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www.ildialogo.org MARIA DI NAZARET,di Franco Casati

MARIA DI NAZARET

di Franco Casati

Recensione di un saggio di Adriana Valerio, docente all’università Federico II di Napoli, su Maria di Nazaret, presentato recentemente al Seminario Vescovile di Verona


Un semplice titolo ‘Maria di Nazaret’, ma un contenuto di portata universale, una rilettura storica attenta e precisa sull’evoluzione di un culto, quello Mariano, appunto, che nasce dalle scarne informazioni dei Vangeli per evolversi attraverso un lento ma continuo processo storico culturale, fino alle enunciazioni dogmatiche che fanno di Maria di Nazaret la ‘Madonna’ del culto cristiano (pur con una sensibile divergenza di opinioni fra la chiesa occidentale e quella orientale). Questo saggio, edito da Il Mulino nella collana ‘farsi un’idea’, a firma di Adriana Valerio, docente di Storia del cristianesimo e delle chiese all’Università Federico II di Napoli, affidato a una scrittura chiara ed essenziale e a una disamina rigorosamente storica, dove l’autrice si limita a citare eventi e documenti senza alcun intervento di carattere personale, se non per la responsabilità della scelta, questo saggio riporta le tappe di un percorso ideologico e fideistico che affonda le radici in un passato antecedente la nascita di Maria (l’Antico Testamento e le profezie lette in chiave mariologica), fino a collegarsi ai culti delle divinità femminili che appartengono un po’ a tutte le civiltà ma, nello specifico, in special modo a quelle dell’area mediterranea.
L’autrice mette bene in evidenza il percorso contrastato di questa evoluzione, soprattutto in relazione a temi quali la verginità di Maria, la morte e ascensione al cielo, l’immacolata concezione che vedono confrontarsi e scontrarsi teologi e filosofi con teorie divergenti o contrapposte, all’interno e, ovviamente, al di fuori della religione cristiana. Cito un solo caso, a titolo esemplificativo: Maria, madre di Gesù o madre di Dio? ( una disputa non di poco conto). La concordanza è invece totale sul ruolo della Vergine che, accettando di rimanere incinta di Gesù per opera dello Spirito Santo, apre le porte alla salvezza dell’umanità:”L’anima mia magnifica il Signore/ e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore/ perché ha considerato l’umiltà della sua serva” (Lc 1,46).
Di interessante attualità sono i capitoli del saggio che affrontano i punti di vista della religione ebraica e di quella musulmana riguardo alla figura di Maria, orientate verso una visione di santità e di esempio per i credenti, anche se con differenti connotazioni. L’autrice non manca di informare sulle più recenti interpretazioni della teologia contemporanea e sulla lettura che della vicenda di Maria ne fa la cultura femminista, nelle sue più rappresentative ideologhe, evidenziandone la potenzialità legata a un recupero dell’elemento femminile della divinità.
A conclusione di questa sua ricerca l’autrice, molto significativamente, menziona il saggio dello psicanalista C.G. Jung “Risposta a Giobbe” (1952), sintetizzandone il contenuto relativo al dogma dell’Assunzione:” Per Jung Maria assunta in cielo è il sostegno delle speranze di un’umanità soggetta alla provvisorietà; simbolo dell’unificazione di tutti gli opposti in Dio, della trasfigurazione finale di tutto il creato, dell’integrità degli esseri; segno dell’ultimo destino dell’umanità nel quale ogni separazione viene abolita. Niente verrà disperso. La dissoluzione è solo apparente.//Maria assunta nella gloria è segno di speranza nel trionfo della vita. Nel suo destino vediamo il nostro.” (pag. 104).
In questo breve articolo mi sono limitato a suggerire la tematica proposta da Adriana Valerio, in quanto sarebbe vano e riduttivo tentare di riassumerne la ricchezza dei contenuti e degli spunti di riflessione offerti. Mi è sembrato tuttavia di poter cogliere, da parte dell’autrice, il suggerimento a sondare una strada di lettura del tema attraverso un’analisi dei modelli letterari e simbolici che vengono innescati dalla proiezione ideale della figura di Maria di Nazaret, per attualizzarne il contenuto in rapporto alle esigenze della cultura contemporanea, sembrando che le fonti storiche, a questo riguardo, esauriscano ben presto la loro funzione, diversamente da quelle della tradizione. Il saggio è corredato, infine, da una ricca e interessante bibliografia che permette di approfondire adeguatamente la ricerca.
Franco Casati



Venerdì 01 Dicembre,2017 Ore: 13:15
 
 
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