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www.ildialogo.org La Sindona laica,di Mario Mariotti

Editoriale
La Sindona laica

di Mario Mariotti

Se io dico Gesù salva, o Javè salva, o Allah salva, o Budda salva, faccio un ottimo servizio ai miei fratelli!!!
Mentre Gesù salva quelli cha rimangono schiacciati nei terremoti, Javé salva quelli che entrano nelle camere a gas ad Auschwitz, Allah si occupa di salvare quelli cha annegano o muoiono di sete nei viaggi della speranza, Budda pensa alle vittime della labbra, che hanno il tempo di meditare prima di morire; tutti loro, insieme, poi, si mettono d'accordo e fanno un team che si occupa di salvare ogni giorno i 30 mila bambini che devono morire par mancanza di uno spicciolo, e per eccesso di protezione da parte del suddetto team-teologico, professionalmente attrezzato per salvare i viventi di questo nostro casino-mondo!
C'é qualcuno cha beve tutto questo? Altro che c'é! Non c'é un qualcuno, ci sono miliardi di persone, incappucciate ognuna nella propria specifica religione, che credono in questo, che bevono questa promessa di salvezza, e mentre crepano stanno ancora pensando da cosa li abbia salvati il Dio al quale hanno affidato il loro destino. Ecco lo spettacolo dell'alienazione universale indotta dalle religioni, che, se c'é, se esiste il Padre buono di cui ci ha parlato Gesù, Lo riempie di una indignazione infinita quanto lo é Lui, dato che proprio Lui aveva mandato il Figlio per farci aprire gli occhi su questa alienazione, e per proporci quella laicità fraterna e solidale, quell'incarnazione dello Spirito nel mondo, che sola é in grado di trasformarlo dal casino attuale in Regno, nel nostro mondo ricostruito secondo Amore.
Non vi sembra, cari lettori, che se mi leggete siete voi pure una razza in estinzione, perché ormai a nessuno interessa la ricerca della Verità, non vi sembra dicevo, che sarebbe molto più semplice, comprensibile, significativo, l’uso di un linguaggio laico per cercare di incrinare l’alienazione indotta dalle religioni, e per coscientizzare il prossimo sulla propria responsabilità personale in rapporto al positivo o al negativo cha si espande intorno a noi? Non vi sembra che se sostituissimo agli enunciati Gesù salva, o Javè salva, o Allah salva, l’altro enunciato "l'amore incarnato da noi salva", faremmo un prezioso servizio sia alla verità, che alla chiarezza, che alla presa di coscienza dalla nostra responsabilità personale in rapporto a quel positivo, a quella salvezza cha passa per le nostre mani, per le nostre scelte, par i nostri comportamenti, e solo da lì?
Perché il messaggio laico del laico Gesù: “Se vi impegnerete a condividere anche il poco fra voi, tutti avrete il necessario”, ha bisogno di venire formalizzato nei Vangeli dal miracolo della moltiplicazione dai pani a dai pesci? Perché la necessità di convertirci dall'impegno par la nostra purificazione dalla religione alla gioia portata dall’Incarnazione ha bisogno di venir formalizzata dal miracolo della trasformazione dell'acqua in vino? E perché non cerchiamo di far capire che la risurrezione del Signore non é il miracolo dei miracoli, ma una realtà cha abbiamo sotto gli occhi nella concretezza della nostra esperienza quotidiana tutte le volte che vediamo qualcuno che ama, che serve, condivide, lavora onestamente e professionalmente per il bene comune? Perché non spieghiamo cha c'é identità fra la risurrezione di Gesù e l'amore incarnato da noi, perché siamo noi a rendere presente ad operativo lo Spirito, a dare presenza ad operatività a Dio nel mondo, a determinarci come mani di Lui, come corpus Domini, nel momento in cui amiamo a condividiamo? Perché non spieghiamo che Dio non va creduto, ma vissuto, che la Sua presenza nel mondo dipende da noi, che la Sua risurrezione dipende dalle nostre scelte, dal nostro rapporto positivo con l'affamato e l'assetato, con tutti i viventi di questo nostre mondo, assetato d'amore e soffocato dalla violenza causata dal nostro rifiuto ad incarnare Amore?
Crediamo, forse, che il Signore, o Allah e C., se la prenderebbero male per questa traduzione laica dei loro messaggi? Io penso proprio di no. Anzi, al contrario, dato che tutta l'Incarnazione si gioca nella laicità, nel rapporto uomo-uomo, Dio, che in Gesu é laico, vuole che sia l'uomo e non Dio, e non Lui, ad essere considerato sacro dall'uomo, vuole il sabato a servizio dell'Uomo, e il suo messaggio ultimo é quello che ci invita ad amarci fra noi come Lui ci ama. E, questo, perché noi siamo, quando lo siamo amando e servendo, Suo corpo, tralci della Vite, mani necessarie a Lui per far arrivare a noi sue creature, il Suo amore per noi.
Proviamo a pensare a quanto potrebbe risultare significativa anche una lettura laica della Sindone. Sotto al lenzuolo, considerato sacro e miracoloso, basterebbe scrivere questo: "Cosa é", "Da chi”, "Perché?" I visitatori vedrebbero il sudario di un uomo torturato e assassinato, e se quell'ombra fosse del corpo del Signore, salterebbe fuori la Verità: da chi é stato assassinato, dai sacerdoti del Dio di Mosé, e il perché é state assassinato: perché voleva liberarci dalla religione, dal rapporto uomo-Dio mediato dalla casta, e farci capire la nostra collocazione esistenziale di corpus Domini, la nostra potenzialità di farlo esistere, risorgere, operare nel momento in cui noi operiamo scelte d'amore e di condivisione.
Adorazione, ringraziamenti, preghiere, liturgie, miracoli... e mentre la casta sacerdotale si ingrassa benedicendo i ricchi ed i potenti, la gente continua a venir schiacciata dai terremoti per mancanza di prevenzione, (le risorse per lei restano nelle tasche dei ricchi), i poveri continuano a morire nei viaggi della speranza, gli hanseniani se guariscono dalla lebbra moriranno di tubercolosi, i piccini sono violentati dal lavoro schiavo, dalla miseria, dalla fame, dalle malattie curabili; uno sterminato numero di piccole vite, ogni giorno, deve soccombere per la violenza di quella trinità maligna, capitalismo privato, mercato e competizione, che viene benedetta dalla casta, dalle caste delle varie religioni, le quali educano i rispettivi fedeli-credenti a guardare il cielo invece di coscientizzarli a trasformare la Terra!
Siccome io penso che sia impossibile che esse, le caste, facciano questo salto di qualità, toccherà a noi convertire noi stessi e loro a questo linguaggio laico ed alle conseguenze che esso prepone.
Mentre annunceremo che é l'amore incarnato da noi a salvare, e mentre ci impegneremo ad incarnarlo, l'Amore, per salvare gli altri viventi dalla fame, dalle sfruttamento, dalla miseria, dalle malattie, dalla disoccupazione, da tutto il negativo che accompagna la realtà che ci circonda, il primo ad essere contento sarà proprio il Signore, perché potrà finalmente essere Lui ad operare con le nostre mani.
Mario Mariotti


Mercoledì 30 Giugno,2010 Ore: 16:25
 
 
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