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www.ildialogo.org IL PATRIMONIO CULTURALE DELLA CITTÀ TRA STATO E COMUNE,di Raffaello Saffioti

IL PATRIMONIO CULTURALE DELLA CITTÀ TRA STATO E COMUNE

di Raffaello Saffioti

LE CARTE DEL FILOSOFO DELLA PACE DOMENICO ANTONIO CARDONE
IN MOSTRA A PALMI PER LA “DOMENICA DI CARTA”
LA “DOMENICA DI CARTA” DEL 9 OTTOBRE
“DOMENICA DI CARTA” è l’evento con cui il Ministero per i beni culturali promuove la conoscenza degli istituti archivistici e delle biblioteche di tutta Italia.
Domenica 9 ottobre scorso è tornata l’apertura straordinaria di Biblioteche e Archivi statali “per valorizzare non solo i musei e le aree archeologiche, ma anche i monumenti di carta, patrimonio altrettanto imponente e ricco, conservato e valorizzato in splendidi luoghi della cultura. Una giornata interamente dedicata alle bellezze letterarie”.
Le iniziative distribuite in tutta la Penisola hanno accolto studiosi e cittadini alla ricerca di fonti dirette.
L’INIZIATIVA DELLA SEZIONE DELL’ARCHIVIO DI STATO DI PALMI (IN CALABRIA)
Quella di Palmi, è stata una delle tante iniziative, importante perché ha messo in mostra le carte dell’archivio del filosofo della pace DOMENICO ANTONIO CARDONE. Essa è destinata a non restare un evento episodico ed è occasione per porre domande sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
La locandina della mostra:
La Sezione dell’Archivio di Stato di Palmi apre le sue porte per offrire ai visitatori un percorso affascinante alla scoperta della storia del sapere attraverso i documenti del carteggio del filosofo Domenico Antonio Cardone avvocato in Palmi. Il suo archivio è stato donato dalla figlia Elsa all’Archivio nel 2011, per conservare e promuovere un messaggio di pace, che parte da un paese di provincia, per gli uomini di tutti i tempi e del mondo. Cardone nel 1948 fondò la Società Filosofica Calabrese (di cui fu sempre Presidente), partecipò alla fondazione della Fédération Internationale des Societés de Philosophie. Con questa Società fra l’altro svolse un’intensa e durevole attività deontologica in campo internazionale per la realizzazione di un’etica sociale della Cultura, che gli valse i seguenti riconoscimenti: candidatura al Premio Nobel per la pace e proposta di Guido Calogero per il Nerhu Award for International Understanding. Il Centro biografico internazionale di Cambridge gli conferì il Certificate of merit for distinguished Service to the Community dell’International Biographical Centre di Cambridge; fu insignito della Medaglia d’oro “Pro mundi beneficio” dall’Academia brasileira de Ciencias humanas di Sao Paulo “per la nobiltà morale in difesa e promozione della civiltà, onde onorarlo per le sue incessanti iniziative anche in favore della pace, della giustizia, della fratellanza umana”.
Dopo la mostra ho elaborato un documento indirizzato alla Direzione dell’Archivio di Stato, organizzatore, da considerare come contributo per un incontro prossimo che dia seguito alla mostra stessa per ulteriori iniziative.
Il documento è ripreso e riportato qui di seguito, quasi integralmente.
******
RICORDARE E CONOSCERE IL FILOSOFO DELLA PACE E DELLA NONVIOLENZA
A TRENT’ANNI DALLA MORTE
DOMENICO ANTONIO CARDONE
TRA MEMORIA E FUTURO
Nei miei continui tentativi per stabilire contatti in tutte le direzioni
al fine della realizzazione della mia utopia, debbo infine ricordare
una lettera indirizzata al Papa Giovanni XXIII il 16 aprile 1963, …
in cui, nel plaudire, … ai principi affermati nell’Enciclica “Pacem in terris”,
ricordavo la mia Lettera del 1949 e la mia concezione dinamica della pace,
concludendo che l’alta parola di Lui era anche per me,
uno tra i più modesti combattenti per la pace,
stimolo a perseverare nella diuturna azione per l’unità
e l’elevazione morale del genere umano, già troppo afflitto
dalle contraddizioni della sua condizione biologica e cosmica.
DOMENICO ANTONIO CARDONE (1966)
il compito del filosofo sta nella ricerca dell’utopia (…)
Compito profetico, dunque, in cui l’annunzio e l’esplicazione sono insieme un fare,
poiché essi possono avvenire solo nella prassi storico-politica …
fuori da ogni ottimismo o pessimismo,
l’utopia è la nostra vera realtà permanente.
DOMENICO ANTONIO CARDONE (1972)
Sono i libri che indicano i titoli di merito
e i mezzi di orientamento nei momenti difficili di un popolo.
ALDO CAPITINI
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, articolo 9
DOPO LA “DOMENICA DI CARTA”
DAL COMUNE ALLO STATO: DOMANDE PER UN INCONTRO DA ORGANIZZARE
Dopo la donazione al Comune della biblioteca, perché l’archivio del Filosofo venne donato all’Archivio di Stato?
Se l’Archivio fosse stato donato al Comune che sorte avrebbe avuto?
La sorte sarebbe stata la stessa della Biblioteca donata in precedenza?
A Palmi, chi garantisce meglio la conservazione e la valorizzazione degli archivi: il Comune o la Sezione dell’Archivio di Stato?
La figlia del Filosofo ha fatto una scelta felice nel decidere di donare all’Archivio di Stato l’archivio del Padre. Quanti potranno seguire il suo esempio?
Ho già dato una mia testimonianza per quella scelta con la Lettera aperta al Difensore Civico, Avvocato Alberto Calogero, col titolo “Se la Città perde la memoria storica”, e il sottotitolo “Dopo la donazione all’Archivio di Stato del Carteggio del filosofo Cardone” (del 22 aprile 2010).
I cittadini attivi di Palmi si trovano in mezzo tra il Comune e lo Stato che sono il primo e l’ultimo degli enti che costituiscono la Repubblica (art. 114, 1° comma, della Costituzione).
A noi cittadini interessa la “cosa pubblica” (res-pubblica).
Nella Lettera aperta, prima richiamata, ponevo il tema del “patrimonio culturale della Città: dal vecchio al nuovo Statuto del Comune”, con varie domande, già poste e discusse con la figlia del Filosofo prima della donazione, in numerosi e frequenti incontri nella sua casa romana.
Scrivevo:
“Chi legge il vecchio Statuto del Comune di Palmi e le varie bozze redatte per la sua revisione, trova varie disposizioni riguardanti il patrimonio culturale, una delle quali riguarda l’archivio storico comunale. Questa norma così recitava:

