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www.ildialogo.org  Ipotesi e certezze,di Mario Mariotti

Editoriale
 Ipotesi e certezze

di Mario Mariotti

Il capitalismo, di cui gli USA sono il simbolo attuale ; il " beati i ricchi " , che è vecchio quanto l'uomo, il secolo scorso aveva trovato finalmente un antagonista, l'utopia socialista, che costituiva per lui una minaccia mortale. Il mondo senza servi e senza padroni, la giustizia sociale, l'egualitarismo: quale spazio sarebbe rimasto a sua maestà mammona ? Ecco allora il lavorio esplicito, Corea, Vietnam, e quello segreto, tutti i golpe fascisti del Cono-sud delle Americhe, Cile, Argentina, Guatemala, volti a soffocare quell'utopia che metteva in crisi il vero dio di questo nostro mondo: il vitello d'oro, l'accumulo di ricchezza e di potere, il cosiddetto " sogno americano " , che non era certo solo americano.

In Italia c'era il più forte partito comunista di tutta l'area occidentale, cioè della sfera d'influenza degli USA in Europa ; e loro, questo fatto, non lo potevano certo digerire. Attivata la CIA, ecco la strategia della tensione, ecco il terrorismo rosso, ecco gli anni di piombo, ed ecco il: " tutti uniti contro il terrorismo " , ecco la perdita d'identità della Sinistra, ecco la globalizzazione del capitalismo, del mercato e della competizione, dopo che l'URSS non aveva retto la competizione con gli USA, aveva rinunciato all'utopia e si era adeguata alla trinità maligna.
In quegli anni, allora il terrorismo aveva una funzione: soffocare il progetto di una società socialista ed estendere e consolidare il capitalismo a livello globale. Il cattivo creava un'entità più cattiva di lui, e in questo modo lui diventava il buono che contrastava il cattivo. Ma oggi il terrorismo, quale funzione può avere ? Al capitalismo serve strutturalmente un nemico per far funzionare il proprio apparato industriale-militare, e quindi, sparito il pericolo comunista, bisognava dar vita al " pericolo islamico "?
Essendo lui, il capitalismo, strutturalmente maligno, e radice dei problemi che attanagliano la nostra economia, politica, cultura, società, non sarà il caso di attivare il terrorismo per deviare l'attenzione dalla malignità strutturale dello stesso, in modo che esso possa sussistere e continuare ad operare ? E se esso terrorismo fosse semplicemente una forma di vendetta contro l'Occidente, accreditato di essere cristiano nonostante la sua prassi, il cristianesimo lo stia bestemmiando dal tempo di Costantino, per tutte le porcate che lui ha posto in essere contro l'Islam, partendo dalle Crociate, passando per lo sfruttamento coloniale, arrivando alle guerre d'aggressione all'Afganistan ed all'Iraq, il tutto per tenere i propri artigli sul petrolio che quei poveri Paesi hanno la sfortuna di avere sotto i piedi ?
E se esso terrorismo fosse lo strumento per riattivare lo spettro delle guerre di religione e dello scontro di civiltà, in modo che il capitalismo creerebbe le condizioni per avere un nemico incombente non solo per i prossimi anni, ma per i prossimi secoli ?
E la strategia dell'informazione dell'ISIS e sull'ISIS, che mostra la crudeltà blasfema del Califfato, di coloro che per cento dollari al giorno si possono permettere di stuprare ed assassinare in nome di Allah tutti quei poveri disgraziati che oggi, oltre a loro, si devono digerire anche i bombardamenti dell'ambigua coalizione che li sta contrastando, non avrà, questa strategia, proprio lo scopo di suscitare un tale odio per l'islam che, per essere rimosso, avrà bisogno di chissà quanto tempo, forse di secoli ?
La maturità dell'opinione pubblica mondiale, infatti non ha ancora interiorizzato la verità che le guerre di religione non esistono, ma da sempre, vengono spacciate come tali per coprire le lotte feroci che i capitalismi pongono in essere fra loro, perché ognuno vuol prevalere sull'altro ( dietro ad Assad c'è la Russia, contro Assad ci sono gli USA ) , e per questo motivo si continua a parlare di guerre di religione o di scontri di civiltà.
Non sarà, questa, la forma odierna della strategia della tensione, e, a tirarne le fila, non sarà lo stesso soggetto della precedente ?
Io, con più passa il tempo, meno capisco dell'attuale casino. Di alcune cose però, anche per esperienza, perché sono vecchio, mi sento sicuro. La prima è che tutto quello che ci viene raccontato è stato pilotato, manipolato, adattato, e cerca di indurre in noi delle scelte e dei comportamenti funzionali agli scopi dei manipolatori dell'informazione.
La seconda è che bisogna porsi la domanda a chi stia giovando il fenomeno del terrorismo, e la mia risposta è che esso è funzionale alla conservazione della trinità maligna, del capitalismo, mercato e competizione. La terza è che i bombardamenti, ed anche la guerra con truppe di terra, non risolveranno il problema, ma creeranno le condizioni per il terrorismo perpetuo.
La quarta è che dato che il terrorismo consiste nel colpire vittime innocenti, dalle guerre d'aggressione all'Afganistan ed all'Iraq, con le centinaia di migliaia di vittime civili ad esse relative, si può evincere che i veri terroristi sono gli USA ed i loro galoppini, uno dei quali, Blair, poco tempo fa ha chiesto scusa.
La quinta ed ultima cosa è che i frutti maligni del terrorismo sono l'odio e la paura. L'odio per il presunto nemico, e la paura di essere coinvolti in prima persona, a loro volta spingono le persone a chiudersi in sé stesse, ad usare violenza o a tollerarla, a considerare gli altri non come prossimo, ma come lupi da cui difendersi.
Tutto questo produce, strutturalmente e culturalmente l'opposto sia del " Poveri di tutto il mondo unitevi " di Carlo Marx che della Buona Novella di Nostro Signore, dell"Amatevi fra voi come Dio vi ama " .
E questo, se ci riflettiamo, fa comodo a qualcuno.
Mario Mariotti



Sabato 23 Gennaio,2016 Ore: 17:32
 
 
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