Era la prima volta che partecipavo ad un'assemblea generale di bilancio del 2010, aperta a tutti i soci di via Corsica, le altre due sono site in via Veneto e via Mantova, a Brescia. Vi ero andato in veste di socio, ma anche quale curioso cittadino e acquirente desideroso di conoscere e di fare domande.
Ero andato un poco prevenuto e con qualche pregiudizio: avevo paura delle lungaggini burocratiche, della propaganda ancora ideologica, dei saluti di rito, e dei numeri aridi di statistica, o certificazioni di qualità autoreferenziali. Invece mi sono dovuto ricredere, perchè non è andata così: forse perchè conoscevo già la signora Gabriella Bignotti, già valente segretaria di personaggi di rilievo della politica e della cultura; ma anche il signor Fabio Faroni, segretario dei servizi logistici e animatore di gite sociali e culturali.
Ad ospitare i presenti ha aperto le sue porte il salone multimediale dei padri salesiani, del quartiere don Bosco, che nella borgata sono bene integrati e conosciuti, perchè dirigono una parrocchia abbastanza estesa, una scuola media, e una avviata scuola professionale, con attività di animazione sociale e culturale per tutto il quartiere.
In apertura di seduta i saluti sono stati porti dai rappresentanti locali della coop. Poi sullo schermo sono cominciate a scorrere le immagini sull'andamento delle coop di tutta la Lombardia. Intanto io siedo vicino a Gianni Saleri, amico discreto e timbrica voce baritonale del coro del mio villaggio, il quale, entrando in sala, mi ha notato ed è venuto a sedersi proprio accanto a me.
Il filmato è stato informativo ed essenziale. In esso SILVANO AMBROSETTI, presidente della Coop della Regione Lombardia, illustra l'andamento economico in cifre, seguito da un breve commento esplicativo, dell'anno appena trascorso il 2010. Il docu-film illustra in maniera chiara, il tema della crisi economica e finanziaria di livello planetario, con le sue inevitabili ricadute, sulle altre economie nazionali. Le quali però non hanno impedito, non ostante la crisi dell'anno precedente, il superamento del momento critico e di chiudere con un bilancio in positivo di circa 7 milioni di euro.
Le testimonianze documentarie sono state bene fornite da SILVANO AMBROSETTI, presidente della Coop della Lombardia, che ha ricordato come “i consumi delle famiglie, sono infatti cresciuti, nel 2010, soltanto dello 0,4% rispetto all'anno prercedente, con una previsione dello 0,8% sia per il 2011 che per il 2012.
Poi altra idea chiave del relatore, sempre nel filmato, il “ridimensionamento dei consumi di beni alimentari rispetto all'anno prercedente”; anche perchè gli acquirenti sembrano avere assunto atteggiamenti di maggiore sobrietà e risparmio, poiché le famiglie sono diventate più povere; per questo le coop hanno fatto più spesso ricorso ad offerte promozionali ed a prodotti di marchio delle catene di distribuzione ed ai cosidetti “primi prezzi”.
A motivo di questo le coop registrano un calo complessivo delle vendite, non ostante sia da riconoscere lo sforzo esibito dalla coop di Lobardia di tenere i prezzi sotto controllo, avendo presenti le esigenze dei consumatori che preferiscono qualità adeguata ai prezzi. Risultato finale del bilancio? Un avanzo positivo nella misura di circa 7 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente.
Positivo, ancora, si è rivelata la gestione degli Immobiliari, che ha favorito introiti straordinari, unitamente alla gestione finanziaria. Proprio per questo parte degli utili sono stati utilizzati e reinvestiti per incentivare lo sviluppo e l'innovazione che cercano di abbattere in maniera tangibile i costi aziendali.
Su questa linea si è trovato d'accordo anche GUIDO GALARDI, vice presidente della Coop Lombardia, che conferma questa linea nel filmato, specie quando ricorda che il numero dei soci prestatori sfiora ormai il numero di centomila soci.
Significativo e riuscito il tentativo di coinvolgere nell'ascolto attivo e nella partecipazione con lo slogan di “dai un voto alla tua coop” un programma di monitoraggio e valutazione . Da ultimo, l'operazione “Buon fine”: che utilizza prodotti alimentari rimasti invenduti, che vengono consegnati a cooperative o associazioni onlus, per aiutare gruppi di persone povere o impoverite e meno abbienti.
Ai presenti intervenuti è stato dedicato adeguato spazio per proposte, riflessioni e d interventi. Per quanto mi riguarda mi sono permesso di formulare alcune domande:
1) Hai accennato nella tua relazione alle energie rinnovabili e al fotovoltaico ed al grande sviluppo che sta avendo in Cina ed in Europa; perchè non pensare per la prossimna stagione, di applicare a tutti gli edifici delle coop italiane pannelli solari per catturare energia solare e trasformarla in corrente elettrica? Sarebbe un'ottima maniea di abbattere i costi aziendali non ti pare?
2) Hai accennato agli immigrati che fanno poche spese e quindi garantiscono l'entrata di poca moneta. Puo' essere vero, gli immigrati sono sì poveri di danaro ma sono coloro che hanno più figli, che un domani potrebbero servire alla nostra mancanza di servizi; e infine inviano denaro (le famose rimesse) alle loro famiglie. Non è il caso di aprire i battenti a qualche assunzione in più di stranieri o almeno insegnare loro qualche professione o mestiere?
3) Infine per quanto attiene l'aspetto culturale vorrei richiamare la vs attenzione sulle iniziative che riguardano la scuola di Lingua Italiana per Immigrati tanti dei quali restano nascosti per mesi e per anni e rimandano sempre al futuro il loro inserimento e integrazione; sarebbe quanto mai necessario un monitoraggio dei vari corsi di Lingua Italiana, in città e in provincia; altrimenti vari gruppi etnici rischiano la marginalizzazione perpetua.
Le risposte sono state sincere e anche personali.
Hanno preso la parola, da ultimo vari soci, con tante domande su qualità e prezzi dei vari prodotti e su nuove iniziative in cantiere per il futuro. Poi si è passati ad alcune comunicazioni, non senza prima avere eletto un comitato etico di soci che avrebbe il compito di controllare la regolare applicazione delle norme dello statuto e del Regolamento delle Coop e su ogni altra situazione censurabile dell'attività generale.
All'uscita a tutti i partecipanti è stato consegnato un buono assegno di 7 euro. Per i tempi che viviamo, è stata un'interessante esperienza di coinvolgimento di persone, che non hanno parlato solo di soldi e di banche, ma hanno usato la loro critica e il loro cervello per valutare e proporre: ciò ha fatto bene alla mente e allo spirito dell'Homo sapiens, sapiens. (Carlo Castellini).

Martedì 08 Novembre,2011 Ore: 18:56