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www.ildialogo.org Meglio cambiare canale!,di Mario Mariotti

Editoriale
Meglio cambiare canale!

di Mario Mariotti

I sacerdoti non possono assolutamente capire la realtà che il Signore é stato assassinato da loro pérché, dichiarandosi Lui figlio di Dio, e dicendo che il sabato é per l'uomo e non viceversa, con questo annuncio dichiarava la fine della religione, della mediazione sacerdotale, e quindi di loro stessi in quanto sacerdoti. Allora essi hanno inventato che Dio per placarsi dall'ira per i peccati degli uomini, avrebbe richiesto il sacrificio del Figlio innocente, assassinato da loro per Sua volontà, o
col Suo permesso, in modo che questo assassinio-suicidio servisse a costituire quel capitale inestinguibile di Grazia-Amicizia che poi loro avrebbero amministrato coi sacramenti, all'uopo inventati, per cancellare i peccati e ristabilire l'amicizia fra la creatura ed il Creatore.
Se ci riflettiamo sopra, questa lettura della realtà é il parto mostruoso di menti malate che l'hanno distorta a tal punto da proporre un Dio che non può trovare posto né in cielo, né in terra, né in nessun altro luogo reale o virtuale! Io voglio sapere che Dio può essere un Dio che si nutre di sangue innocente, che si placa al soave odore del sacrificio del Figlio, del proprio Figlio, incarnatosi per insegnarci come si incarna Amore nell'Amare, e trasformato nell'Uno che paga per tutti, nell'Agnello che toglie i peccati del mondo, mentre lascia, purtroppo, il male nel mondo.
E che Dio esce dall'imperativo categorico che i sacerdoti annunciano ai fedeli, della necessità inestinguibile e perpetua della preghiera? Un Dio che modifica la propria volontà in rapporto alla preghiera stessa; che concede una grazia a qualcuno e la nega a qualcun'altro; che sceglie fra tutte le sue creature quelle più simpatiche cui concedere i propri favori, mentre alle altre fa sperimentare solo il proprio terribile silenzio? E come mai chi prega non si rende conto né di questo, cioè dei limiti di un concetto di Dio che é meschino e volubile, né della sopravvalutazione di sé stesso, degno di ricevere quella grazia che invece viene negata ad altri che sono come lui, che sono nelle sue stesse condizioni?
E quale altro miracoloso artificio é stato quello di trasformare il messaggio del Signore nell'ultima cena, col quale Lui invitava i suoi amici a farsi pane e vino, cioè il necessario e la gioia per gli altri viventi, cioè ad amarsi fra loro come Lui li amava, in quell'evento mirabolante della transustanziazione, che fa diventare il pane corpo e il vino sangue del Signore, trasformando noi stessi in virtuali cannibali, per riuscire a conquistarci la vita eterna?
E poi, come non rendersi conto che l'attribuire tutto quello che succede alla volontà o al permesso di Dio costituisce una bestemmia talmente blasfema da compromettere tutto l'eventuale positivo che la religione potrebbe includere? A parte che essa fa rivolgere gli occhi al cielo, e questo é esattamente l'opposto di ciò che ci chiede il Signore, cioè di rivolgere la propria cura all'uomo e agli altri viventi del creato, non ci accorgiamo che la precedente affermazione porta ad includere, nella volontà di Dio anche la presenza nella storia di Adolf Hitler e delle sue opere, vedi II guerra mondiale e Olocausto, e tutto il negativo e il male che sono presenti sia nella natura, che, e Soprattutto, nelle opere dell'uomo?
E come fa, ciascuno di noi, a pregare e a definire Dio onnipotente e buono, se ieri non ascoltava le preghiere di coloro che ad Auschwitz venivano sterminati nelle camere a gas, e oggi non ascolta coloro che vengono lasciati morire nella grande favela del Sud, dove migliaia di piccini ogni giorno soccombono per miseria, fame e malattie curabilissime?
