘Fascismo’, e ‘Van-gelo’!!! Questo il nostro Logos?! Questo Logos era all’inizio?! Non scherziamo col fuoco: In principio era Eu-ropa.... ed Eu-angelo. Non dimentichiamolo! Sappiamo distinguere e dire quale Logos era in principio?! O no ... e non più?! (Federico La Sala, www.ildialogo.org/editoriali, 30.10.2005).

* www.ildialogo.org/filosofia, Lunedì, 31 ottobre 2005.
Autore Città Giorno Ora
Florestana Piccoli Sfredda Rovereto TN 14/10/2012 18.34
Titolo:"nemici dell'umanità"
Non è la vecchiaia che avanza, caro Amico:queste cose fanno veramente schifo.
Chi scrive a Natale compirà 85 anni. E' passata attraverso la II Guerra Mondiale, il freddo e la fame di quegli anni, una scuola ad orario ridotto, in cui si stava in classe con guanti e cappotto perchè i vetri del glorioso Liceo Parini di Milano erano andati in frantumi con i bombardamenti...poi la rinascita, le strade di nuovo illuminate dopo gli anni dell'oscuramento, finite le corse notturne in cantina durante gli allarmi aerei...la vita riprendeva! Con difficoltà, ma con tanta speranza! E oggi? La ricchezza del multiculturalismo, ma lo squallore di tanti razzismi, di tanti rifiuti, di tanti inganni.
Autore Città Giorno Ora
antonio nicolini negrar vr 21/10/2012 11.20
Titolo:ma come si fa ad amare la guerra?
Ci aggiungo che non riesco a capire come un essere umano possa dedicarsi alla guerra, se non pensando che non è in grado di vivere le emozioni che ti fanno sentire vivo nella semplicità della vita quotidiana: abbracciare le propria compagna, tenere per mano un bambino, parlare con un amico guardandosi negli occhi, camminare in un bosco, correre sull’erba di un prato, tuffarsi nell’acqua del mare.
Ho riportato il vostro articolo su questo sito: http://www.quarei.it/matonele/ spero sia cosa gradita, in caso contrario lo tolgo.

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