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www.ildialogo.org OTTO MARZO…COSA DOBBIAMO FESTEGGIARE ?,di Rossella Jacobucci

OTTO MARZO…COSA DOBBIAMO FESTEGGIARE ?

di Rossella Jacobucci

Si avvicina l’otto marzo e ovunque leggiamo appelli a festeggiare questa giornata per non farla passare inosservata. Ci saranno cene, discussioni, proiezioni di film.  Tutti si mobiliteranno:le associazioni femministe i partiti e i sindacati.  Qualche amica donna avrà anche la concessione ,  da parte del proprio compagno , per una serata libera…! Sicuramente anche il capo del governo dirà, col suo fare cabarettista,  che le donne sono una risorsa straordinaria e magari le inviterà tutte al bunga bunga ! Noi invece ci chiediamo (non certo per un fatto ideologico) cosa avremo noi donne italiane l’otto marzo da festeggiare? Siamo disgustate dalla strumentalizzazione e della vergognosa ipocrisia di certi atteggiamenti.  Purtroppo siamo costrette a constatare che l’emancipazione femminile e la parità dei diritti sono molto lontane in un mondo come questo,  in un Paese come questo ,  in un “SUD” come questo che fa delle Ruby emblema internazionale e che ,  nonostante il primato femminile in tutti i campi, chiude le porte del lavoro alle donne che non si offrono.  Leggiamo sempre più spesso del corpo femminile usato come merce di scambio in politica quanto nella vita quotidiana e privata,  ascoltiamo notizie di violenze familiari taciute,  di stupri consumati addirittura nei luoghi dello stato… e poi l’otto marzo dovremmo alzarci e festeggiare? Noi non ci stiamo,  noi dobbiamo ribellarci non festeggiare! Per questo vogliamo chiedere una mobilitazione costante e caparbia a tutte le donne,  noi vogliamo una rivoluzione femminile che chieda il conto ai maschi padroni di questa Italia.  Noi,  donne della Federazione della Sinistra,  oggi ,  l’otto marzo e ogni giorno che verrà vogliamo essere risarcite del danno che subiamo quando il sindaco della Capitale afferma che la violenza sessuale è frutto della cultura sessantottina ,  vogliamo essere risarcite per le affermazioni che un certo Monsignor Bertoldo fa quando dice che siamo noi a provocare gli stupratori per quel nostro modo affabile di camminare!!! Desideriamo giustizia per le Anna , le Rossella , le Luisa, le Amalia che si rompono la schiena a casa , al lavoro e nella scuola,  sognando un futuro diverso più colorato, allegro ,  solare e invece trovano solo maltrattamenti , precarietà, incomprensioni e violenze di tutti i tipi.  Noi l’otto marzo auguriamo all’Italia di ricordare la piazza del 13 febbraio e con essa le donne di Fontamara che scesero dalla montagna insieme,  unite,  imbiancate dalla polvere ,  arrabbiate e andarono a ribellarsi per il ruscello rubato ai Fontamaresi.  Per noi l’otto marzo sarà il ritorno di queste donne, sarà una giornata dedicata all’Italia e all’articolo 3 della Costituzione,  alzeremo la bandiera della DIGNITA’ ,  che non a caso è un nome di genere femminile come lo sono GIUSTIZIA , LIBERTA’ e RIVOLUZIONE. 
Rossella Iacobucci
Portavoce Provinciale Federazione della Sinistra di Avellino


Sabato 05 Marzo,2011 Ore: 23:35
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
Guglielmo Loffredi Brescia 06/3/2011 15.00
Titolo:Cambiare il pensiero per cambiare la realtà
Fortunatamente non ci sono solo “maschi padroni in questa Italia”…
Troviamo anche uomini che vogliono essere per le donne autentici
compagni di viaggio, in questa breve esperienza terrena.
Penso che più si tenderà a sottolineare i primi più tenderanno a scomparire i secondi. Guglielmo Loffredi

http://www.ildialogo.org/donna/Riflessioni_1296655274.htm
GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE DELLE DONNE
domenica 13 febbraio 2011
Donne

di Guglielmo Loffredi

Alle donne che riempiono la nostra giornata con un sorriso
Alle donne che nelle famiglie sono le ultime a spegnere la luce
Alle donne che sono corpo, mente, anima e cuore
Alle donne che insegnano a noi uomini ad essere migliori
Alle donne che si commuovono quando gli uomini piangono
Alle donne talvolta madri di noi piccoli uomini
Alle madri che sono state figlie e saranno onorate come nonne
Alle donne che ricamano pensieri d’amore per noi uomini inconsapevoli
Alle donne che sanno ascoltare il respiro del mondo

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