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www.ildialogo.org Fondamentalismo? No, delinquenza religiosa!,di Giovanni Sarubbi

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Fondamentalismo? No, delinquenza religiosa!

di Giovanni Sarubbi

Sulle provocazioni antislamiche provenienti dagli USA


La storia del pastore protestante Terry Jones, che si appresterebbe domani a bruciare il Corano sul prato della sua chiesa in Florida, (tranne smentite dell'ultima ora, ma oramai il danno è fatto e lui ha già incassato la sua quota di popolarità mondiale e di introiti) è comune a quella di altri che come lui fomentano l'odio e la guerra e ciononostante continuano a chiamarsi evangelici. Il termine dovrebbe rimandare a qualcosa “che è conforme allo spirito del vangelo” del quale tutto si può dire tranne che esso sia una fonte di odio e di violenza nei confronti di chicchessia. Essere evangelici dovrebbe essere così sinonimo di persona mite, che rifiuta la violenza, che rifiuta di istigare chicchessia alla violenza, che rifiuta l'arricchimento personale ed anzi condivide con tutti ciò che possiede. Con i pastori alla Terry Jones non è più così. La loro vita privata e pubblica è una negazione inequivocabile dello spirito dell'evangelo così come ci è stato tramandato dai testi del Nuovo Testamento e che sono stati incarnati da personaggi come ad esempio Francesco di Assisi.

Il Corriere della Sera di oggi, in un suo servizio, racconta la storia di Terry Jones fatta di abusi psicologici ai danni dei suoi fedeli quando era in Germania, di appropriazione di fondi della chiesa da lui costituita, di ville e beni di lusso che lui usa con estrema disinvoltura, di dottrine diaboliche diffuse a piene mani attraverso libri per pubblicizzare e vendere i quali non ha esitato a ricorrere a stratagemmi come quello di dar vita a roghi di libri di altre religioni considerate cattive e da combattere a tutti i costi. (Il pastore Terry Jones è autore di un libro intitolato “ Islam is of the Devil” - L'Islam è del diavolo che, dopo la sua uscita televisiva a livello mondiale, sta andando a ruba. E' proprio vero la pubblicità è l'anima del commercio).

La vita quotidiana degli USA è piena di simili fenomeni da baraccone i cui imbrogli sono più volte stati denunciati e smascherati agli occhi della opinione pubblica americana e mondiale.

Eppure, nonostante ciò, c'è chi ancora continua a credere in simili mistificazioni, vere e proprie truffe di chi abusa della credulità popolare o delle sofferenze delle persone, fisiche o psichiche che siano. E c'è chi ancora continua a diffondere a livello mass-mediatico i messaggi truffaldini di queste organizzazioni che si qualificano sempre più come un vero e proprio cancro della società americana, dove è più capillare la loro presenza.

Certo la loro diffusione negli USA è un sintomo della fragilità del sistema sociale americano che non riesce a produrre gli anticorpi giusti contro simili aberrazioni. Questi fenomeni del resto fanno il paio con gli imbrogli del mondo della finanza, quegli stessi che negli ultimi due anni hanno mandato all'aria l'economia mondiale. In un paese dove tutto è lecito per arricchirsi un fenomeno come quello di Terry Jones è del tutto spiegabile.

Ma queste vicende sono anche la spia di come la “via del bene”, passateci questa espressione, non è data una volta per tutte e che c'è sempre bisogno di stare in guardia contro coloro che sfruttano le debolezze altrui per arricchirsi personalmente e per perpetuare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, perchè alla fine di questo si tratta.

Molti studiosi si sono interrogati e continuano ad interrogarsi sul perché siano possibili tali fenomeni. Si è inventato anche il termine fondamentalismo per cercare di inquadrare il problema. Ma io credo che una tale definizione non può applicarsi o sia del tutto inappropriata per descrivere i fenomeni alla Terry Jones, che si muovono tutte sul terreno dell'imbroglio, dell'arricchimento personale, dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Più che di fondamentalismo credo che più correttamente occorre parlare di “delinquenza religiosa”, un fenomeno che riguarda tutte le religioni, ma che si può estendere a tutti gli aspetti della vita sociale.

Ma probabilmente dietro alla vicenda di Terry Jones non c'è solo la sua ingordigia e sete di guadagno per le vendite del suo libro. Se i mass-media americani hanno deciso di dare ampio spazio alle velleità di un delinquentuccio religioso di quarta categoria, lo hanno fatto per riaccendere lo scontro a livello mondiale proprio a ridosso dell'11 settembre, proprio per ridare credibilità alla guerra che dal quel tragico 11 settembre del 2001 è in corso nel mondo, per rafforzare l'idea che quella guerra affonderebbe le sue radici in un inesistente quanto deleterio “scontro di civiltà”.

Allora anche per tale ragione conviene che tutti i musulmani italiani e del mondo intero ignorino la provocazione delinquenziale che viene dagli USA. Ci auguriamo che nessuno perda la sua vita per protestare contro una provocazione che è innanzitutto contraria allo spirito dell'evangelo. Crediamo anche che ogni manifestazione di protesta sia un regalo proprio ai fautori dello “scontro di civiltà” che stanno dietro alle iniziaitve del Terry Jones di turno. Che nessuno aiuti i mass media occidentali che hanno amplificato una notizia inesistente costruendo l'ennesimo psicodramma guerrafondaio.



Venerd́ 10 Settembre,2010 Ore: 16:16
 
 
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