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www.ildialogo.org Le parole clandestine di Elisa Kidane'.,di Carlo Castellini.

Le parole clandestine di Elisa Kidane'.

Giornalista, scrittrice, poetessa e direttrice di combonifem.it


di Carlo Castellini.

ELISA KIDANE' è il nome di una simpatica donna eritrea, missionaria comboniana per vocazione, giornalista professionista, cittadina del mondo per scelta, e poetessa ispirata e feconda, ricca di una vena malinconica e creativa, tipicamente eritrea ed africana, ma anche portatrice di una speranza condita di utopia cristiana e rivoluzionaria.

Sono circa vent'anni che avvicino donne straniere, in verità poche eritree, poiché le statistiche assegnano ancora un primato numerico alla presenza di Albanesi, Marocchini e Romeni. Per questo ho letto con una certa curiosità le sue PAROLE CLANDESTINE, con le quali, a fine lettura, ti coinvolge e ti cattura nella sua rete di sentimenti e di emozioni, che alla fine, riescono a penetrarti senza violentarti. Così in maniera soft si fa accettare e a accogliere in maniera personale senza che tu ter ne accorga. Perché i suoi lamenti sono disseminati nelle sue parole ricche di senso che aspirano ad un mondo diversamente accogliente e solidale.

Anche in me le sue parole hanno fatto breccia, facendo emergere alcuni ricordi di persone, tante volte incontrate sulle nostre spiagge adriatiche, nei nostri mercati rionali. Ma sono soprattutto le figure di donne, soprattutto africane, che hanno colpito il nostro immaginario, quelle di lingua araba e religione mussulmana, che non hanno ricevuto nessuna forma di scolarizzazione nel loro paese, e sono maggiormente esposte alla emarginazione perpetua e al nascondimento agli occhi degli altri.

Così ricordo FATIMA, marocchina, quattro figli, SANI HUDA, DEL Ghana, che sono donne coraggiose, ma che si aggrappano a te, alla tua lingua, per crescere e per sorridere alla vita, e non avere più a fianco, i figli Mohammed e Yakubu, come mediatori linguistici. Ora SANI HUDA è cresciuta ed è lei stessa che, dopo tre anni, può fare da mediatrice linguistica alle nuove arrivate.

Mi piace pensare che pure io sono diventato mediatore di parole clandestine; è un po' una sensazione sottile e gradita, come quando il senegalese 29 enne DIOP, mi chiama per nome e con la sua domanda reclama un rapporto più personale e meno professionale; ed io sono ben lieto di poterlo accontentare. Perchè la persona viene prima della lingua. E un po' diventa clandestino anche il mio piccolo cellulare, che si arricchisce via via di nomi egiziani, pachistani, indiani, marocchini e mi fanno sentire un po' immerso nella clandestinità psicologica. Mi fanno sentire l'alito dell'uomo concreto che mi cammina accanto, molto diverso da quello astratto, che ho studiato sui libri di filosofia e di teologia. ELISA, aveva già dato prova della sua poesia sottile e intima, psicologica, ma non intimista, poiché valica con la sua penna, la soglia della sua stanza, per penetrare nel tabernacolo della intimità del lettore. Così è avvenuto con l'opuscolo “Ho visto la speranza danzare” (1994); “Fotocopia a colori”(1999); “Donne nel cuore dle mondo” (2004).

Piace la KIDANE' perchè ti si accosta con garbo, senza farti sentire in colpa, anche se il suo cammino di pellegrina sulla terra, è sempre portatore di speranza, di pace, ancora da costruire dentro e fuori di noi. Forse per questo ADELE BRAMBILLA dice di Lei:”Ancora una volta ELISA ci sorprende con le sue parole, questa volta clandestine. Ci consegna parole che ci spingono dentro i passi del mondo, parole che lo attraversano, parole che si mischiano nella folla, si incontrano, si colorano immedesimandosi nelle speranze e nei sogni dei popoli, riescono a penetrare le fatiche, le resistenze di un'umanità che un mondo sempre più egocentrico tenta di escludere dalla comunione dei beni”.

Ora ELISA KIDANE', subentrata a Maria Tersa Ratti, è direttrice responsabile della rivista COMBONIFEM.IT , fresca, intelligente, dialogante, su cui scrivono giornaliste professioniste come JESSICA CUGINI, ELENA GUERRA, ed altre valide collaboratrici, che fanno di questa rivista un fiore all'occhiello della stampa femminile, ma non solo.

Ma anche ANDREA SEMPLICI si lascia prendere dalle garbate parole clandestine di ELISA, che non lo lasciano indifferente e gli strappano sentimenti di ringraziamento e di ammirazione.

Per tutto questo ELISA il nostro grazie. E allora per accorciare le distanze tra noi, sei invitata al VILLAGGIO SERENO in Brescia, per portare la tua testimonianza di pellegrina e cittadina del mondo, e per regalarci qualche frammento della tua poesia interiore. Yekenieley. (CARLO CASTELLINI).




Marted́ 20 Novembre,2012 Ore: 18:03
 
 
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