Dove e come si esprimono una onnipotenza che lascia annegare i migranti nei viaggi della speranza, e una bontà che permette lo sfruttamento di milioni di esseri umani da parte di una minoranza sempre di esseri che di umano non hanno proprio niente? Parlo delle sterminate moltitudini degli oppressi e sfruttati, e dell'oligarchia dei superricchi che, come cancri, succhiano la vita del prossimo per ingrassare la propria. Perché Dio dovrebbe fare il sordo con loro, ed ascoltare proprio noi?
Quando ci renderemo conto che il nostro modo di concepire Dio in termini religiosi é assurdo, meschino e blasfemo? Io me ne sto accorgendo sempre di più, e potrebbero fare la stessa cosa anche tutti coloro che oggi cercano di schivarmi, e non vorrebbero neppure sentirmi tossire. Basta scegliere e vivere la comunione con gli ultimi, basta prenderli come ospiti nel profondo di sé stessi, e subito salta l'onnipotenza di Dio, e in seguito ci si accorge di essere noi le mani potenziali della Sua bontà.
Partendo da questa esperienza, scelta con determinazione e praticata con continuità, si arriva che tutta la visione religiosa della realtà si accartoccia come un castello di carta o uno di sabbia, che si disperde sulla spiaggia. Cade la divisione Creatore-creatura, e ci si accorge che lei, quando ama e condivide, é corpo di Lui, é Lui, che attraverso di lei opera nella concretezza storica per costruire un mondo d'Amore.
Ci si accorge, entrati nella logica dell'incarnazione, di cui il Signore é paradigma, che é Dio ad avere bisogno dell'uomo; che la sede di Dio non é l'alto dei cieli ma l'interiorità dell'uomo; che la distinzione divino-umano non esiste; che il Signore ha sacralizzato la laicità, che é venuto per liberarci dalla religione, ma é stato assassinato da lei, e trasformato, Lui stesso, proprio in quello dal quale Lui ci voleva e ci vuole liberare, cioè in religione.
Scrivendo "ci si accorge" sto sbagliando: i precedenti enunciati destabilizzano tutto, demoliscono una visione della realtà, quella religiosa, condivisa da miliardi di persone. Perché abbandonare tale visione, ben costruita e consolatoria, che ci permette di vivere in un modo che non chiama in causa la nostra enorme responsabilità in rapporto all'Incarnazione, e cioè alla trasformazione del mondo in Regno?
Meglio non accorgersene, e pensare che chi fa queste riflessioni sta dando i numeri; meglio affidarsi a quelli che si sono autocertificati come “esperti di Dio”. E poi, dei precedenti enunciati, se ne potrebbe anche condividere qualcuno. Ma quando il sottoscritto bestemmia che il capitalismo, il mercato e la competizione, come quella della natura, sono la legge del più forte che si deve imporre, e del più debole che deve soccombere, e che la proposta di Dio é l'economia di comunione, scelta in libertà e praticata con amore, questa tesi non trova proprio chi riesca a digerirla. Il mondo senza servi e senza padroni, molto prima di Marx, l'aveva proposto Nostro Signore, ed il messaggio che tutti sono nostro prossimo, fonda questa fratellanza universale senza servi né padroni, senza ricchi né poveri, dove ognuno dà secondo i propri talenti e riceve dagli altri il necessario e la gioia.
Ma la traduzione di tale progetto da parte del cristianesimo storico é stata blasfema, e per arrivare al “mea culpa” chissà quanti secoli ci vorranno ancora. E allora? Quello bestemmia, meglio sintonizzarsi sui canali cattolici, dove un buongiorno e un buon pranzo da parte dei Papa diventano eventi miracolosi, entusiasmanti .... Io sto ancora aspettando che una parte del patrimonio immobiliare di S.R.Chiesa venga convertito in aiuto ai migranti di Lampedusa. Dovrò aspettare per molto?
Mario Mariotti



Venerdì 17 Gennaio,2014 Ore: 10:25
 
 
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