Leggere il libro di LUISA LAMA su NILDE IOTTI, significa ripercorrere non solo un importante spaccato della storia italiana, ma soprattutto la storia collettiva delle donne che parteciparono alla RESISTENZA e al movimento di emancipazione femminile, che, come ben scrive LIVIA TURCO, nell'introduzione, “non fu solo la battaglia per i diritti del lavoro, per la tutela della maternità e dei servizi sociali, ma pose essa stessa la questione del rapporto con gli uomini, del cambiamento di costume”.
Ripercorrere la la vita di quella che per prima sedette sullo scranno della Presidenza della Camera, vuol dire riappropriarsi di una dignità alta della presenza delle donne in politica, fatta di impegno e di battaglie a volte antesignane dei tempi (si pensi alla proposta di una pensione per le casalinghe e di una tutela per le madri lavoratrici, ancora negli anni Sessanta, al riconoscimento di una relazione paritaria tra i sessi e di una guida educativa egualitaria all'interno della famiglia per i figli).
La presenza di NILDE IOTTI e di altre venti donne costituenti fu determinante nel discutere e definire alcuni articoli della nostra Costituzione.
Così come fu importante la consapevolezza femminile della necessità di tessere reti che sapessero andare al di là delle appartenenze politiche e religiose.
(JESSICA CUGINI)