- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (282) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org FERMARE L'ORRENDA DERIVA RAZZISTA. RICONOSCENDO IL DIRITTO DI VOTO A TUTTE LE PERSONE CHE VIVONO IN ITALIA,di Peppe Sini

Editoriale
FERMARE L'ORRENDA DERIVA RAZZISTA. RICONOSCENDO IL DIRITTO DI VOTO A TUTTE LE PERSONE CHE VIVONO IN ITALIA

di Peppe Sini

Con un obbrobrioso voto di fiducia il governo ha ottenuto il consenso di un senato offuscato alle nuove ignobili misure razziste di persecuzione dei migranti e di flagrante violazione del principio di civilta' che prevede che la legge sia uguale per tutti. Il testo passa ora all'esame della Camera, e fin d'ora invitiamo tutti i deputati a respingere un provvedimento cosi' palesemente immorale ed antigiuridico.
Quanto proposto dal governo e' un orrore abissale e ci sembra incredibile che molti senatori se ne siano fatti complici violando i valori piu' profondi incisi nelle loro stesse coscienze.
Far revocare questa folle e criminale decisione, far recedere lo stato da questo ennesimo passo verso la barbarie non sara' facile, eppure e' necessario ed urgente.
La via e' ottenere al piu' presto il riconoscimento del diritto di voto per tutte le persone che risiedono in Italia, ed allora con la forza della democrazia, con la forza della verita', con la forza dell'umanita', eleggere un parlamento che sia finalmente fedele alla Costituzione repubblicana, un parlamento che sia finalmente espressione dell'intero popolo italiano - di cui sono parte integrante i milioni di esseri umani non nativi del luogo ma che qui realmente vivono -, un parlamento che non voglia piu' commettere crimini contro l'umanita', un parlamento che finalmente revochi tutte le infami e scellerate misure razziste imposte nel nostro paese.
Mai piu' tribunali speciali.
Mai piu' leggi razziali.
Mai piu' campi di concentramento.
Mai piu' deportazioni.
Mai piu' schiavitu'.
Mai piu' persecuzioni.
Mai piu' apartheid.
Una persona, un voto.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo*
Viterbo, 29 marzo 2017
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com
* E' stato coordinatore per l'Italia negli anni '80 della piu' rilevante campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; coordina oggi l'iniziativa dell'"Appello all'Italia civile: una persona, un voto" promosso da illustri personalita' della vita culturale, morale e civile del nostro paese.



Giovedì 30 Marzo,2017 Ore: 22:35
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Editoriali

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info