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www.ildialogo.org Trovato il responsabile dell’impoverimento linguistico: don Milani!,di Mauro Matteucci

Trovato il responsabile dell’impoverimento linguistico: don Milani!

di Mauro Matteucci

Purtroppo non è una battuta, dato che in questi giorni si torna a far polemica contro il messaggio di don Lorenzo. Forse perché è il 50° anniversario della pubblicazione di Lettera a una professoressa e della morte di uno dei più grandi educatori del secolo passato, che si vorrebbe ancora una volta condannare alla “damnatio memoriae”, secondo alcuni, o molti, cosiddetti “intellettuali” (ci hanno provato anche certi “maitres à penser” da salotto televisivo, come Veneziani e Galli della Loggia), ben meritata. Purtroppo per loro, non ci sono riusciti! Così sono rimasto sconcertato, e sdegnato, dagli articoli recenti sul Sole 24 Ore di Lorenzo Tomasin – molto “coraggioso” davvero a sparare su un prete esiliato nel deserto di Barbiana! - e di Paola Mastrocola. Eppure l’occasione è stata nobile: la lettera dei professori, alcuni illustri linguisti, che lamentano l’impoverimento linguistico degli Italiani: un giudizio che condivido totalmente, peraltro già sottolineato più volte dal compianto Tullio de Mauro, peraltro grande ammiratore del contributo milaniano all’emancipazione linguistica. Invece stavolta si cerca il responsabile nell’opera e nella persona sbagliate. Peccato non si dica nulla del ruolo della televisione – mezzo seguitissimo e potentissimo - dove i conduttori di numerosi programmi usano un italiano da vergognarsi! E i politici che hanno distrutto la funzione pedagogica e culturale della scuola, magari invocando spesso l’insegnamento di don Milani? Che mistificazione! La Costituzione, che ho visto insieme al Vangelo sui tavoli della scuola di Barbiana, non è purtroppo, mai stata insegnata – altro che anteposta alla grammatica! - come dimostrato dalla volontà – fallita, fortunatamente – di stravolgerla proprio da parte di coloro che citavano (per vezzo o per propaganda?) don Milani.
Vorrei scendere all’esperienza personale, dato che non amo i discorsi teorici. Provengo da una famiglia modesta e ricordo quante parole possedeva nel suo vocabolario. Il mio primo tema al liceo classico rimane per me, indimenticabile: una continua sottolineatura perché non avevo usato i termini “giusti lessicalmente”. Tutti i miei antenati – mezzadri – hanno fatto le varie guerre imposte dalla classe dominante, da quelle in Africa ai due conflitti mondiali. Hanno ricavato dai loro sacrifici gravissime ferite: il mio bisnonno paterno la cecità, mio nonno paterno è morto di tetano contratto nei campi, mio padre aveva una gamba malandata. In cambio avevano un vocabolario limitatissimo, anche se ricco nella forza espressiva. Ho incontrato don Lorenzo per poche ore circa 50 anni fa e ne sono rimasto colpito, perché finalmente trovavo qualcuno che aveva la forza di dire la “verità” sulle guerre combattute dai poveri, sulla loro estraniazione da ogni potere (compreso quello linguistico e culturale), sulla fedeltà alla parola del Vangelo, da “vivere” non da “interpretare”. Per me, non è stata affatto un’icona “sacralizzata”, ma semplicemente una persona autorevole che era entrata in relazione con il mio mondo e lo capiva. Per circa quaranta anni ho lavorato in scuole cosiddette di “frontiera” – prima scuole medie, poi un Istituto d’Arte - dove arrivavano i figli degli ultimi. Il mio sforzo è stato proprio concentrato nel favorire la loro crescita attraverso l’appropriazione di una lingua concreta, complessa e espressiva. Credo infatti che questo fosse il fine del suo fare scuola, come risulta da tutte le opere cui ha messo mano l’educatore toscano. Oggi il Centro “don Milani”, che abbiamo costituito a Pistoia, lavora nell’insegnamento della lingua italiana ai rifugiati – tutti africani – ai quali non ci stanchiamo di ripetere che E’ solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intendere l’espressione altrui. Loro hanno capito, il resto è silenzio.
Mauro Matteucci – Centro di documentazione di progetto “don Lorenzo Milani” di Pistoia



Venerdì 31 Marzo,2017 Ore: 07:30
 
 
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don Lorenzo Milani

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