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www.ildialogo.org Soloni giuristi e politici delle sinistre “lumicino” esternano contro il Presidente della Repubblica,  a danno comune,di Domenico Stimolo

Editoriale
Soloni giuristi e politici delle sinistre “lumicino” esternano contro il Presidente della Repubblica,  a danno comune

di Domenico Stimolo

Strabiliante. Mentre arriva la trave delle destre estreme c’è chi guarda solamente la presunta “pagliuzza”


M
entre i nuovi  rappresentanti della destra estrema che sul piano numerico effettivo rappresentano la minoranza degli elettori italiani ( dati del voto del 4 marzo), con un’alleanza organica del tutto improvvisata ed improvvida, mai pronunciata dagli interessati ( Lega- 5 stelle) durante la campagna elettorale e minimamente non contenuta nell’impianto programmatico delle due forze politiche, – disconosciuta quindi ai cittadini all’atto del voto -, vogliono costituire il nuovo Governo nazionale, con un “contratto” demagogico, strumentale privo di adeguate coperture finanziarie ( pronti ad un ulteriore sfacelo), con l’indirizzo di togliere ai poveri per dare ai ricchi ( flax tax), securitario nell’allettare gli appetiti peggiori  che poggiano sul dito che tiene il grilletto dell’arma, nettamente antidemocratico, discriminatorio, palesamene razzista nei riguardi dei migranti (si vorrebbe attuare un gigantesco rastrellamento per cacciare seicentomila migranti soprannominati “irregolari”)  e dei “diversi” ( Rom), da parte di alcuni personaggi rappresentanti di vari filoni del pensiero luminare giurista liberal  non si guarda alla trave in procinto di arrivare, che rappresenta il più grande rischio per la tenuta civile e democratica dell’Italia dall’atto costitutivo della nostra Repubblica  -nata dalla Lotta di Liberazione dai nazifascisti -, bensì  si disquisisce della “pagliuzza” che a loro dire diventa macigno, in riguardo al comportamento tenuto dal Presidente della Repubblica.
A leggere le variegate pubbliche esternazioni si rimane sgomenti. A loro dire il danno in essere è rappresentato dalla presunta forzatura costituzionale messa in opera dal Presidente della Repubblica nella serata di domenica, e non tanto dai giochi politici fortemente contradditori derivanti dalle manovre di due forze politiche abituate al funambolismo: tutto si dice e tutto si nega, mirate ad arrivare ad immediate elezioni estive, sull’onta del proclama: “nazionalismo è bello, avanti fino alla vittoria finale”.  Macinando i pilastri culturali, concettuali e sociali che reggono l’Italia dopo il drammatica esperimento della dittatura fascista.  Giusto per non dire che poi i cocci dello sfracello se li “gode” il popolo sovrano.  
E’ ben grave che sulla stessa linea siano sintonizzati personaggi che hanno un peso di rappresentanza significativo in organizzazioni politiche della cosiddetta “sinistra radicale”, quella ridotta al lumicino.
Freschi di sconfitta elettorale. Privi di voti  e di significato aggregativo concreto nello scenario politico e sociale dell’Italia, invece di  sottoporsi ad autoanalisi politica sulle cause della sconfitta,  e sensibilizzare i cittadini, organizzando in maniera diffusa manifestazioni e proteste, sul gravissimo pericolo che si incorre sui principi fondamentali di giustizia, uguaglianza, libertà e antirazzismo che caratterizzano i nominali valori fondativi della Repubblica,  e sulla difesa degli  interessi specifici dei lavoratori e  dei pensionati, già fortemente penalizzati da parecchi anni a questa parte data una strutturale distribuzione della ricchezza nazionale fortemente iniqua, a seguito delle scelte premeditate operate dagli ultimi governi e della gigantesca evasione fiscale, quasi, quasi, “ si mettono ad abbaiare alla luna”,  accrescendo la confusione, la disillusione  e l’inerzia, data l’incapacità nell’agire politico.
Il nemico non è il concetto di Unione europea e del giovane tentativo realizzativo attraversato da profonde contraddizioni,  che si reggono sulla gigantesca catasta costituita dai cento milioni di scheletri, di persone sacrificate nel corso delle due guerre mondiali sull’altare dei nazionalismi  e delle “razze elette”, che ora vorrebbero riportare in auge in pompa magna, in Italia e in Europa,  con i falsi modernismi chiamati sovranismi e populismi.
Il nemico è il sistema capitalistico, dalle sue enorme voracità, e dal suo  braccio “armato” rappresentato dal nefasto articolato sistema finanziario, accresciutosi in maniera imponente nel corso degli ultimi trent’anni, e che a mo’ di piovra  agisce per la massimalizzazione del profitto derivante dallo sfruttamento, umano, delle risorse ambientali, delle innovazioni tecnologiche e  dei paesi messi sotto torchio sul piano economico, sull’uso delle risorse naturali e sull’imposizione delle cosiddette riforme che mirano a smantellare i tentativi sull’equa distribuzione sociale.
Dirottare da questo significa diventare inconsciamente “servi sciocchi” dei veri manovratori, esperti nel deviare  l’attenzione dei cittadini, cancellando i veri problemi , esaltando il nazionalismo, i confini e l’autarchia di recente memoria. Forieri tutti di nuove tragedie!  
Domenico Stimolo    



Giovedì 31 Maggio,2018 Ore: 16:01
 
 
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