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www.ildialogo.org Ho incontrato i sopravvissuti del Mar Mediterraneo,di Yolande Mukagasana

Editoriali
Ho incontrato i sopravvissuti del Mar Mediterraneo

di Yolande Mukagasana

Ho visto la sofferenza a Pistoia. Ho visto la solitudine dei giovani africani neri.
A Pistoia, ho visto la solitudine del sacerdote che osa considerarli degli esseri umani: è quello che provoca la sua solitudine ed è il suo primo torto che lo isola dal mondo cattolico.
La mia incomprensione per questi comportamenti è totale. L'Europa ha dimenticato molto rapidamente il 1945: è quello che ho potuto constatare. Altrimenti non avrei visto con i miei occhi delle lettere anonime, di cui una con la croce uncinata e che dice testualmente « noi vi stermineremo». Questo mi ricorda il mio paese, il Rwanda del 1994.
Nelle canzoni del partito politico di Stato MRND-CDR, i giovani ruandesi cantavano che avrebbero sterminato, i Tutsi e nessuno ci credeva. Per tutti si trattava di giovani sfaccendati e folli. Per nessuno ciò poteva essere credibile. Invece hanno finito per sterminarli. Forse neppure don Massimo ci crede perché è troppo buono per crederci. Ma anche quelli che sono stati sterminati in Rwanda nel 1994, erano buoni. Sono stati sterminati!
Don Massimo Biancalani ha accolto degli immigrati africani neri, la cui maggioranza è Nigeriana. Il secondo torto per questo sacerdote, che è il migliore dei sacerdoti che ho incontrato nella mia vita e che onora i suoi impegni di sacerdote. Che vive le sue convinzioni, la Bibbia e il Vangelo. E’ il terzo torto. Il quarto è che ha osato portare dei neri in una piscina di Bianchi!
Mi rivolgo dapprima alle autorità della Chiesa cattolica, del Vaticano perché si tratta di un prete cattolico: sanno che cosa accade a Pistoia? Se lo sanno, che cosa fanno? Però per quanto ne so, il messaggio di Papa Francesco è l'accoglienza di questi sopravvissuti del Mar Mediterraneo. A meno che non m’ inganni.
Mi rivolgo poi alle autorità politiche italiane, sanno che cosa succede a Pistoia? Sono al corrente delle manifestazioni di movimenti neo-nazisti che hanno avuto luogo davanti alla Chiesa di don Massimo? No. Altrimenti non credo che conserverebbero il silenzio davanti a una tale minaccia in Europa. In generale tutti quei giovani che fuggono verso l'Europa, fuggono problemi economici o guerre che infieriscono nel loro paese. L'Europa può giurare che non c’entra niente con la disperazione di questi giovani Africani neri? Non è ancora visti di vecchi. E se questi giovani potessero vivere in Europa e lavorarci, per quale paese pagheranno le tasse? Quale incoscienza!
Come può mai accadere che l’odio oscuri la nostra intelligenza ?
Ora mi rivolgo agli Africani. L'Europa, l'America non sono l'Eldorado e se lo fossero, non lo sono certo per voi. Restate a casa vostra. Vivete tanto bene che male nei vostri paesi. Lottate nella vostra Africa per farla sviluppare, dovete essere dei Sankara, dei Lumumba, ma non dovete andare a morire annegati in mare. Quelli che non sono riusciti ad attraversare il mare, non ci sono più per raccontarci come sono stati inghiottiti da questo mare. Così non sapremo mai la verità!
A voi giovani già imbarcati nella sofferenza, voi forse non leggerete mai il mio scritto. Ma a quelli che potranno leggerlo, dico questo : conservate la speranza e imparate bene la cultura del popolo dove vivete alla meglio per il momento, imparate le loro differenti lingue: vi sarà utile nella vita.
Il mondo si perde senza saperlo, non c’è migliore assicurazione-vita della solidarietà.
Il mondo occidentale non ha ancora capito che ogni umano è prima di tutto Africano.
Il mondo non ha ancora capito che il futuro del mondo è la terra dei suoi antenati, l'Africa.
Scritto a Pistoia il 4 ottobre 2017 alle 3 del mattino da Yolande Mukagasana, sopravvissuta al genocidio perpetrato contro i Tutsi del Rwanda nel 1994.

 



Sabato 04 Novembre,2017 Ore: 10:40
 
 
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