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www.ildialogo.org Il guanto del razzismo,di Carlo Castellini

Brescia
Il guanto del razzismo

di Carlo Castellini

Un guanto ambiguo e sottilmente razzista denominato UFO, nella Brescia ricca e cattolica offende il comune senso di solidarietà. Ma la chiesa cosa fa? A quando una enciclica sulla immigrazione e gli immigrati? Intanto si scrivono lettere pastorali ed encicliche che nessuno legge perché lontane dai problemi della gente. Attendiamo una sollecita risposta non domani ma “adesso”.


Ho messo a confronto due giornali, consegnatimi da mio fratello VITTORIO. Ho letto i due articoli, dei rispettivi QUOTIDIANI: il primo di LIBERAZIONE, di oggi, 6 luglio 2010, a firma di PAOLO PERSICHETTI, bene impostato e con riflessioni adeguate e centrate e di estrema attualità, ispirate ad un concetto sostanziale di solidarietà umana.
Il secondo articolo invece, di BRESCIAOGGI, a firma di MARA RODELLA, piuttosto slavato e senza spina dorsale rispetto al primo, di alcuni giorni or sono. Argomento di discussione? La sperimentazione in atto sul famoso GUANTO UFO, che Comune di Brescia e Azienda Trasporti hanno inventato e distribuito in forma sperimentale, su un autobus di linea, per l’esattezza sul numero 3, molto frequentato dagli immigrati..
1.      MA ANDIAMO PER ORDINE RIFLETTENDO SUI VARI ASPETTI. L’INIZIATIVA.
E’ in atto a Brescia, la sperimentazione di un GUANTO che qualcuno definisce PROFILATTICO, che “protegge e informa”; l’iniziativa promossa dal COMUNE DI BRESCIA, attraverso la Brescia Trasporti e dall’agenzia UFO. Viene distribuito gratuitamente, sarà provato per un mese sulla LINEA 3 e diventerà un mezzo di comunicazione.
2.      CHE COS’E’ L’UFO?
E’ il nome di un guanto speciale che comunica, protegge e non inquina. L’iniziativa è stata caldeggiata dall’UFO AGENCY e nasce da un’idea (ma che bella idea?!) di alcuni docenti di MACHINA INSTITUTE e dall’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI SANTA GIULIA:(che caduta di livello, abbinare il Santa Giulia a questo Ufo....!) con il contributo concreto di studenti che ne hanno curato la grafica (per fortuna a Brescia abbiamo anche studenti campioni in matematica, in volontariato, e in associazioni solidali).
3.      MA CHI SONO I POLITICI PROMOTORI?
Uno è ANDREA GERVASI, eletto da poco Presidente alla Brescia Mobilità, ma non dai voti dei cittadini, bensì cooptato dalla Giunta del sindaco ADRIANO PAROLI, baciamano del vescovo LUCIANO MONARI, e leccapiedi ufficiale alla visita di PAPA BENEDETTO XVI alla nostra città. Il GERVASI ANDREA, democristiano di vecchio stampo, quanto ad attaccamento a poltrone e amante della bella figura, aveva già ricoperto l’incarico di Presidente della Circoscrizione, per ben due volte, senza lode e senza infamia; era stato nel frattempo anche animatore del Gruppo degli Alpini, al Villaggio Sereno, poi era rimasto emarginato dal suo stesso gruppo politico e degli alpini, che non avevano gradito certi voltagabbana, che non convincevano nessuno e disorientavano non pochi, che volevano restare ancora ad una testimonianza politica più coerente con i valori cristiani, ma anche di impegno sociale. Si era poi infilato, in un avvicinamento al centro Destra di Brescia, con Udc. e amici della Lega. Era stato poi PAROLI ADRIANO, inadeguato sindaco di una città che vanta buoni amministratori, e che occupa in maniera illegale anche il seggio di deputato al Parlamento italiano, oltre che la poltrona di sindaco, tra l’altro molto contestato. Sorpresi sono rimasti anche gli abitanti del Villaggio Sereno, davanti ai quali aveva tenuto vari discorsi; e poi addirittura, aveva letto più volte LA PREGHIERA DELL’ALPINO, presso la Parrocchiale di San Filippo Neri, dall’ambone della PAROLA DI DIO. Tutto gli è servito anche la condiscendenza del Parroco di allora, ora divenuto monsignore. Ma la gente aveva preso le distanze da questo modo di fare, poco chiaro e carrierista; e non mancano risvolti comici. Poichè, quando lo si vede in chiesa, è costretto a “defilarsi” dalle porte laterali, per evitare critiche e sguardi indiscreti od esposizioni faccia a faccia. Purtroppo, di questi piccoli ras di quartiere, insoddisfatti, e sempre alla ricerca di poltroncine girevoli, ce ne sono ancora; ma la colpa non è tutta da attribuire al nostro; poichè ha trovato terreno fertile in quella chiesa cattolica, apostolica e romana,....e voltagabbana, come dice ROBERTO BERETTA di AVVENIRE, che agisce ancora nei quartieri periferici e nelle parrocchie soporifere...
4.      MA CHI E’ L’ALTRO POLITICO PIU’ GIOVANE?
Si tratta del giovane NICOLA ORTO, assessore ai Trasporti del Comune di Brescia, che nella foto viene ripreso vicino a ANDREA GERVASI, ripresi a pag. 13 del giornale cittadino, nella pagina della Cronaca, e la macchina del distributore gratuito dei Guanti Ufo vicino alla macchina obliteratrice del Bus. Tanti giovani alla guida della nostra città, ma corti di idee e senza progetti.
