- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (412) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org   UN TITOLO SULLA “MEDICINA DEI SEMPLICI”    ,di Sebastiano Saglimbeni

  UN TITOLO SULLA “MEDICINA DEI SEMPLICI”    

di Sebastiano Saglimbeni

La medicina dei semplici/ Curarsi con piante medicinali, alimenti e rimedi naturali, una recente opera di Alessandro Formenti, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione e in idrologia Medica. Non poche, in questa fatica, le illustrazioni di disegni e di fotografie riprodotti nitidamente e, come tali, eloquenti; copiosa la bibliografia consultata dall’autore. “I semplici”, si legge nella Prefazione, “ovvero i vegetali allo stato naturale prima di qualsiasi trasformazione ad opera dell’uomo, sono stati sempre oggetto di studio e di impiego sia come alimenti che come rimedi perché modulano le funzioni organiche, e, se non si tratta di specie velenose o intossicanti, non producono effetti indesiderati”. Oggi, con il proliferare dei prodotti industriali, vale curarsi “con piante medicinali, alimenti e rimedi naturali”, come recita il sottotitolo dell’opera? Vale per Alessandro Formenti, che ha dedicato diversi anni alla cura dei malati con l’alimentazione e le piante medicinali. E i cereali, i legumi, gli ortaggi, i frutti e le piante, egli scrive, “possiedono, chi più chi meno, proprietà nutritive e curative che da millenni gli animali e l’uomo utilizzano per vivere e mantenersi in salute”.

Da questa intensa scrittura, probabilmente sofferta, qui, riduttivamente e a caso, tre esempi di prodotti della terra: il limone, il sambuco e la zucca.

Il limone proviene dalla Cina e dall’India, molto coltivato in terre del Mediterraneo e in alcuni paesi del continente americano. Varie le qualità del frutto e - aggiungiamo - le forme stupende, ma dai medesimi effetti “in campo medico”. Notissimo a tanti “il suo contenuto di vitamina C”, il suo uso motivato “in caso di congestioni, acidità, bruciori e dolori di stomaco”. Il suo potere antiacido “è particolarmente interessante negli accumuli di acidi urici che possono causare reumatismi, artriti, artrosi, gotta”. Occorre, se si mangia il frutto con tutta la scorza, lavarlo e rilavarlo, perché può contenere residui di antiparassitari. Giova, pertanto, servirsi del frutto coltivato “naturalmente”, non trattato “in superficie con composti tossici”. L’autore lo sottolinea al lettore in una noticina dal titolo Avvertenza, a pagina 135.

Il sambuco, secondo l’autore, è una pianta che chiunque ha visto almeno una volta. Può darsi. La pianta proviene da tutta l’Europa, l’Asia centrale e occidentale e dall’Africa. “La corteccia dei rami, che va staccata all’inizio della primavera, produce, come tutta la pianta, un marcato effetto diaforetico (produce la sudorazione), ma è soprattutto lassativa e diuretica. Come lassativo trova impiego nelle stitichezze di origine spastica, mentre come diuretico (che aumenta cioè la secrezione dell’urina) è utilissima nelle cistiti, nefriti ed edemi di origine anche cardiaca”. Dalla nota Avvertenze sui sambuchi si apprende che esiste il sambuco rosso, una pianta dei boschi sassosi montani delle Alpi e dell’Appennino settentrionale. Le sue proprietà non sono dissimili a quelle del sambuco generico. Stupenda nel libro la riproduzione della pianta con i fiori rossi.

La zucca, notissima pianta proveniente dall’Asia minore, è coltivata ovunque, “a clima caldo e temperato”. L’autore ricorda l’abbondante potassio del frutto, la vitamina A e le modeste calorie. Dal frutto “si può preparare un succo emolliente e antinfiammatorio per il tubo digerente, ma anche antiacido, antiurico, rinforzante della vista e benefico per la pelle”. Il nostro grande poeta Ariosto descrisse in una sua satira bonaria la pianta che era cresciuta in poco tempo ed aveva coperto “ad un pero suo vicin l’ ultime cime”. Evviva le zucche di tutto il mondo!

La medicina dei semplici/ Curarsi con piante medicinali, alimenti e rimedi naturali, di oltre quattrocento pagine, è stata divulgata dalle Edizioni L’Informatore Agrario.


Il dipinto che illustra questo articolo è di Paolo De Pasquale, mio grande amico, scomparso, ancora giovane, alcuni giorni fa.



Giovedì 28 Marzo,2013 Ore: 16:23
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Cultura

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info