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www.ildialogo.org Un grande "biscotto",di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Un grande "biscotto"

di Giovanni Sarubbi

Quanti disoccupati, cassintegrati, licenziati, esodati hanno partecipato alle manifestazioni di giubilo per la vittoria della nazionale di calcio italiana contro la Germania? Non c’è una statistica sull’argomento.  E’  però certo che tutti i mass media da giovedì sera non solo hanno cancellato completamente tali questioni dalle loro agende, ma hanno anche intonato l’inno trionfale ai due super-Mario (Monti-Balotelli) che hanno portato l’Italia alla vittoria in Europa, Balotelli a livello calcistico, Monti a livello politico per aver strappato non si capisce bene cosa ai tedeschi della Merckel. Ma è così?

Non sono un economista ma il fatto che la grande stampa magnifichi i risultati ottenuti da Monti e li paragoni ai gol di Balotelli mi lascia pensare ad un vero e proprio imbroglio mediatico. Si usa il pallone per imbrogliare meglio gli italiani. Del resto il “panem et circenses” è antichissimo e l’ambiente del pallone è abituato da tempo immemorabile ai cosiddetti “biscotti”, alle partite combinate  e ai risultati decisi fuori dal campo. Se ne è parlato a lungo nella scorsa settimana e sono intervenuti fior di allenatori.  E, chiamatemi pure complottista, io penso che anche questa volta è così.

Ed infatti ciò che viene sbandierata come una vittoria per l’Italia è in  realtà un grande imbroglio per gli italiani. Al vertice della “vittoria di Monti” è stato deciso che saranno i cittadini a pagare i debiti delle banche private europee. E qual è la novià?  I banchieri hanno speculato e portato le banche alla bancarotta,  arricchendo però i soliti noti, ma non saranno loro a pagare: saremo noi cittadini a farlo con il Fondo Salva Stati finanziato con le tasse. Solo per le banche spagnole sono previsti 100 miliardi di euro. Per una tale cifra si può organizzare ben più che un “biscotto”, si può fare un’intera prima colazione con pranzo e cena annessa.

La “vittoria di Monti” non ha poi modificato in alcun modo il Fiscal Compact che obbliga tutti i paesi con un debito superiore al 60 per cento del Pil (e noi siamo al 120%) a rientrare nell’arco di vent’anni. Il che significa per noi per lo meno 45miliardi di euro l’anno di tagli alla spesa sociale, mentre gli armamenti non subiranno tagli, e poi svendita del patrimonio pubblico (magari il Colosseo, peccato non poter vendere il Vaticano) o dello stesso oro della Banca d’Italia che ha uno dei maggiori depositi aurei del mondo. Cioè la “vittoria di Monti” significherà recessione, recessione e ancora recessione, e quindi disoccupazione ed una nuova probabile guerra, giusto per non perdere l’allenamento. Tanto poveri cristi disposti ad arruolarsi nel sud ne trovano a bizzeffe, e sono anche bravi ragazzi che vogliono tirar su famiglia e con i soldi delle missioni vogliono comprarsi casa. L’ultimo è morto proprio nei giorni scorsi. E non è mancata, neppre questa volta, la commossa partecipazione del Capo dello Stato che avrebbe il dovere di impedire la partecipazione dell'Italia alle guerre.

Ma le sigle che mi hanno fatto drizzare i pochi capelli che ho ancora in testa sono quelle di Bce, Fmi e Ue, la cosiddetta troika, che dovrebbe vigilare sul “Fondo Salva Stati”, che è come dire mettere una banda di mafiosi a guardia del deposito aureo della Banca d’Italia. Banchieri, banchieri e ancora banchieri a decidere su come meglio spartirsi il maltolto ei popoli a pagare e a morire. Profitti privati e debiti scaricati su tutti, ma per fare questo non c’è bisogno di fare il prof alla Bocconi.

Domani, primo luglio,  quando la nazionale italiana di calcio vincerà i campionati europei 2012 e vedrete  Mario Monti applaudire platealmente, e sentirete i commenti che magnificheranno i due “super Mario” presenti allo stadio, pensate a tutto questo e non gioite perché non c’è nulla di che essere felici. Non si può neppure gridare “forza Italia” perché significherebbe osannare il partito dell’ex duce di Arcore. Ancora una volta a vincere sono i banchieri . Voi starete assistendo semplicemente ad un “grande biscotto”.

Giovanni Sarubbi

P.S. Quando sabato 30 giugno ho scritto questo articolo mi ero convinto che l'Italia avrebbe vinto il campionato europeo. L'ultima frase era originariamente scritta così: "Chiunque vinverà il campionato europeo, chiunque esulterà, pensate a tutto questo e non gioite perchè non c'è nulla di che essere felici. ...".  Prima di pubblicare l'articolo mi sono convinto che avrebbe vinto l'Italia è ho cambiato la frase così come è stata poi pubblicata. Ma anche così il senso della frase non cambia. E le dichiarazioni di Monti allo stadio lo dimostrano. (giovanni sarubbi 2/07/2012 ore 18.44) 



Sabato 30 Giugno,2012 Ore: 19:30
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Giovanni Dotti VARESE 09/7/2012 15.50
Titolo:congratulazioni
Egregio dr. Giovanni Sarubbi, Direttore de “IL DIALOGO” di Monteforte Irpino
Le scrivo per congratularmi per la sua bellissima ultima lettera del 30 giugno u.s. (solo il titolo non mi è molto piaciuto, ironico ma poco comprensibile) le cui analisi condivido appieno. Siamo ormai in balia delle banche e dei banchieri, comanda indisturbata l’alta finanza internazionale (non c’è più distinzione tra nazione e nazione, “tutto il mondo è paese”) ed il pessimismo pervade larghe fasce delle nostre società.
Mi permetto inviarLe un articolo inviatomi da un mio amico a proposito di Mario Monti, se ha tempo e non l’ha ancora letto La inviterei a farlo (anche se è un po’ arraffazzonato) e poi, se lo ritiene attendibile, di farci sapere cosa ne pensa eventualmente in qualche suo prossimo articolo “magistrale” (lo dico con convinzione, mi creda) per farci capire di più. La ringrazio per quanto scrive sul DIALOGO, perché ci fa capire cosa ci sta dietro le apparenze.
Con viva stima e simpatia Giovanni Dotti - VARESE, 8 luglio 2012

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