5.       E CHI E’ STATO L’IDEATORE?
Certo ANDREA CAPELLI, il quale afferma che questo guanto è propositivo, innovativo e originale, che diffonde informazione e idee. “Perchè - ogni giorno diffonde e divulga le notizie più svariate commerciali, amministrative, compresi messaggi personalizzati, alla città mettendola in relazione costante con i Bresciani, per informarli sulle attività d’impresa; Ed è realizzato con materiali biodegradabili.”.
 Resto sorpreso come lettore e come cittadino davanti a tutto questo; anche per la paura che si tratti della solita mela avvelenata; bella fuori marcia dentro, che col tempo potrebbe assumere un significato culturale ed ideologico di messaggio sottilmente razzista. L’esperienza di COCCAGLIO e del WHITE CHRISMAS insegna purtroppo e mette in guardia.
6.       MA COSA PENSIAMO NOI DI QUESTA TROVATA DA CAVALLO DI TROIA?
 Beh, la sperimentazione è appena partita; ma condivido la riflessione di PAOLO PERSICHETTI, che sulla pagina interna del giornale LIBERAZIONE, (e gli altri giornali cattolici cosa stanno a fare?) annota che “il guanto UFO “ serve per proteggersi dal contatto diretto con i sostegni e i corrimano presenti negli autobus, sui quali salgono ogni giorno decine di migliaia di persone e tra queste – l’allusione è troppo evidente –tanti stranieri e immigrati”. La parola d’ordine è dunque PROTEZIONE, TIMORE, PAURA, da qualsiasi contatto con gli estranei, con l’altro, con l’umanità in genere, soprattutto se dolente.
7.      LA RIFLESSIONE DI PAOLO PERSICHETTI.
“Più che da un Assessorato alla Mobilità (termine che dovrebbe rimanere con mescolanza, contaminazione), l’iniziativa sembra venire dall’assessorato alla PARANOIA. La linea n. 3scelta per l’esperimento, attraversa i quartieri popolari, quella a più alta densità degli immigrati. Nessuna ragione di IGIENE PUBBLICA giustifica una simile iniziativa. Non vi sono epidemie o pandemie da contatto in giro, c’à invece un VIRUS IDEOLOGICO di stampo razzista che cerca le vie più perfide per insinuarsi, camuffandosi anche sotto le giustificazioni più grottesche. Se è pericoloso attaccarsi alle maniglie degli autobus, figuratevi quanto può essere contagioso manipolare il denaro che passa per mano . Se la logica è questa perchè non premunirsi anche di fronte alla cartamoneta con un bel profilattico per dita da ritirare in banca? PECUNIA NON OLET = IL DENARO NON PUZZA e nemmeno contagia. Il contagio segue altre strade. Il contagio segue altre strade. Sale sulla LINEA 3, l’autobus che dalla BADIA taglia BRESCIA, passando per quartieri ad alta densità popolare e arriva a REZZATO, comune dell’HINTERLAND. Guarda caso uno dei mezzi pubblici più utilizzati dalla popolazione immigrata. IL RISCHIO DI CONTAGIO segue dunque le vie dell’ODIO SOCIALE, contro i più svantaggiati. Il progetto è ancora in fase sperimentale, per un mese, accanto alla macchinetta obliteratrice, ci sarà anche un contenitore metallico che dispensa gratuitamente i guanti. Se gli utenti mostreranno il loro gradimento verrà esteso sull’intera rete cittadina. Oltre ad offrire “maggiori opportunità in termini di igiene”, spiegano i promotori dell’iniziativa, l’uso del guanto rappresenta anche un innovativo mezzo di “comunicazione esterna dall’alto grado di scambio e condivisione di messaggi pubblicitari”.
 Indossato come un preservativo amanuense, il guanto verrebbe utilizzato anche per dialogare direttamente con i cittadini e veicolare pubblicità per le aziende interessate. Sulla sua superficie appariranno ogni giorno le notizie e gli annunci più svariati. “L’obiettivo principale – scrivono gli ideatori del prodotto – denominato UFO-, ovvero alcuni docenti e studenti della MACHINA LONATI FASHION – ( ma non è quello che ha ricevuto la visita del vescovo LUCIANO MONARI? Ma che strane coincidenze...!), un istituto di design bresciano, insieme all’accademia di BELLE ARTI DI SANTAGIULIA- “è quella di assicurare una diffusione omogenea e coerente della immagine aziendale, attraverso la divulgazione della propria attività, dei propri servizi, delle proprie policy, eventi culturali. Ciò al fine di rafforzare la credibilità dell’azienda stessa alla quale viene conferita maggiore trasparenza e visibilità”.
 Speriamo che le parrocchie e gli oratori, ma anche gli ambienti culturali della nostra città e Provincia, prendano posizione, ed escano dalle chiese olezzanti d’incenso ma staccate dalla vita e prendano posizione. E al nostro vescovo, che profuma di Liturgia e di Parola di Dio, un caloroso invito: a quando una Lettera Pastorale sul problema del Razzismo e degli Immigrati a Brescia? Altrimenti a che serve celebrare un Convegno diocesano sulla figura di DON PRIMO MAZZOLARI?
Attendiamo una sollecita risposta: non domani, ma “ADESSO”. (CARLO CASTELLINI).


Mercoledì 07 Luglio,2010 Ore: 16:35
 
 
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