Barùkh Spinoza (Amsterdam 1632 - L’Aja 1677) è da molti considerato un filosofo razionalista, ateo, materialista, rigoroso immanentista, negatore del libero arbitrio, dell’immortalità dell’anima, del finalismo, confutatore della Rivelazione, critico di tutte le tradizioni religiose e innanzi tutto di quella ebraica, cristiana e “giudaicocristiana”.
Nell’interpretazione di Marco Cassuto Morselli, Spinoza è invece un cabbalista messianico, un difensore dei Marrani prigionieri nelle terre dell’oppressione, un incompreso riformatore del Cristianesimo, più radicale di Erasmo, Lutero e Calvino.
Il Tractatus theologico-politicus, del quale viene qui pubblicata una scelta di brani nella traduzione di Pina Totaro, fu pubblicato anonimo e con falsa indicazione di editore e di luogo di stampa nel 1670. In esso Spinoza espone «la religione universale per tutto il genere umano, ovvero cattolica» vale a dire «la legge divina rivelata a tutto il genere umano tramite i profeti e gli apostoli» che non è diversa da quella che anche il lume naturale insegna e che non sostituisce, ma completa la religione d’Israele.
Marco Cassuto Morselli (Roma 1954) ha insegnato per alcuni anni Filosofia ebraica e Storia dell’ebraismo presso il Corso di laurea in studi ebraici del Collegio Rabbinico Italiano (Roma) ed è stato Research Fellow dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Insegna Storia e Filosofia al Liceo «Virgilio» di Roma. È autore de I passi del Messia (Marietti 2007) e ha curato l’edizione di numerose opere di Rav Elia Benamozegh tra cui Shavuot. Cinque conferenze sulla Pentecoste per i tipi di Belforte. Insieme a Gabriella Maestri ha curato le edizioni della Didachè (Marietti 2009) e della Lettera di Giacomo (Marietti 2011).

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Lunedì 03 Dicembre,2012 Ore: 18:54