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www.ildialogo.org Siria: Mussalaha (riconciliazione) unica via,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Siria: Mussalaha (riconciliazione) unica via

di Giovanni Sarubbi

Il Corriere della Sera di oggi e tutti i TG nazionali hanno dato con grande evidenza la notizia che il presidente degli Stati Uniti Obama ha autorizzato la CIA ad aiutare in Siria i ribelli anti-Assad. I TG, come ha fatto il TG3, ha indicato anche la cifra di 25milioni di dollari che il presidente Obama ha stanziato come fondi destinati a tale operazione. La notizia ripresa dal Corriere della sera è stata data dalla CNN americana, quindi da una fonte non sospettabile di simpatia per il governo Siriano.

Questa notizia dice ufficialmente quello che noi e molti altri sosteniamo da tempo, cioè che in Siria è in corso una guerra per procura, finanziata dagli USA e diretta dalla CIA, con il supporto logistico di Qatar, Arabia Saudita, Turchia che stanno fornendo armi ed uomini ai ribelli. Proprio in questi giorni, fra l'altro, il quotidiano tedesco Tagesspiegel riporta la notizia sulla vendita al Qatar, che ha un ruolo determinante nella guerra in Siria, di 400 carri armati Leopard da parte della Germania.

Se c'erano legittime aspirazioni di democrazia da parte di alcune componenti della società siriana che si opponevano al governo Assad, queste sono state distrutte e strumentalizzate brutalmente da chi paga mercenari e fornisce armi non certo per amore di libertà o di democrazia ma per impossessarsi di un paese fondamentale nello scenario medio-orientale e mondiale. Questa notizia dice anche che la sconfitta del Governo Siriano è vicina e gli USA vogliono far sapere al mondo chi è il padrone che ha pagato e diretto la guerra e con chi devono trattare la Russia e la Cina, che invero su questo non avevano alcun dubbio.

Ci dispiace ovviamente moltissimo per il popolo siriano e per quanti in buona fede avevano creduto e sostenuto la lotta armata e richiesto l'intervento militare straniero per liberarsi del governo Assad, vendicando magari antichi torti subiti e lunghe sofferenze patite in esilio. La guerra e l'intervento straniero non sono mai la soluzione giusta perché a rimetterci sono sempre i popoli e ad ingrassarsi sono sempre le industrie di armamenti che in Siria, come in altre parti del mondo, oggi stanno facendo lucrosi affari.

Questa guerra per procura, che ha usato scientificamente tutte le contraddizioni esistenti nella società siriana, sta inoltre distruggendo il più antico e consolidato laboratorio di dialogo interreligioso esistente da millenni al mondo, attizzando l'odio fra le varie etnie e religioni esistenti (una ventina) che finora vivevano in modo pacifico. Anche per questo noi siamo molto addolorati soprattutto per le tensioni che si stanno verificando fra cristiani e musulmani.

Ma questa notizia dice anche che una guerra ad alta intensità su scala regionale nel Medio Oriente è alle porte. La conquista della Siria da parte del gruppo di paesi facenti capo agli USA, di cui il nostro paese è vassallo, è una ulteriore base per contrastare l'ascesa economica dei paesi cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) che con la loro crescita stanno per soppiantare a livello mondiale il potere economico nord-americano profondamente in crisi.

Da parte nostra continueremo a sostenere in Siria l'iniziativa chiamata Mussalaha (riconciliazione). L'abbandono delle armi è l'unica via possibile per dare un futuro al popolo siriano e al mondo intero.

