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www.ildialogo.org La macchina della disincarnazione,di Mario Mariotti

Editoriale
La macchina della disincarnazione

di Mario Mariotti

Volete sapere, cari lettori, cos'è la macchina della disincarnazione? Lo dico subito: è la religione, e in particolare il cristianesimo reale di stampo cattolico. Prendete delle anime pure, i bambini che vengono mandati alla dottrina, e l'imprinting è quello che il cristianesimo sia una dottrina, mentre non è così. Le anime sono pure, l'archivio della mente è vuoto, ed ecco cosa viene introdotto nell'archivio: Ogni autorità, come dice S.Agostino, viene dall'alto, quindi da Dio, e perciò gli Adolfi, i Beniti, i Bush ed i Berlusca sono uomini della Provvidenza partoriti da Lui. (se S.Agostino fosse salito su di una colonna come usava a quei tempi, e avesse messo a riposo le sue corde vocali avrebbe fatto meno danno) .
Il mondo è un periodo di prova, e la Chiesa è pellegrina sulla terra, incamminata verso la patria celeste. Ergo:anche se la terra è un casino, il casino è provvisorio, e si tratta di avere pazienza. Le virtù per salvare la propria anima sono l'umiltà, in modo da non disturbare i superbi;l'ubbidienza verso i superiori, sia chierici che laici, per cui uno mette la propria coscienza in pensione, e si trasforma da soggetto a strumento in mano altrui; la rassegnazione, per cui uno deve digerire tutte le porcate messe in opera dai ricchi e dai potenti, e sopportarle pazientemente, sperando solo in qualche miracoloso infarto, che ne moderino la superbia e la voracità, e li espongano all'opera equalizzatrice di compagna-Morte!
Dopo questo tipo di terapia, c'è forse da meravigliarsi se il popolo cattolico è religiosamente alienato e politicamente sempre e comunque fra i conservatori? L'unica vera virtù, quella indispensabile per entrare nella Verità, e per acquisire credibilità ed efficacia trasformatrice,sarebbe la povertà, il Beati i poveri per scelta, il ché non significa beatificare la miseria, vedi S.Francesco, ma definire il necessario e lavorare perché esso sia accessibile a tutti; ma questa virtù è sottaciuta, soprattutto dal vertice della Chiesa, che non pensa affatto a liberarsi da tutto quel patrimonio di doni che i fedeli volevano venissero destinati ai poveri, ma che la Chiesa tiene per sé stessa, nel caso che la Provvidenza, che pensa sempre a tutto e a tutti, per sbaglio si dimenticasse proprio di lei...
E che dire dell'onnipotenza di Dio, e della sua infinita bontà, quando esse si incrociano ieri con Auschwitz e oggi coi piccini che continuano a morire per mancanza di uno spicciolo nella grande favela del Sud?
E come spiegare a quei migranti che si affogano nei viaggi della speranza, che non devono abbandonare, o lasciarsi espropriare della speranza e della certezza che il Padre celeste li ama, e pensa a ciascuno di loro e di noi? Coloro che insegnano che Dio è amore sono mai stati colti da un raptus di profezia che li mettesse in condizione di allertare il prossimo del fatto che capitalismo, mercato e competizione rendono strutturalmente impossibili la fratellanza, la giustizia, l'uguaglianza e quindi l'incarnazione di Dio? Qui il silenzio è siderale, e se c'è qualche sussurro, esso riguarda la denuncia generica del denaro, dell'individualismo, degli aspetti negativi di uno strutturale maligno che non viene mai recepito e denunciato come tale.
E poi,ecco presentarsi il massimo dell'alienazione! Io non sono mai riuscito a capire come abbia fatto l'uomo, fin dai primi tempia, a  concepire un Dio che si nutrisse e si placasse con del sangue innocente. La vita dei primi uomini doveva essere così dura e crudele, e talmente vasto il campo di tutto ciò che essi ignoravano, che il frutto di questa situazione mentale fu un Dio talmente crudele e vendicativo da dover essere placato persino dal sacrificio di vite umane, di bambini, che venivano sacrificati perché andassero da Lui a intercedere per le piogge che non fossero diluvi, e per i raccolti che fossero abbondanti.
