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www.ildialogo.org "Artefice e vittima".,di Mario Mariotti

Editoriale
"Artefice e vittima".

di Mario Mariotti

Più, passa il tempo e più mi vado convincendo che il cancro parte dalla base; che il soggetto, la persona, è la cellula maligna, la radice dei macrocasini che impestano la storia umana da quando l'umanità ha una storia! Quando si verifica nel soggetto o la mancanza, o l'abbandono, o il rifiuto dalla compassione, dell'etica, della razionalità, si creano quelle condizioni culturali che, a loro volta, danno origine a movimenti politici che possono portare a dei fenomeni storici spaventosi, che nelle forme più grezze sono stati il fascismo ed il nazismo, e in quelle più subdole e maligne sono oggi le nostre strutture pseudodemocratiche sostanziate di neoliberismo capitalista.
La paura del diverso, dell'immigrato; l'odio per le tasse; l'ansia per la precarietà della propria condizione economica; la paura, della delinquenza sempre più diffusa e violenta; la tentazione atavica di trovare un nemico, un capro espiatorio cui appioppare la causa prima del negativo che uno si trova a vivere; la speranza anche questa atavica, di incontrare uomini della Provvidenza che riescano a risolve re i problemi senza rimanere coinvolti dai costi di tali soluzioni: tutto questo che sembra possa avere residenza dentro dì noi, nel profondo; e starsene assopito ad aspettare qualcosa che possa accadere, e lo risvegli.
Quando emerge un soggetto che si rende conto di questa situazione esistenziale del suo prossimo; si accorge che essa è anche la sua; si accorge che su di essa potrà costruire il proprio potere; si presenta a lui promettendo che riuscirà a risolvere tutti ì precedenti problemi se sarà messo in condizione di farlo dal sostegno politico del voto; ecco che questo soggetto, attraverso le elezioni, si ritrova sommerso da quel consenso che lo porta ai vertici delle istituzioni e quindi del potere. Se questa fenomenologia corrisponde al vero, bisogna piantarla prima di mitizzare e poi di demonizzare i capi, i vertici, i lieder quali cause prime di quel negativo che strutturalmente si produrrà in seguito all'esercizio del loro potere.
Bisogna mettersi a bussare alla porta del cittadino comune, che, attraverso il voto, ha dato radice a quel potere. Bisogna spiegargli che il problema dell'immigrazione si risolverà solo mettendosi a fare delle parti più uguali fra le persone che hanno tutte gli stessi bisogni. Bisogna spiegargli che l'abbassare le tasse, o il mettere un'aliquota unica, sono delle misure del tutto irrazionali oltre che ingiuste. Senza tasse niente servizi; e il fare parti uguali fra disuguali penalizza solo il povero, che non può accedere ai servizi privati in quanto povero. L'aliquota unica, poi essa pure avvantaggia i più ricchi, quelli che pagavano di più; e il minor gettito fiscale verrà pagato dai poveri, che si troveranno ad avere meno servizi.
Bisogna spiegargli, sempre al cittadino, che il dare potere ad un soggetto che è già stata condannato per evasione fiscale e corruzione, significa bestemmiare l'etica in modo osceno. I frutti dell'evasione fiscale sono meno medici negli ospedali, meno insegnanti nelle scuole, meno giudici a giudicare, meno forze dell'ordine contro la delinquenza, meno risorse per creare posti di lavoro. Come sarà possibile, allora, che ci sia ancora chi, per il proprio meschino interesse personale, butti l'etica alle ortiche e continui a sostenere un delinquente certificato?
Bisogna spiegargli ancora che l'informazione che riceve è pilotata, è condizionata da coloro che lo stanno fottendo da sempre; da coloro che gli promettono quello che potrebbero dargli ma non glielo daranno perché dovrebbero toglierlo da loro stessi, dai propri privilegi.
Bisogna spiegargli che, se si lasciano praticare mercato e competizione, il "tutti" diventa impossibile, perché ci saranno strutturalmente i vincitori ed i perdenti, mentre la giustizia è tale solo se lo è "per tutti".
Bisogna alla fine spiegargli, dato che è più che probabile che il cittadino sia un bipede battezzato, che ricchezza, mercato e competizione sono peccati contro lo Spirito, perché soffocano la compassione, segno della presenza di Dio in noi, e chiudono la porta all'Incarnazione.
Se lui continuerà a non riflettere su queste cose, e metterà etica, compassione e razionalità in cassa-integrazione, e darà fiducia e si farà incantare da chi sollecita e fa carriera sul negativo che cova in lui stesso, alla fine sarà lui stesso sia artefice che vittima del negativo che dovrà subire in quel futuro del quale lui stesso è responsabile.



Sabato 19 Maggio,2018 Ore: 19:50
 
 
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