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Quel piccolo Ozanam...
UN LIBRETTO BIANCO DELLA LOCUSTA PREZIOSO E QUASI INTROVABILE

di Mario Pavan

-Costato solo un euro a una bancarella racconta la vita e l’avventura umana e cristiana del beato Federico Ozanam fondatore della San Vincenzo- Autore è lo scrittore Henri Guillemin-
I libri, almeno certi piccoli-grandi libri sono come delle perle di inestimabile valore che si apprezzano dopo, con l’andar del tempo e che magari sembrano scritti ai nostri giorni.
Questo era il dono di quel grande editore che Vicenza ebbe in un periodo splendido tra gli Anni Cinquanta e Duemila e che moltissimi ci hanno invidiato nel mondo della stampa in genere.
Il suo nome era Rienzo Colla, il direttore factotum de “La Locusta”, l’editrice dei libretti bianchi, con i titoli in rosso e dalla sovracopertina in carta velina.
Rienzo Colla ora non c’è più e ne avvertiamo la mancanza, paghiamo cari i vuoti del pensare, della riflessione a tutto campo che egli ci ha regalato con la pubblicazione o ri-pubblicazione di centinaia e centinaia di titoli profetici di autori altrettanto profetici.
Uno dei suoi libretti, uscito in tre edizioni, recentemente, l’ho acquistato (si fa per dire) ad una festa parrocchiale, ai Carmini, in città.E’ stata una folgorazione il titolo: “Quel piccolo Ozanam”.L’autore è un intellettuale sanguigno francese, Henri Guillemin, che ha speso la sua vita nello studio della storia .
Il testo sottile ma denso (come del resto tutti i libretti editi da Rienzo Colla) ebbe ben tre edizioni e nell’ordine: 1955, 1958 e 1998.
Le pagine di Guillemin sono tratte dal suo “La bataille de Dieu”, edition du milieu du monde, Genève,1944 ( “La battaglia di Dio”, edizioni in mezzo al mondo, 1944).
Il protagonista è Federico Ozanam, oggi riconosciuto universalmente apostolo- profeta della San Vincenzo, sulle orme del santo francese apostolo della Carità, intesa come amore concreto ai poveri e agli emarginati ed elevato agli altari ( come beato) da Giovanni Paolo II nella cattedrale parigina di Notre Dame il 22 agosto del 1997.
La sua figura resta come un lumicino acceso di viva speranza tanto più oggi , periodo di un mondo occidentale al declino, gravato da crisi di identità, di pensiero e da problemi economici con la disoccupazione, molte ingiustizie abissali e soprattutto dalla mancanza di fede vera e dove l’uomo è sempre più calpestato nella sua dignità.
Quest’uomo, invece, il “piccolo Ozanam”, di famiglia ebrea, figlio di un ufficiale di Napoleone, cresciuto nel rispetto dell’uomo e di Dio sugli ideali rivoluzionari francesi tesi ala voglia di un cambiamento, rimane come un gigante del quotidiano.Il padre, il medico Ozanam, innamorato dei poveri, morto sul campo del dovere, trasmette fin da subito al giovane Federico la sua carica di amore per il bene, un bene fatto bene. Per il resto della sua profonda educazione contribuisce la madre
Questo giovane, vissuto pure brevemente dal 1813 al 1853, professore alla Sorbona, attivo nella rivoluzione del 1848 contro le false promesse del re “borghese” Luigi Filippo e innamorato dei poveri e della giustizia, credente aperto contro i benpensanti conservatori, seguace negli anni di un papa innovatore , Pio IX, specie all’ inizio pontificato (ma anche verso la fine quando non potè riconoscere i meriti ed elevare alla porpora cardinalizia il grande Antonio Rosmini per l’intransigenza di una curia nobiliare romana gretta e meschina …la Storia forse si ripete?) rimane oggi più che mai attuale.
Nel suo messaggio coraggioso di una carità aperta, nel rispetto dell’associazione da lui fondata, rimane essenziale un aiuto silenzioso, dignitoso nel rispetto del povero come fratello e che ha meno per colpa dell’ingiustizia.Lo scrive tutto questo il piccolo Ozanam, anche nei suoi soggiorni in Italia a Roma e in Toscana, attirandosi le antipatie e le incomprensioni dei benpensanti cattolici della restaurazione sia ecclesiatica che politica. Ma lui rimane coraggioso nella fede e nella vita di un Vangelo, quello unico della Carità, intesa come amore di Dio e dei fratelli nello spirito dei Giovanni: il giovanissimo apostolo e il papa di Sotto il Monte, entrambi santi.
Come lo sarà il beato Federico Ozanam, credente, sposo , padre e stimato professore alla Sorbona.
Mario Pavan


Sabato 12 Ottobre,2013 Ore: 19:27
 
 
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