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www.ildialogo.org Le bestemmie pedagogiche,di Mario Mariotti

Editoriale
Le bestemmie pedagogiche

di Mario Mariotti

Ecco un elenco di contenuti del pensiero della maggioranza silenziosa del nostro Paese che meriterebbero più attenzione e riflessione. Ecco il primo: Per risolvere i problemi del nostro Paese occorrono le riforme e le privatizzazioni. Infatti noi dobbiamo riformare quello che non abbiamo mai attuato, cioè la nostra Costituzione, e dobbiamo privatizzare, perché solo il privato è etico e pensa prima al bene pubblico che a quello privato! Tutto quello che è pubblico non funziona, si muove alla velocità di un bradipo in coma pilotato, è luogo di corruzione popolato di gente incompetente che non ha voglia di lavorare, e si è annidata lì per il posto sicuro e non certo per il bene pubblico.
Bene! L'ILVA di Taranto è il paradigma del privato che funziona! Ancora: Le offerte che i cittadini fanno agli organismi non governativi di utilità sociale, e a tutto il mondo del volontariato, sono deducibili o detraibili dalle tasse che gli stessi cittadini devono pagare. Benissimo! Questo significa che, per aiutare qualcuno, noi impoveriamo qualcun'altro, nel caso specifico la nostra scuola, la nostra sanità, la nostra sicurezza, la nostra giustizia e via di seguito.
A qualcuno potrebbe venire in mente che questo è giusto, perchè le situazioni soccorse dagli organismi non governativi sono più gravi delle nostre; ma a costui non viene mai in mente che sarebbe più opportuno fare entrambe 1e cose aiutare il volontariato, e pagare le tasse? Sempre costui, poi brontola per la scarsa qualità dei nostri servizi: mesi di attesa per una visita specialistica, classi troppo numerose, mancanza di controllo del territorio e quindi di sicurezza, e così via. La coerenza richiederebbe di non brontolare. Ancora: Il nostro Paese, come quasi tutti i Paesi del Pianeta, continua a destinare enormi risorse agli armamenti, e sempre accampando il proprio diritto alla difesa.
Con la caduta dell'impero del male, del comunismo, le cose dovevano cambiare secondo la visione di Isaia, e le spade trasformasi in vomeri, in strumenti agricoli per dare da magiare a tutti. Non è andata proprio così. Anzi, si sta studiando il modo di ammazzare il prossimo senza correre dei rischi personali, con i droni ed altri strumenti di morte che costringono Lucifero a fare dei corsi di aggiornamento, per non perdere il primato nella malignità!
Le cose strane sono che nessuno riesce a trovare da quali Paesi, noi dovremmo difenderci, e che tutti quanti ululano che ci si deve difendere dal terrorismo, mentre dovrebbe essere più che evidente che gli F35, o le portaerei, o i missili intercontinentali col relativo armamento nucleare, contro il terrorismo non possono nulla! Viceversa, se le risorse spese in armamenti venissero usate per la giustizia e l'uguaglianza fra i cittadini, ecco che si inaridirebbero le radici del terrorismo stesso.
Altri fenomeni strani, e situazioni atipiche e problematiche?
Lo stesso soggetto, lo Stato, vende ai propri cittadini le sigarette; e poi li cura quando hanno il cancro al polmone. Non sarà che alla fine per lo Stato saranno maggiori le spese della sanità che i profitti che derivano dalla vendita delle sigarette? Sempre lo Stesso soggetto, lo Stato, favorisce il gioco d'azzardo, le lotterie, le slot-machines, i concorsi e via di seguito, trovando, in questo, un modo per prelevare soldi dalle tasche dei cittadini che svolga la funzione delle tasse, ma che venga scelto liberamente dagli stessi. Il messaggio pedagogico che viene da questo fenomeno però, quello che uno deve vivere sperando nel colpo di fortuna che risolva i propri problemi personali, e non deve assolutamente pensare di aggregarsi al prossimo che ha i suoi stessi problemi.
