- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (2)
Visite totali: (740) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org "Dico ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non ti è lecito!",di Sr. Rita e sorelle comunità Rut

Editoriale
"Dico ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non ti è lecito!"

di Sr. Rita e sorelle comunità Rut

Lettera aperta


Caserta, 27 gennaio 2011
 Festa di Sant’Angela Merici
 
      “Se verrete a conoscere chiaramente
che sono in pericolo la salvezza e l’onestà delle figliole,
non dovrete per niente consentire, né sopportare, né aver riguardo alcuno,
se non potrete provvedere voi,
 ricorrete alle madri principali e, senza riguardo alcuno,
 siate insistenti, anche importune e fastidiose”(S.Angela Merici).
 
Da anni, insieme a tre mie consorelle (suore Orsoline del S. Cuore di Maria), sono impegnata in un territorio a dire di molti  ‘senza speranza’. Un territorio, quello casertano, sempre più in ginocchio per il suo grave degrado ambientale, sociale e culturale, dove anche la piaga dello sfruttamento sessuale, perpetrato a danno di tante giovani donne migranti, è assai presente con i suoi segni di violenza e di vera schiavitù.
Come donna, come consacrata, provocata dal Vangelo di Gesù che parla di liberazione e di speranza, insieme alle mie consorelle, ho scelto di ‘farmi presenza amica’ accanto a queste giovani donne straniere, spesso minorenni, per offrire loro il vino della speranza, il pane della vita e il profumo della dignità.
Oggi, osservando il volto di Susan chinarsi e illuminarsi nel volto del suo piccolo Francis, scelto e accolto con amore, ripensando alla sua storia, una tra le tante storie accolte, la quale ancora bambina (16 anni) si è trovata sulle nostre strade come merce da comprare, da violare e da usare da parte di tanti uomini italiani, sono stata assalita da un sentimento di profonda vergogna, ma anche di rabbia.
Ho sentito il bisogno, come donna, come consacrata e come cittadina italiana, di chiedere perdono a Susan per l’indecoroso spettacolo a cui tutti, in questi giorni, stiamo assistendo.  E non solo a Susan, ma anche alle tante donne che hanno trovato aiuto e liberazione e alle tante, troppe, donne ancora schiave sulle nostre strade. Ma anche ai numerosi volontari e ai tanti giovani che insieme a noi religiose credono nel valore della persone, in particolare della donna, riconosciuta e rispettata nella sua dignità e libertà.
Sono sconcerta nell’assistere come da ‘ville’ del potere alcuni rappresentanti del governo, eletti per cercare e fare unicamente il bene per il nostro Paese, soprattutto in un momento di così grave crisi, offendano, umilino e deturpino l’immagine della donna. Inquieta vedere esercitare un potere  in maniera così sfacciata e arrogante che riduce la donna a merce e dove fiumi di denaro e di promesse intrecciano corpi trasformati in  oggetti di godimento.
Di fronte a tale e tanto spettacolo l’indignazione è grande!
Come non andare con la mente all’immagine di un altro ‘palazzo’ del potere dove circa 2000 anni fa al potente di turno, incarnato nel re Erode, il Battista gridò con tutta la sua voce: “non ti è lecito, non ti è lecito!”
Anch’io oggi, anche a nome di Susan, sento di alzare la mia voce e dire ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la ‘bellezza’ della donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di bellezza, di trasparenza, di onesta; tutto questo è il tradimento del Vangelo, della vita e della speranza!
Ma davanti a questo spettacolo una domanda mi rode dentro: dove sono gli uomini, dove sono i maschi? Poche sono le loro voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e forti.  Nei loro silenzi c’è ancora troppa omertà, nascosta compiacenza e forse sottile invidia. Credo che dentro questo mondo maschile, dove le relazioni e i rapporti sono spesso esercitati nel segno del potere, c’è un grande bisogno di liberazione.  
E allora grazie a te Susan, sorella e amica, per aver dato voce alla mia e nostra indignazione, ora posso, come donna consacrata e come cittadina, guardarti negli occhi e insieme al piccolo Francis respirare il profumo della dignità e della libertà.
   Sr. Rita  e sorelle comunità Rut


Giovedì 27 Gennaio,2011 Ore: 15:01
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
maria caprari bollati roma 31/1/2011 19.39
Titolo:grazie, suor rita
grazie e ancora grazie! mi fa sorridere che sia una suora a dover "stimolare" gli uomini se ancora possiamo chiamarli così, ad alzare la testa e censurare comportamenti così indegni.
grazie a te e alle tue consorelle di essere così radicate nel Vangelo!
Maria
Autore Città Giorno Ora
Lucia Magrini Fano 08/2/2011 15.49
Titolo:
Senza nulla togliere a quanto riportato nel suo articolo, reputo che l'illecito in questa specifica situazione appartenga non solo agli uomini, purtroppo. Dico purtroppo perché le donne a cui si fa riferimento apparentemente non sono state violate, forzate, costrette, ma si sono rese disponibili, vendendosi. Ora non siamo certo nella mente e nel cuore di nessuno e di nessuna, ma possiamo interrogarci su quale educazione sia stata data alle stesse, o quale idea si siano fatta, circa valori come la dignità, l'onestà,e il diritto di non diventare merce di scambio. Il ricatto è una cosa, il vendersi volontariamente per far la bella vita è diverso.

Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (2) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Editoriali

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info