- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (247) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Difendiamo la democrazia, difendiamo la Costituzione,

Difendiamo la democrazia, difendiamo la Costituzione

Un appello della Redazione del nostro sito a partecipare alla manifestazione del 13 marzo a Roma


Siamo giunti ad un punto molto grave della storia dell’Italia repubblicana. L’attacco alla Costituzione, alla democrazia e alla libertà dei cittadini si è concretizzato in questi giorni con l’emanazione del decreto cosiddetto “Salva liste”, l’ennesimo decreto ad personam , che ha trovato l’avallo del Presidente della Repubblica, pur essendo esso palesemente incostituzionale sia perché viola le competenze delle regioni sul tema elettorale, sia perché quel decreto straccia le norme previste per la presentazione delle liste, affermando il principio che le norme quando sono violate da chi detiene il potere di fare le leggi non danno luogo ad alcuna conseguenza perché si può inventare un’altra norma che giustifichi la violazione e la condoni. Non si è mai visto, neppure a livello di un semplice gioco, che le norme vengono cambiate in corso d’opera, mentre si sta giocando la partita.
E’ una logica aberrante, che trasforma lo stato di diritto in una giungla dove vige la legge del più forte, dove chi ha i soldi e il possesso o il controllo totale dei mezzi di informazione può permettersi di fare e disfare quello che più gli aggrada, senza dover rendere conto a nessuno di quello che fa. E’ una logica che contrasta nettamente con lo spirito e la lettera della nostra Costituzione repubblicana che afferma il principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e che nessuna dittatura è possibile o ammessa.
Riteniamo molto grave che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non abbia saputo (o potuto) sottrarsi alle pressioni affinché firmasse un decreto così sfacciatamente anticostituzionale e  abusivo e mirato esclusivamente a difendere il potere di un ben determinato gruppo politico che in questo momento governa il paese e che pensa di essere esente dal rispetto delle regole, come è dimostrato fra l’altro dalle tante leggi ad personam fatte in questi anni a favore del presidente del consiglio.
La firma del presidente Napolitano ha fornito un formidabile alibi alla violenta campagna della coalizione governativa che non solo ha minacciato l’uso della forza attraverso le parole del ministro della difesa La Russa, ma ha avviato una campagna mediatica, attraverso i mezzi di comunicazione da lei controllati, che sta presentando la propria violazione delle regole nella presentazione delle liste come un complotto delle sinistre e il proprio decreto addirittura come difesa della democrazia, capovolgendo la verità delle cose.
In questo quadro la firma del presidente Napolitano è particolarmente grave perché aiuta a diffondere menzogne su menzogne che inquinano vieppiù il tessuto sociale e gettano nello sconforto masse sempre più crescenti di cittadini.
Ancora più grave è l’atteggiamento a dir poco complice che i vertici della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) hanno assunto nella vicenda con la sconfessione delle voci critiche che dal suo interno si erano levate contro l’emissione del decreto “salva liste”.
Invitiamo perciò i nostri lettori a mobilitarsi in difesa della democrazia e della Costituzione che non ci sono state regalate da nessuno e meno che mai dalle forze politiche che oggi governano il paese.
Noi pensiamo che non ci debba essere mai posto nella società per lo sconforto e la disperazione di fronte alle scelte dei gruppi politici che tentano di accaparrarsi il potere per utilizzarlo ai propri fini. Quando questi sentimenti si diffondono a trarne vantaggio sono i gruppi delinquenziali che sono in grado di infiltrarsi dappertutto, riempiendo i partiti e lo stato di delinquenti senza scrupoli pronti ad accaparrarsi migliaia e migliaia di miliardi per favorire il proprio potere ai danni dei cittadini onesti, di quelli che lavorano e pagano le tasse, di quelli che rispettano le leggi e che si oppongono alla corruzione. Quando questi gruppi occupano lo stato, come dimostrano le inchieste e gli arresti di queste settimane con gli scandali della Protezione Civile e quello sul riciclaggio dei soldi della mafia, a pagare sono sempre e solo i più deboli, i disoccupati, i lavoratori, i pensionati, i piccoli artigiani.
Per tali motivi invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione di Roma di sabato 13 marzo.
E’ un momento importante per la difesa del nostro futuro. Che nessuno manchi a questo appuntamento, che nessuno si faccia prendere dal disgusto o dalla disperazione, un altro mondo è possibile.
La redazione del sito www.ildialogo.org


Marted́ 09 Marzo,2010 Ore: 12:03
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Editoriali

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info