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www.ildialogo.org Diciamo no alle vostre folli guerre. Che vinca la vita!,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Diciamo no alle vostre folli guerre. Che vinca la vita!

di Giovanni Sarubbi

La guerra all'Iran è oramai in fase avanzata di progettazione. Facciamo in modo che il 15 ottobre sia l'inizio di un grande e pacifico movimento di massa di milioni di persone per fermare la follia della guerra


 Dunque il premio nobel per la pace Barack Obama si appresta, nella sua qualità di Presidente degli Stati Uniti D'America, a scatenare una nuova guerra, quella contro l'Iran.

Lo abbiamo scritto su queste pagine quando abbiamo parlato di ciò che è successo all'ONU durante l'intervento del presidente dell'Iran Ahmadinejad  poche settimane fa e oggi, dopo la notizia di un presunto attentato all'ambasciatore dell'Arabia Saudita in America addebitata all'Iran, non c'è che da prendere atto del fatto che siamo oramai in una fase avanzata di quello che si può considerare un copione consolidato per lo scatenamento di una guerra di aggressione contro uno stato libero e sovrano. Si comincia con l'isolamento internazionale ottenuto con la diffusione di notizie false; si prosegue con la ricerca della cosiddetta “pistola fumante”, cioè di un atto grave di aggressione da addebitare allo stato che si vuole attaccare; subito dopo iniziano le ritorsioni, il boicottaggio economico, la ricerca di consenso nella comunità internazionale che, nella visione americana, può essere sempre più rappresentata come una consorteria di banditi in cerca di paesi da sbranare. Quando ci saranno uno o più paesi disposti ad appoggiare la prossima guerra americana, e quelli pare che non manchino, scatteranno le sanzioni ONU o la ricerca di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che dia una sorta di legittimità legale alla guerra. A quel punto i giochi saranno fatti e i bombardieri romberanno sulle portaerei e l'attacco scatterà e altre centinaia di migliaia di vite umane verranno sacrificate al “dio che benedice l'America”, il “dio dollaro” sempre più sporco di sangue umano ed oramai sinonimo di violenza planetaria, di distruzione dell'ambiente e di messa in discussione della sopravvivenza stessa del genere umano.

Da bravo “cristiano” probabilmente Barack Obama, come il suo predecessore Bush, pregherà il “suo dio” prima di dare l'ordine di attacco. Probabilmente ci sarà qualche salmo o qualche versetto biblico che servirà a giustificare l'ennesima guerra americana negli ultimi dieci anni. Tutto per soddisfare la sete di sangue del “dio dollaro” e per coprire l'immenso debito pubblico americano (oltre 14mila miliardi di dollari) gran parte dei quali serviti a pagare le guerre (oltre 4000miliardi di dollari solo per quelle ancora incorso ed iniziate nel 2001) che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale nel 1945 gli USA stanno combattendo in tutto il mondo e per le quali hanno messo su un imponente complesso militare-industriale di dimensioni enormi, che succhia oltre il 30% dell'intero PIL USA.

La guerra all'Iran, che scoppierà se il mondo rimarrà a guardare e non ci saranno mobilitazioni di centinaia di milioni di persone a cominciare dagli USA, servirà al complesso militare-industriale americano per lucrare altri profitti e per imporre la pax americana, gli interessi americani ed il loro forsennato modo di vivere al mondo intero, costi quel che costi, compreso il genocidio di alcuni miliardi di esseri umani o la distruzione completa della Terra.

Noi ci auguriamo che il movimento che in questi ultimi giorni si sta espandendo negli Stati Uniti con l'assedio ai palazzi della finanza, che sono i veri motori delle guerre americane, riesca a fermare la follia omicida dei governanti americani che, repubblicani o democratici che siano, premi nobel per la pace o attori da avanspettacolo, sono strettamente dipendenti dalla volontà dei banchieri e delle industrie belliche che producono prodotti finanziari tossici ed armamenti altrettanto tossici che sono oramai gli unici prodotti che gli USA sono in grado di esportare in tutto il mondo avvelenandolo.

Bisogna allora fare tutto il possibile per sviluppare anche qui in Italia un vasto movimento di popolo, pacifico, fatto di decine e decine di milioni di persone che sia in grado di spazzare via il governo e i partiti che in questi anni hanno appoggiato le guerre americane e le folli spese militari ridando un futuro al nostro paese e all'intera umanità. E ci auguriamo che la manifestazione di domani 15 ottobre che si terrà a Roma ed in tantissime altre città del mondo possa dare un segnale forte e chiaro ai signori della guerra e ai politici loro lacchè. Diciamo no alle vostre folli guerre. Che vinca la vita!

Giovanni Sarubbi



Venerdì 14 Ottobre,2011 Ore: 18:18
 
 
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