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www.ildialogo.org LA BANCA DEL SEME : GARANTISCE L'IMMORTALITÀ AL SOLDATO AMERICANO,a cura di Carlo Castellini

LA BANCA DEL SEME : GARANTISCE L'IMMORTALITÀ AL SOLDATO AMERICANO

dal libro di FERDINANDO CAMON


a cura di Carlo Castellini

(Cfr. mia recensione del libro dell'autore TENEBRE SU TENEBRE, Quando Dio si vergogna degli uomini e gli uomini si vergognano di Dio, Garzanti editore 2006, pubblicata su WWW.ILDIALOGO.ORG, 26 novembre 2008).
“......Un libro che per il suo sostrato molto umano, la chiarezza narrativa e per la saggezza critica più che consigliare o da recensire si propone come un'esperienza da condividere. Ma anche Camon non rinuncia ad una sua laica Speranza che l'uomo possa cambiare.....in meglio: (Carlo Castellini).
A migliaia i soldati americani, prima d'umbarcarsi per una guerra (gli americani sono sempre in guerra), si recano nelle banche del seme, per lasciare in deposito fiale di sperma da ritrovare al ritorno e utilizzare in caso di bisogno. Una parte di questi soldati pensano alla morte, e provvedono affinchè le loro donne possano diventare madri dopo essere entrate nella vedovanza. La maggior parte però si premuniscono contro la sterilità, nel caso che la guerra chimica o batteriologica li rendesse inabili a mettere incinta una donna. Particolare importante: in molti casi a prendere l'iniziativa non sono i soldati, sono le mogli, che fissano l'appuntamento con le banche all'insaputa dei mariti. Tre quarti dei soldati sono sposati. La loro età oscilla dai diciassette ai sessant'anni. D'ora in avanti diventerà una costante: a ogni imbarco per il fronte salutare gli amici, preparare lo zaino, telefonare ai parenti, e depositare il seme, e via. Ogni soldato, una volta (prima, seconda guerra mondiale), mandato a casa dopo qualche mese di prima linea, con un permesso di venti, quaranta ore, la prima cosa che faceva era mettere incinta la moglie: poi tornava a combattere. Lo prometteva prima di staccarsi dai compagni, lo confermava appena rientrato al reparto.:”L'ho fatto”. Il reparto ne godeva perchè qualcuno si salvava, dunque la salvezza era possibile. Il soldato rientrato al fronte poteva morire subito, ma era salvo per sempre. Si trattava di contadini e montanari, avevano l'idea dell'immortalità attraverso la specie. La stessa idea sboccia nei giovani americani. Il seme in banca è una polizza contro la morte: tu muori o non puoi più trasmettere la vita, ma hai la tua riserva che puoi utilizzare, per salvare la moglie, per salvare il tuo nome, la tua immagine, la tua stirpe, i tuoi, te. La moglie che vede il marito partire, sa che non lo perderà mai del tutto, se lascia in banca il seme. Se morirà, non morirà interamente, e potrà rinascere in quel che resta; se tornerà invalido, non sarà mai l'estrema invalidità. La vita della moglie sarà piena come prima. Quanto a lui, se gli capita l'estrema disgrazia, non farà in tempo a sapere chi nascerà da quel seme, come sarà, cosa farà: ma sa che può nascere, quel che doveva fare l'ha fatto. É la conferma del loro modo di intendere la guerra: è un lavoro. Una volta si diceva : tutto casa, lavoro e famiglia. Ora si può dire: tutto casa, guerra e famiglia. (FERDINANDO CAMON).



Giovedì 15 Gennaio,2015 Ore: 19:39
 
 
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