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www.ildialogo.org Anno 0, speranza zero?,di Mario Mariotti

Editoriale
Anno 0, speranza zero?

di Mario Mariotti

Quando, a Ialta, i Grandi della Terra decisero che al termine del II° conflitto mondiale l'Italia avrebbe dovuto far parte della sfera d'influenza USA, che, nella spartizione del mondo in due blocchi, essa sarebbe dovuta essere una colonia degli Stati Uniti, subito si presentò un grande problema: la resistenza al nazifascismo l'avevano portata avanti soprattutto i comunisti, e il PCI italiano era un partito fortissimo, anticapitalista ed alleato dell'URSS. Mettendo insieme l’anticomunismo di S.R.Chiesa, l'informazione TV ispirata al modello culturale USA, il lavorio della CIA per demonizzare la Sinistra e i Sindacati Confederali attraverso la strategia della tensione, il miglioramento delle condizioni di vita delle persone che, da povere che erano si sono ritrovate ceto medio e si sono dimenticate di quelle che erano ancora povere, ed ecco che, pian piano alla Sinistra, i cui fondamenti sono l'anticapitalismo e la critica della religione che lo sponsorizza, ha perso identità, si é dematerializzata, ha abbandonato il proprio specifico e si é lasciata conquistare dal capitalismo, dal mercato, dalla competizione.
A questo punto, oggi, si sta verificando una situazione allucinante, luciferina. La Destra, colei che ha lavorato per mezzo secolo per convincere la Sinistra sulla superiorità della libertà d'impresa, del mercato, del capitalismo nei confronti del socialismo, adesso accusa la Sinistra, ormai ex-Sinistra, dei danni che la sua conversione al capitalismo ha provocato e sta provocando.
Il missionario del capitalismo, Tremonti, accusa i convertiti al capitalismo proprio di capitalismo, e dei danni ad esso strutturali, e si mette a pontificare socialista. Egli viene accreditato come il profeta, (mi riferisco all'Anno Zero dell'8-04.10) che indica come si risolvono i problemi provocati dalla suddetta conversione della Sinistra, indotta anche da lui stesso. La ricetta é sempre quella: Dio, Patria e Famiglia, nonché esercizio di solidarietà e di competitività. Ecco, invece, quale dovrebbe essere la lettura della realtà da parte della grande assente, della Sinistra, se essa stessa non fosse stata assente nella trasmissione di Santoro e non lo fosse nella realtà della situazione politica italiana, europea e quasi mondiale.
Intanto il titolo di profeta allo squallido imbonitore e corruttore di se stessa l’avrebbe tanto indignata da farla vomitare: questo bipede sorridente, che pontifica sul come fare a risolvere i problemi creatisi con la complicità e il contributo di lui stesso, costituisce uno spettacolo indegno. Il summenzionato personaggio, che dichiara di credere nel posto fisso di lavoro mentre toglie 8 miliardi di euro alla scuola, molla alla guazza migliaia di insegnanti precari, e rende il lavoro degli altri quasi ingestibile; colui che per primo avrebbe visto i danni di una globalizzazione selvaggia del capitalismo e del mercato dopo aver pontificato per anni a favore del liberismo, del mercato, della competitività; colui che accusa la Sinistra di fare ciò che lui l'ha convinta a fare, e si mette, lui stesso, a fare il compagno, ebbene costui, se merita un titolo, é quello di aspide maligno dimorante nel sepolcro imbiancato di se stesso.
E certo che la sua ricetta per uscire dalla situazione attuale, dalla crisi, cioè solidarietà e competitività, se uno gli da retta, funziona! Facciamo una bella alleanza fra i fottuti e coloro che li fottono, e facciamo che ognuno rispetti il suo ruolo; continuiamo a ungere la macchina della fottitura, mercato e competizione; mettiamo il volontariato le famiglie, le opere pie, a riparare i danni del capitalismo; manteniamo una pace ed una coesione sociale in un quadro di ingiustizie blasfeme; lasciamo i ricchi, il popolo dei suv e delle barche, a concentrarsi sul modo di evadere le tasse, usare dei condoni, fare la loro vita da nababbi mentre gli operai che perdono il lavoro precipitano nella disperazione; manteniamo i poveri rincoglioniti dalla TV; mettiamo Dio a benedire mammona; ricordiamoci che siamo tutti italiani dalle radici cristiane; aiutiamo le famiglie in difficoltà con l'elemosina, le mense della Caritas, le social-card, e così tutto precede regolarmente.
Delegittimata la magistratura, depotenziato le intercettazioni, fatto il federalismo fiscale in modo che le regioni ricche siano messe in condizione di non condividere con quelle povere, rispolverato il premierato forte di Benito, ricevuta la benedizione di S.R.Chiesa, mantenuto il controllo dell’informazione reiterando il reato di circonvenzione di incapace attraverso la TV, ed ecco la piena realizzazione degli obiettivi della P2: una repubblica presidenziale con 1'oligarchia che comanda, le ingiustizie strutturali, i poveri zitti e rassegnati.
Salvo imprevisti, dei, nati al tempo di Benito, dovremo morire con Berlusca presidente della repubblica e Tremonti come primo ministro di un Paese tornato succube di un fascismo a livello soggettivo peggiore del primo, perché oggi la corruzione ha raggiunto il profondo di noi stessi e l'unico progetto che passa é l'arricchire, avere successo e visibilità, pensare al proprio interesse, e che gli altri si arrangino. E il tutto, reso possibile dalla grande assente, dalla Sinistra, che ha dimenticato il proprio specifico, si é lasciata corrompere da sua santità mammona, si é ritrovata ceto medio ed ha affossato l’unico progetto che la faceva sussistere ed operare in quanto tale, cioè il socialismo, la creazione di una società egualitaria, con la fruizione dei diritti umani fondamentali, il primo quello al lavoro, garantito a tutti i cittadini della Repubblica, fondata appunto sul lavoro.
Lo spettacolo di Anno Zero, quella sera, é stato veramente deprimente: l'imbonitore reiterava la circonvenzione degli incapaci, i telespettatori; dalla scacchiera della realtà era stata tolta la variabile fondamentale di andare a mettere le mani in tasca al popolo dei suv e delle barche per risolvere il problema della mancanza di fondi; i presenti sembrava che accreditassero l'imbonitore di profezia autorevole; c'era l'assenza totale di lucidità anche da parte delle vittime, degli operai dell'Asinara, dato che aspettavano aiuto proprio da colui che le ha rese tali, e dato che facevano appello a quella "competitività" che, strutturalmente, emargina chi non é competitivo, cioè, in questo caso, loro stessi.
Infine c'era l'assenza tragica di quella cultura di Sinistra, di quell'utopia della fratellanza, del progetto di un mondo giusto senza servi né padroni che aveva generato la Resistenza al nazifascismo e prodotto quella nostra preziosissima Costituzione che, se non apriremo in fretta gli occhi, é destinata ad essere soffocata prima di venire realizzata.
Cari lettori, li apriremo, finalmente g1i occhi, o resteremo degli "incapaci"alienati e fottuti per l’eternità?
Mario Mariotti


Sabato 15 Maggio,2010 Ore: 17:52
 
 
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