Il risultato? Uno vince perché le migliaia, i milioni perdono; e poi? “Speriamo che io me la cavo” senza cadere nella ludopatia. Altrimenti, i cavoli saranno acidi..... Altro fenomeno strano: tante brave persone lasciano i propri beni alla Chiesa, pensando che essa li destini ai poveri; ma poi succede che la Chiesa è ricca e i poveri ci sono ancora e sempre. Come si può spiegare tutto ciò? La Chiesa, con 1’8x1000, gode di consistenti entrate: il piatto di lenticchie che il potere politico le ha dato in modo che continuasse a tenere gli occhi rivolti al cielo è un piatto ricchissimo; tutti hanno il loro stipendio, e in più ci sono le offerte dei fedeli per matrimoni, battesimi, funerali. Perché, allora, il patrimonio immobiliare, perché l'esenzione dall'IMU, dalla Tares, perché solo una fetta dell'8x1000 va ai legittimi destinatari, cioè a quei poveri che la brava gente credeva di aiutare servendosi della Chiesa?
Altro fenomeno che richiederebbe molta attenzione: Secondo l'informazione evacuata dai mass-media, in primis dalla TV, tutto il negativo che caratterizza, che colpisce il nostro Paese ai giorni nostri è dovuto alla crisi. La stessa TV poi, ogni tanto, ci fa sapere che il 10% delle famiglie italiane, gode del 50% della ricchezza nazionale. Ecco,allora, che l’enunciato "c'è la crisi", si manifesta: come enunciato tronco, come frase incompleta. Una corretta informazione dovrebbe dire che la crisi non é di tutti ma è riservata a quei milioni di allocchi che vivono di lavoro dipendente, o con delle mini pensioni, o che sono disoccupati ed esprimono una classe politica che garantirà loro di essere fottuti per l'eternità. Lasciati in pace i ricchissimi, i corruttori, gli evasori, quelli che portano i capitali all’estero e i loro accoliti, il barile è vuoto.
Impossibile, soprattutto, andare a mettere il naso nelle banche e nelle borse che alimentano la speculazione finanziaria e l'economia virtuale... É proprio vero che i poveri sono il pane dei furbi!
Ultimo fenomeno, ma primo come importanza, e diventato ormai endemico dopo la caduta del Muro, è quello di aver accettato come dogmi quei meccanismi strutturali che si chiamano capitalismo, mercato e competizione. Nessuno lo dice ma essi sono strutturalmente maligni, anche se a volte sono incarnati da persone individualmente positive. L'economia basata sulla competizione sulla competitività, comporta necessariamente che ci siano dei vincitori e dei perdenti; il mercato, per essere libero, presumerebbe la parità fra le contro parti, il che non esiste, per cui esso non è mai libero, ma segue la regola della natura, nella quale il più forte si impone e il più debole deve accettare le condizioni del primo.
Il capitalismo poi, l'accumulo di ricchezza diventa accumulo di potere, e questo accumulo corrompe lo spirito di chi lo possiede e corrompe tutti gli altri, che lui strumentalizza per accrescere sé stesso. Il ricco crede di possedere, ma di fatto è posseduto; e per difendere sé stesso non ha mai esitato a sostenere gli Adolfi, i Beniti ed i Berlusca di tutti i tempi. É arrivato a contagiare anche la Chiesa, che è riuscita a transustanziare Nostro Signore in mammona, convivendo, lei, con la ricchezza ed il potere. A me sembra chiarissimo che tutte le precedenti realtà ed i messaggi ad esse sottesi, siano delle vere e proprie bestemmie pedagogiche! Il privato funziona, il pubblico no; io detraggo dalle tasse quello che mando ai poveri; gli armamenti sono necessari; è logico vendere le sigarette e curare il cancro; è logico che ognuno pensi a salvare sé stesso vincendo alla lotteria, e che gli altri, si arrangino; bisogna aiutare i poveri aiutando la Chiesa, così lei si ingrassa e ci saranno sempre i poveri da aiutare; e infine capitalismo, mercato,e competizione sono gli strumenti fondamentali da risolvere quei problemi che essi stessi generano, in modo che noi possiamo dare concretezza a quella frase del Vangelo, messa in bocca a Gesù, che recita: “I poveri li avrete sempre con voi”.
Veramente il Signore continuava il discorso in questo modo: “… finché non la pianterete di fare gli ipocriti ed i sepolcri imbiancati, e vi deciderete ad amare, servire e condividere”. Ma l’evangelista si è distratto, e la seconda parte del discorso è andata persa nei secoli….
Mario Mariotti



Sabato 29 Novembre,2014 Ore: 17:20
 
 
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