- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (617) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org ILVA. Comizi d’Acciaio.,di Laura Tussi

ILVA. Comizi d’Acciaio.

Storie di vita e di morte all’ombra dell’acciaio. Un viaggio a fumetti negli ultimi 50 anni dell’industria siderurgica.


di Laura Tussi

GAIA, Rivista dell'EcoIstituto del Veneto "Alex Langer", propone:
ILVA. Comizi d’Acciaio. Storie di vita e di morte all’ombra dell’acciaio. Un viaggio a fumetti negli ultimi 50 anni dell’industria siderurgica.
su GAIA n.59 Estate 2014: Recensione all'ultimo Libro di Carlo Gubitosa e Giuliano Cangiano
GAIA: Ilva. Comizi d'acciaio
GAIA: Ilva. Comizi d'acciaio
ILVA. Comizi d’Acciaio
Storie di vita e di morte all’ombra dell’acciaio.
Un viaggio a fumetti negli ultimi 50 anni dell’industria siderurgica.
Autori: Carlo Gubitosa e Giuliano Cangiano
Conclusione: Alessandro Marescotti, Presidente Associazione PeaceLink- Telematica per la Pace, con sede a Taranto.
Cronologia: Michele De Benedetto
Recensione: Laura Tussi
Editore: BeccoGiallo, 2013
L’Autore del libro dal titolo “ILVA. Comizi d'acciaio”, il caro amico Carlo Gubitosa, narra, tramite l'arte del fumetto, un viaggio inedito negli ultimi cinquant'anni di industria siderurgica, in cui si racconta il “male oscuro dell'inquinamento”, attraverso storie di vita e di morte all'ombra dell'acciaio; storie di scontri tra “Davide e Golia”: cittadini e lavoratori si trovano a lottare contro politica, malaffare, industria e grandi sindacati; storie di sfruttamento del clima, dell'ambiente, del territorio, in nome di un’illogica, sfrenata ed egoistica speculazione produttiva. Il caso Taranto, come molte altre realtà lavorative ed operaie, vede i diritti alla salute e alla vita soppiantati e violati dalla ricerca del massimo profitto dei padroni, votati al sistema capitalistico, all'ordine militare sovranazionale e mondiale, per il becero ricatto neoliberista tra lavoro o salute, imposto dagli ingranaggi di potere, dai poteri forti, da una politica locale connivente, corrotta. I cittadini e gli ecopacifisti attivisti di Taranto, tramite l'associazionismo ambientalista, da anni lottano contro il mostro dell'acciaio, contro il siderurgico infernale che emette sostanze tossiche (e non solo nel quartiere Tamburi) e nel frattempo cittadini, lavoratori e operai continuano a morire di inquinamento industriale, perché a Taranto è elevatissimo il tasso epidemiologico di incidenza tumorale. L'associazione pacifista e ambientalista PeaceLink, in primis, a Taranto, ha sollevato un autentico terremoto politico-giudiziario, una contrapposizione netta tra partiti (politica partitica) e Magistratura.
il Gip di Taranto, Patrizia Todisco, con il provvedimento di sequestro, nella sentenza del luglio 2012, dichiara esplicitamente: “con la salute la vita non si può mercanteggiare”. I poteri forti (partiti, sindacati, Chiesa) troppo spesso sono rimasti in silenzio. Con l'omertà si è nascosta la verità, già nota da tempo, fatta di inquinamento, malattia, morte. Come attivista A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), mi sento in dovere di constatare che i veri Partigiani contemporanei sono tutti gli ecopacifisti attivisti contro le cosiddette GOI, le Grandi Opere Inutili e dannose, presenti, non solo in Italia, ma anche in Europa e nel mondo (come il TAV, il MUOS ecc.); i magistrati che lottano contro la mafia e i poteri forti e tutti coloro che portano avanti cause giuste e oneste, dove vengono negati e calpestati i diritti umani, la verità e la giustizia, dove la Magistratura si fa garante della legalità e della tutela dei principi cardine della Costituzione (come il diritto alla salute), dove le altre istituzioni sono invece spesso omertose e corrotte.
“Ma il mondo ha proprio bisogno di tutto questo acciaio?”. Tale quesito pone, nella conclusione del libro, Alessandro Marescotti, Presidente di PeaceLink. “Sembra che senza la produzione di acciaio dell'Ilva debbano crollare l'Italia, l'Europa e il mondo intero. (…)Ma è davvero così?”. In realtà la Commissione Europea parla di una produzione eccessiva. Le Grandi Opere vengono finanziate dai poteri forti, al fine di alimentare un mercato dell'acciaio ormai al tracollo. Ma è giunta l'ora che il sistema economico del grande capitale si renda conto del proprio collasso e della necessità di investire, al contrario, sui Beni Comuni, come la Pace e l’Ambiente, quali risorse principali della nostra Comune Umanità, da cui derivano altre priorità consequenziali, come la salute, la cultura, l'istruzione: la vita nella sua autentica essenza!
E’ proprio questo il messaggio del libro di Carlo Gubitosa “Ilva. Comizi d'acciaio”: un grido forte di disperazione di tutti gli oppressi, di tutti gli abitanti dei Sud del mondo schiacciati dalle bieche logiche di mercato, dallo sfruttamento delle risorse energetiche. Un inno alla vita, un urlo di protesta per rivendicare gli inalienabili diritti ad un'esistenza serena e felice, contro tutte le manovre impositive dettate dai poteri forti, dallo strapotere economico dei mercati dell'alta finanza, dai padroni dell'acciaio, dai signori della guerra.
Allegati
Vedi anche
  • Mahatma Gandhi - Lettere ai pacifisti
Pace
Collana Quaderni Satyagraha. A cura di Rocco Altieri. Edizioni Centro Gandhi-Pisa
30 ottobre 2013 - Laura Tussi
  • GAIA -
Pace
Un libro che denuncia il caso Ilva di Taranto
25 giugno 2013 - Laura Tussi
  • GAIA- Rivista dell'Ecoistituto del Veneto
Pace
GAIA, Rivista dell'Ecoistituto del Veneto "Alex Langer", pubblica le Recensioni di PeaceLink "Armi, un affare di Stato" e "Un EcoMUOStro a Niscemi"
8 aprile 2013 - Laura Tussi
  • GAIA- Intervista con Alberto L'Abate
Pace
GAIA, propone un' intervista con Alberto L'Abate: Nonviolenza e solidarietà. La Pace come motivo e scelta di vita.
26 settembre 2012 - Laura Tussi
  • Pace
Gaia, Rivista edita dall'Ecoistituto del Veneto "Alex Langer", propone percorsi di Pace e progetti di dialogo contro la guerra in Libia, in opposizione a tutti i conflitti armati attuali, passati e futuri, contro tutte le cosiddette e surrettizie "missioni umanitarie di pace" e "operazioni militari chirurgiche"
9 gennaio 2012 - Laura Tussi



Mercoledì 18 Giugno,2014 Ore: 17:18
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Cultura

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info