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www.ildialogo.org La staffetta partigiana Eliana Giorli ci consegna in un libro di poesie il fuoco sacro de “Il senso sognante della vita”,Di Franca Sinagra Brisca

Anteprima alla celebrazione del 25 aprile 2016
La staffetta partigiana Eliana Giorli ci consegna in un libro di poesie il fuoco sacro de “Il senso sognante della vita”

Di Franca Sinagra Brisca

“Il senso sognante della vita” è un verso scelto a intitolare questa raccolta di poesie civili, risultato degli scritti poetici della compagna Eliana prodotti durante tutto l’arco della sua lunga vita, e curata da Graziella Giorgianni. Il senso sognante della vita coincide con il senso consapevole e progettato sia delle speranze politiche attuate, che di quelle tradite e di quelle sospese da perseguire in futuro, perché in tutte le composizioni lo sguardo sociale coincide con la vita individuale dell’autrice. Nelle poesie di Eliana Giorli è infatti l’esperienza di vita a farsi letteratura nell’inscindibilità del personale con il politico. Proviene dall’esperienza nella Resistenza “…in dolce sintonia col senso sognante della vita “ la forza espressiva presente nella silloge di poesie dell’autrice, la staffetta partigiana Eliana Giorli, il cui libro è stato da poco edito da Lombardo e presentato a fine dicembre a Milazzo, dove l’autrice vive.
La storia italiana dalla Repubblica ad oggi è considerata con occhi di una donna maturati nell’esperienza personale della giovane staffetta nella Resistenza Toscana. L’autrice arricchisce gli eventi storici con un tipo di religione dell’umanità che pervade di accenti lirici quei contenuti; si tratta di una dimensione di umanità elaborata inizialmente alla vista partecipe dei drammi e del sangue della Resistenza, ed estesa poi ad eventi seguenti come ai minatori di Marcinelle, come la terra di nessuno fra i vietcong e alla Iugoslavia. L’adesione dichiarata a figure esemplari come Neruda, riconferma la partecipazione viva e sofferente a una libertà tutta da attuare, estensibile a ogni parte di mondo …
” Noi siamo la tempesta, / il sole, il fuoco, / noi siamo gli alberi, le foglie, / i frutti, noi siamo niente / noi siamo tutto; /… / E tu yankee chi sei? / Povero robot mandato ad uccidere, / ben calzato e ben vestito, / senza ideali, senza sole /che filtra solo per noi / nella giungla del Vietnam. / …”
Ne risulta un profilo di donna che possiede occhi aperti sul mondo e un credo sempre coerente che è un esempio di lucidità nel distinguere con semplicità il bene dal male, che ha la capacità di far diventare universale la periferia e contiene in sé la forza di espandere in qualunque argomento la rivoluzione umanitaria e sociale.
Poesie genuine e rare, perché dal passato storico recente donne come questa emergono di luce propria, donne che nella loro formazione giovanile hanno vissuto il fuoco della guerra e il gelo della sofferenza, contro i quali hanno scelto la vita e la speranza a guida morale e d’azione. Si pensi al loro merito nell’emanazione del Decreto Legge del 2 febbraio 1945 con cui le donne acquisirono il diritto al voto; si pensi alle Madri Costituenti all’origine della presenza delle deputate che siedono oggi in Parlamento fino alla Presidenza. Non fu tutta storia nata oltre la linea Gotica, anche donne siciliane furono partigiane e sacrificate insieme ai partigiani siciliani nel Nord Italia dove lavoravano, maestre come Graziella Giuffrida o Iolanda Crimi e le tante altre, il cui merito nella loro terra è ancora misconosciuto.
… / “ai margini delle buche / fumanti di morte / la terra si ricoprì di fiori, / fiori rossi di sangue giovane, tornò sui rami il canto degli uccelli, / e i sussurri degli innamorati / vibrarono nell’ombra / all’unisono con le risa dei bimbi / per le strade in festa.”
Di pagina in pagina le poesie si aprono su eventi familiari, nazionali e mondiali, perché Eliana scriveva con vena spontanea su foglietti sparsi, che fortunatamente i figli hanno raccolto a formare la pubblicazione di oggi, arricchita dai disegni e dalle pitture di Anna Parisi.
Questa vena poetica possiede nobili natali: la collaborazione di Eliana con Gianni Rodari al giornale per giovani “Il pioniere”, infatti la poesia risente dell’espressione libera mutuata in quell’esperienza di vitalità, di giovialità e d’amore, e nella forma poetica predilige ancora il canone della filastrocca e la musicalità della rima. Un libro che il folto pubblico della presentazione, ha accolto come un dono di preziosa pedagogia su cui i giovani studenti possono agevolmente esercitarsi ai valori fondamentali della civiltà democratica.
“Avere il troppo o il troppo poco / non fan della vita un buon gioco. / C’è la fine di un’idea / ma resta il principio dell’ideale, / una società onesta e pace universale. /…”
“La Costituzione nata dalla guerra partigiana / baluardo dei diritti civili della Repubblica italiana. / Sedettero al tavolo insieme ai vincitori /i grandi padri dei Partiti popolari / e con grande decisione / firmarono la bella sana Costituzione. /...”
Vivente a Milazzo, ma nata a Poggibonzi da famiglia di lavoratori, la staffetta partigiana completò la sua formazione alla scuola politica romana e raggiunse nel primo dopoguerra la Sicilia dove, nella piana di Milazzo, fervevano le lotte sindacali in vari settori e in particolare fra le gelsominaie.
“Un’umile categoria di donne, / umile ma gloriosa / come soleva dir Tindaro La Rosa. / La piana di Milazzo, / un tempo verde e profumata / da bianchi fiorellini, i gelsomini, / nascondeva tra i filari / donne e bambini / che con sacrificio e tanto sudore / rubavano al riposo della notte /tante ore: / dai vecchi casolari / uscivano braccianti e contadine, / donne coraggiose e bisognose / di miglior salari e vita regolari; /…”
Qui conobbe e sposò il sindacalista avvocato Tindaro La Rosa, figura onorevolissima nella storia sindacale (una biografia è edita da Lombardo qualche anno fa), con cui unì gli obiettivi di vita personale e politica.
“Vorrei che tornassero a fiorire le rose / e i garofani rossi della nostra giovinezza, / del tuo grande cuore generoso, / dell’ideale che ci unì nella vita / e mai si confuse nei mille rivoli / di incertezze e disgrazie. / …“
Ci rammarica che questo libro sia uscito tardivo da un lungo sacrale riserbo, ma ci felicita l’averci rivelato la nuova presenza poetica e la semplicità diamantina del messaggio consegnato ai posteri.

 

 

 



Domenica 21 Febbraio,2016 Ore: 14:38
 
 
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