www.ildialogo.org Il futuro dei giovani, tra costituzione cooperazione e fractio panis,di Carlo Castellini

Mentre cresce in maniera esponenziale il numero di giovani che sono senza lavoro, unitamente alla massa anonima di coloro che non lo cercano più, spuntano qua e là alcuni gesti profetici che fanno riferimento a religiosi, politici, pensatori, editori, gente comune, persone semplici, che partendo da questa situazione di CRISI DELLA POLITICA E RISTAGNO DELL'ECONOMIA, vogliono manifestare un segno di inversione di tendenza a incominciare da e stessi.

É l'esperienza attuata presso il monastero di FONTE AVELLANA (Pesaro Urbino), dove l'editore EMILIO GABRIELLI e il priore del convento GIANNI GIACOMELLI, si sono rimboccati le maniche ed hanno raccolto attorno a sé un bel gruppo di persone che vogliono dire la loro e dare un contributo significativo, prima alla riflessione analitica e poi all'azione con un impegno civico e politico.

E' con questo spirito di ricerca e di confronto, ispitato alla prorpia fede e laicità, che un gruppo di uomini e donne di buona volontà si sono incontrati e confrontati sul tema urgente ma ormai cronico che tocca “IL FUTURO DEI GIOVANI: TRA COSTITUZIONE COOPERAZIONE E FRACTIO PANIS”.

Queste giornate di condivisione e di discussione non sono assimilabili a riunioni segrete di politici, che con poco chiari pretesti religiosi si spartiscono e intendono far riferimento ad altre cose, del tipo di TODO MODO di Leonardo Sciascia; e nemmeno di quelle riunioni in convento del tempo di WALTER VELTRONI E ROMANO PRODI.

Riuniti nello spirito e nel silenzio di questo antico monastero benedettino l'editore GABRIELLI e il priore Giacomelli spiegano il motivo di questi incontri collettivi e il metodo adottato per garantire un'effettiva e personale partecipazione dei convenuti: per questo l'hanno chiamata AGORA': PER I Greci piazzza, per i latini FORUM, dove si parla, si discute, si prendono decisioni, che poi saranno condivise.

Oltre alla personale adesione sono stati raccolti alcuni contributi, che poi sono stati raccolti in un bel volumetto degli Editori Gabrielli, che è uscito con i tipi della piccola casa editrice veronese di San Pietro in Cariano. Questi raccoglie l'esperienza ed i contributi della prima e della seconda AGORA' DI FONTE AVELLANA.

Tre sono i momenti che scandiscono lo svolgimento della iniziativa: da una parte una riflessione sulla nostra COSTITUZIONE che rimane ancora l'orizzonte dentro il quale si muove questa nuova esperienza; segue poi un approfondimento sulla natura della COOPERAZIONE sociale, e sulle pratiche attive e virtuose che è utile imitare o esportare e incentivare; infine l'aspetto religioso e l'analisi del senso della fede religiosa e del significato della FRAZIONE DEL PANE (FRACTIO PANIS) e del PADRE NOSTRO, dentro una chiesa che accusa gravi ritardi e e oppone grandi resistenze psicologiche e politiche ai cambiamenti epocali, conciliari ma anche giubilari; gravi ritardi che hanno pesanti condizionamenti nella comunicazione, negli atteggiamenti, nelle aperture: mentre i giovani perdono speranze, nell'intravvedere un futuro che avvertono sempre più lontano.

Dopo questa introduzione intendiamo sensibilizzare tutti i nosri lettori su queste tematiche vitali e attuali, facendo conoscere i contributi di coloro che hano preso la parola e scritto le loro riflessioni. Questi sono:

GILBERTO SQUIZZATO, “Crisi economica, risentimento sociale e fractio Panis”.

PIERLUIGI CASTAGNETTI, “Repubblica democratica fondata sul lavoro”.

GIANFRANCO MAGLIO, “Leggendo, meditando, pregando, lavorando: il contributo millenario dei monaci nella genesi del concetto di costituzione”.

PAOLO TONELLI: “Lavoro in cooperazione”.

GIANFRANCO POSTAL:”Etica e cooperazione nella politica e nelle istituzioni”.

GIANNI GIACOMELLI:”osb cam: abbiamo arato un campo.

EMILIO GABRIELLI: “Padre nostro e debito pubblico”.

Alla seconda AGORÀ, “Tra fede e laicità”, svoltasi nel Monastero di Fonte Avellana (Pesaro Urbino), dal 6 all'8 settembre 2013, hanno partecipato le seguenti persone che, a pieno titolo, possono essere considerate i veri autori e ispiratori dell'intero volume, dando forza e coraggio a quanti hanno offerto il proprio contributo di approfondimento:

Adele Formica, Alessandro Pucci, Andrés Lonardi, Angelo Cifatte, Cecilia Gabrielli, Cesare Bovinelli, Consuelo Tanucci, Cristina Ferrio, Daniela De Ciccio, Elena Donini, Elpidio Spinozzi, Emilio Gabrielli, Federica Spinozzi, Flaviano Carosi, Francesco Carosi, Gianfranco Maglio, Gianfranco Postal, Gianni Giacomelli, Gilberto Squizzato, Giulio Ardinghi, Lidia Bertocci Magrini, Lucia Gabrielli,, Luigi Patuzzo, Maria Novaro, Maria Porta, Mario Zanotti, Mauro Balducci, Mauro Sessarego, Morena Torreggiani, Paolo Tonelli, Pierluigi Castagnetti, Stefania Cicetti,

Stefano Ferrio, Stefano Lonardi, Stefano Zanardi.

In APPENDICI sono ospitate le riflessioni di ALESSANDRO PUCCI E di STEFANO ZANARDI.

“Meditando sul titolo della seconda Agorà”, è costituito dalle riflessioni che ALESSANDRO PUCCI ha scritto prima degli interventi.
“Osservazioni sulla sintesi della Secona Agorà”, raccoglie le annotazioni di STEFANO ZANARDI su alcuni punti specifici del documento di sintesi dell'intera Agorà.

“L'impedimento al pensare libero oggi è molto più insidioso quanto a volte difficilmente percepibile. Piccoli cenacoli di pensatori stanno sorgendo e questo è un segno di speranza e di cambiamento. La nostra Agorà dove un monastero ed un editore si incontrano, pretende di essere questo piccoloo grande cenacolo”. (Da “Abbiamo arato un campo”, di Gianni Giacomelli, osb cam). (Carlo Castellini).

Giovedì 22 Gennaio,2015 Ore: 14:13