Giovanni Sarubbi



Giovedì 02 Agosto,2012 Ore: 19:06
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Hamza Roberto Piccardo IMPERIA 03/8/2012 02.50
Titolo:caro Giovanni, la Siria..
sai come la penso ne abbiamo parlato a suo tempo. ma dire che in Siria si sta combattendo una guerra per procura è ingiusto.
Va da se che la partita è cruciale per molti attori extrasiriani ma comunque il problema di fondo è che quel regime è ormai insopportabile per la maggioranza della popolazione che sempre più si sta muovendo per abbatterlo e la guerra non è mai bella e pulita.
Nessuna rivoluzione o lotta di liberazione nazionale degli ultimi 50/60 anni (eccetto quella cubana forse) ha potuto fare a meno di un appoggio esterno, il Vietnam ad esempio, l'Afghanistan ecc.
Il problema dell'Occidente è d'impedire che il popolo siriano lo possa fare da solo e quindi decidere poi autonomamente del suo destino, forma di governo inclusa.
Armi e mercenari (magari non tutti gli stranieri presenti sul terreno lo sono, non posso non pensare alla guerra di Spagna e alle Brigate internazionale che colà combatterono) sicuramente vengono dai paesi che hai indicato ma non è detto che alla fine siano determinanti.
La preoccupazione degli USA è sempre Israele, quella dei signori del Golfo contenere ( ed eventualmente distruggere la minaccia sciita che ha stabilito un asse Iran-mediterraneo passando per l'iraq che gli USA hanno consegnato loro e hezbollah che controllano il Libano).
Aderisco convintamente alla Mussalaha ma credo che non sia cosa di domani e che cmq ci vorranno molti anni perché possa realizzarsi.
Purtroppo i maggiorenti delle minoranze religiose si sono addossati pesanti responsabilità nel sostegno ad uno dei peggiori regimi che ha oppresso la stragrande maggioranza del popolo siriano e questo avrà inevitabilmente delle conseguenze.
Mi adopero da mesi perché si possano dare a queste minoranze garanzie certe, ma temo che il livello raggiunto dagli scontri renda questo mio (e di altri musulmani europei) assolutamente inefficace.
Allah dia luce e misericordia a tutti quanti
un abbraccio sincero
Autore Città Giorno Ora
Giovanni Sarubbi Monteforte Irpino 04/8/2012 09.49
Titolo:Speriamo che il dialogo continui
Caro Hamza,
converrai con me che gli USA non sono assolutamente impegnati a sostenere gli interessi dei popoli oppressi del mondo ma che al contrario sono i capofila del peggiore imperialismo che sia mai esistito. Loro sostengono solo il loro modo di vivere e difendono solo il loro livello di potenza e di consumi. Credo anche che paragonare le brigate internazionali spagnole con gli agenti della Cia o i mercenari del Qatar dell'Arabia Saudita e soci sia quanto meno azzardato. Questo premesso converrai anche con me che avere gli USA come alleati in quella che molti sostengono essere una lotta di liberazione del popolo siriano da un regime oppressivo pone non pochi interrogativi sulla reale natura di ciò che sta accadendo in Siria e su chi sono effettivamente le forze che stanno promuovendo il cambio di regime che di fatto sta avvenendo sotto i nostri occhi. Io, e non solo io, penso che i siriani stiano quanto meno per passare dalla padella nella brace, come dimostra sia l'esperienza irachena, sia la tragica e recentissima esperienza libica. Se ci si appoggia ad un regime imperialista come quello americano che in patria e all'estero è il peggio che mente umana possa concepire proprio sui temi dei diritti umani da essi sbandierati(e purtroppo non sono mie fantasticherie) che speranza può derivare da ciò per il popolo siriano? Credo nessuna. sconfiggere un regime ed una oppressione è innanzitutto un fatto politico. Se il governo Assad cadrà sotto i colpi dell'aggressione esterna diretta dalla Cia e appoggiata da Arabia Saudita, Qatar, Turchia, questo dimostra sicuramente la sua poca credibilità politica interna e di non avere quell'appoggio popolare che i suoi sostenitori vantano. Per il popolo siriano sarà comunque un disastro e nulla di positivo verrà costruito in Siria, in medio-oriente e in tutto il mondo. Solo l'abbandono delle armi può portare benefici al popolo siriano e al mondo intero. Mi auguro che si continui questo dialogo per il bene dell'umanità.
Ricambio gli abbracci sinceri con grande amicizia
Autore Città Giorno Ora
Hamza Roberto Piccardo IMPERIA 05/8/2012 17.56
Titolo:
Caro Giovanni...

Non ho detto che non ci siano mercenari (CONTRACTORS) in Siria, ma sono certo una minoranza infima dei combattenti e sono certo che altri combattenti siano andati a sostenere la rivoluzione del popolo siriano senza alcun contratto. Erano questi che paragonavo alle Brigate Internazionali.

Una parte di noi italiani accettò le truppe alleate contro i fascisti e i tedeschi loro alleati (dal 43 anche occupanti), da 67 anni non ce li siamo più levati di dosso con tutto quel che ne è seguito. Eppure mi sento meno oppresso dall'ingerenza americana in Italia di quanto mi sentirei come cittadino siriano dall'oppressione del regime assadista-bathista-alawita.

Mi spiace che tu sia tanto pessimista, la speranza è invece grande che un'area enorme che va dal Marocco al Golfo e che comprende la Turchia si stia formando anche grazie agli USA e i loro alleati, ma che non sarà servo sciocco dei loro interessi.

Oggi il sostegno a chi lotta con poco più che armi leggere contro artiglieria, aviazione e carri me sembra un dovere fondamentale.

Anche stavolta voglio che l'ottimismo della volontà abbia la meglio sul pessimismo della cosiddetta ragione, che spesso è solo retaggio pesante dell'ideologia che tarpa la fede.


Dice il Corano parole che hanno questo significato: "Loro tramano intrighi e Allah tesse strategie, e Allah è il miglior stratega".

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