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www.ildialogo.org A proposito del femminicidio,di Franco Casati

A proposito del femminicidio

di Franco Casati

E’ con cadenza oramai ossessiva che veniamo colpiti dalla notizia di un nuovo femminicidio, di questo macabro rituale che porta alla luce una spinta ancestrale verso la morte, consumato nei confronti della donna-possesso, della donna-oggetto, come un esito segnato da un rapporto d’amore o coniugale in qualche modo compromesso o non più corrisposto. Ma noi ci chiediamo, ovviamente, se l’amore, quello autentico, debba portare alla morte e non alla realizzazione del bene e della felicità della persona amata. Lo insegnano la fede religiosa e la psicologia, le conquiste di una società civile e il rispetto verso la persona, nonché il valore insostituibile della donna. L’amore non è egoismo, non è orgoglio ferito che cerca lo sfogo in una vendetta. Io non riesco a smettere di constatare come nel contesto di una società sempre più progredita dal punto di vista scientifico e segnatamente tecnologico non vi sia una corrispondente evoluzione culturale, umanistica; ma, al contrario, si assista a una regressione psicologica, a forme di infantilismo mentale, a stadi evolutivi che nei giovani non vanno al di là di quello adolescenziale (la cultura dei video-games?), a un impoverimento generale dei valori dell’esistenza asservita a un vuoto consumismo, che arriva a trattare alla stregua di oggetti da possedere perfino le persone.
Si dirà: è sempre esistita la dialettica fra Eros e Thànatos, fra pulsione di vita e
pulsione di morte; l’amore-passione ha sempre condotto ad esiti fatali: la storia è ricca di esempi famosi. Oscar Wilde, nella celebre ‘Ballata del carcere di Reading’, scriveva:” Ognuno uccide ciò che ama, sia questo udito da tutti, il vile con un bacio, il coraggioso con la spada”.
Esistono, sì, eccome, queste spinte, ma vanno combattute, principalmente con lo strumento della cultura, a partire dall’Istruzione, (per un credente è sufficiente rispettare il comandamento di ‘non uccidere’). Nell’ambito dell’educazione familiare si devono evitare quei comportamenti per i quali ai figli non si chiede mai la rinuncia a qualche cosa; vuoi per opportunismo, vuoi per codardia; per non doverci trovare di fronte a futuri adulti capricciosi e dispotici, incapaci alla fine di accettare un rifiuto da parte di una donna.
Il tema della ‘Educazione sentimentale’ che, soprattutto in ambito letterario e psicologico, fra ‘700 e ‘800, ha dato grandi capolavori romanzeschi, sembra non appartenere più alla cultura dell’Eros, finalizzata ad altro. Il soggetto femminile, nell’ambito della suddetta cultura, specialmente nel genere del ritratto, che ha ispirato tanti capolavori di pittura, dove l’artista si è impegnato con tutto il talento per rendere e sublimare la bellezza della donna, quella che per l’uomo è la più attraente e coinvolgente immagine della natura, risulta oramai spogliata di tutta la sua ‘aura’ di sacralità. Per non parlare del tema della donna come origine della vita, della fertilità, che nella cultura delle religioni è sempre stata venerata come una divinità, verso la quale nutrire devozione, timore e rispetto.
Chi uccide una donna compie un delitto plurimo, perché uccide anche una madre. L’immagine più coinvolgente della donna che noi uomini sempre dobbiamo portare nel cuore è quella che ci ha lasciato Dante Alighieri: ‘il disiato riso’.
Bisogna anche prendere le distanze e ove possibile osteggiare certe culture o tradizioni che concepiscono la donna come inferiore all’uomo e non degna di pari libertà e diritti.
La Bibbia insegna che la donna è la compagna naturale dell’uomo, che insieme formano un’unità di vita e di sesso che porta avanti il disegno della natura, ciascuno coi propri specifici valori, complementari da un punto di vista ideale.
Un gesto di violenza che dia l’illusione al maschio di essere il più forte non viene dalla natura, porta solo dolore e disarmonia, e va punito con la massima severità, perché la vita della quale tu privi la donna non vale meno della tua; e tu rappresenti un obbrobrioso esempio nei confronti della società.
Franco Casati



Mercoledì 30 Maggio,2018 Ore: 19:40
 
 
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