Pian piano, poi, questo terribile concetto di Dio si è andato modificando, e l'episodio di Abramo che risparmia Isacco dimostra questo tipo di evoluzione: Dio ordina ad Abramo che non uccida il figlio, perché Lui si accontenta di uno scalognato montone di passaggio, che si è impigliato in un rovo. Il modo di concepire Dio da parte dell'uomo, nei secoli e millenni, si è evoluto, per cui oggi le Crociate ed i roghi alla Giordano Bruno ci sembrano inconcepibili, anche se, fino a poco tempo fa, il massacro dei comunisti in Vietnam e nel Cono-Sud delle Americhe veniva recepito da coloro che giurano sulla Bibbia neppure come peccato veniale, ma quasi come necessità evangelica.
Ma tornando ad Abramo ed Isacco, e al Dio che ordina al primo di risparmiare il figlio, questo tipo di evoluzione del modo di concepire Dio in seguito viene contraddetto da una brillantissima idea di S.Paolo, secondo il quale si torna a prima di Abramo, e Dio viene recepito come Colui che si placa al soave odore del sacrificio del proprio Figlio! Mi sa proprio che anche S.Paolo avrebbe fatto meno danno se fosse andato a fare compagnia ad Agostino ed ai vari santi stiliti, le cui corde vocali erano talmente poco sollecitate da permettere ai ragni di porvi la propria residenza ...
Io mi chiedo se sono io col cranio poco ossigenato, o coloro che hanno un concetto di Dio talmente crudele ed allucinante da ritenerlo omogeneo a quello che dice S.Paolo. Lui sarebbe un Padre che, per riconciliarsi coi propri figli che peccano a ripetizione, lascia che loro gli uccidano il proprio Figlio, la cui sofferenza servirebbe a Lui per riconciliarsi con loro. Io mi chiedo che padre abbia mai avuto il Santo, per riuscire a partorire nel proprio spirito, un simile tipo di paternità. Forse un licantropo innestato con un vampiro ....
E per finire in gloria, cosa dire dell'ubbidienza, alla quale vengono chiamati i credenti, che debbono ubbidire sempre alle indicazioni dei loro pastori? Don Milani l'aveva capito che essa, non è una virtù, e che quando viene collocata prima della propria coscienza, può provocare dei danni micidiali. É stata questa virtù vissuta dal popolo tedesco, infatti, a permettere a Hitler di sterminare sei milioni di Ebrei. É stata lei a permettere alle tre dittature di Destra del secolo scorso di scatenare il II° Conflitto mondiale.
É questa maledetta virtù a fare in modo che, in tutta la sequenza della storia umana, i vari uomini della Provvidenza trovassero chi avrebbe eseguito i loro ordini. Anche su questa virtù non sarebbe male che venisse avviata una riflessione, in modo che la gente fosse sollecitata a collocarla dopo, e non prima di quello che la propria coscienza ritiene giusto o ingiusto.
Termino qui tornando all'inizio, all'archivio delle anime pure, alle nuove generazioni, che noi riempiamo dei precedenti allucinanti contenuti. Potremo mai, con questo tipo di pedagogia, formare dei cittadini che antepongano all'ubbidienza la propria coscienza; all'umiltà la consapevolezza dei propri diritti e doveri; alla rassegnazione la resistenza allo strutturale maligno e l'impegno a contrastano dentro e fuori di noi? Perché meravigliarsi, allora, se la Chiesa ha consegnato Dio alla Destra, e se il Signore si è ritrovato suo malgrado a dover sponsorizzare sua santità mammona?
Non é forse, la religione, la macchina della disincarnazione?
Mario Mariotti



Sabato 05 Luglio,2014 Ore: 11:21
 
 
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