«Il Comune di Palmi valorizza come bene culturale unico ed inalienabile l’archivio storico comunale per consentire che lo stesso sia pienamente fruibile anche per finalità di studio e di ricerca».

Il nuovo Statuto, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale del 30 giugno 2008, non contiene più la norma in questione, che, quindi, “come bene culturale unico ed inalienabile” scompare dal “patrimonio culturale della Città””.
Quella Lettera aperta voleva essere, anche, una denuncia della scomparsa di quell’articolo nel nuovo Statuto del Comune.
La denuncia, finora rimasta inascoltata, viene ora rinnovata.
Chi si farà carico di reintrodurre quell’articolo nello Statuto del Comune?
Palmi è ricca di un inestimabile patrimonio culturale, da considerare patrimonio comune.
Questo patrimonio in buona parte è privato e rimane sconosciuto.
Quanti sono gli archivi privati (e le biblioteche) che potrebbero essere donati per la loro conservazione e valorizzazione, per la pubblica utilità?
QUALE FU IL RAPPORTO DEL FILOSOFO CON LA SUA CITTA’?
In questo paese, sempre risorgente, pigramente, dalle macerie dei suoi terremoti, io son vissuto dalla nascita con un rapporto non direi proprio di amore-odio, ma di affetto-dispetto…”.
(da Canti e racconti del Sant’Elia, 1976)
La “Domenica della Carta” non deve rimanere una manifestazione isolata, fine a se stessa, ma deve mettere alla prova la nostra capacità propositiva per darle seguito con nuove iniziative.
“In merito alla figura di Cardone ci sono già delle idee”, ha scritto Maria Fortunata Minasi.
Possiamo bene sperare. Vedremo.
La Città rimane in debito verso il Filosofo che si qualifica per la sua dimensione planetaria, distinguendosi tra i figli illustri di Palmi. Sono molteplici i riconoscimenti internazionali ricevuti dal Filosofo e lo qualificano come uomo planetario.
Ma non bastano i monumenti e le iniziative del passato per ricordarlo e farlo conoscere.
La statura e la dimensione planetaria del Filosofo sono ancora da scoprire.
Il destino del filosofo è diverso, meno fortunato di quello degli altri uomini.
Sovvengono i versi del sonetto di Francesco Petrarca:
“Povera, e nuda vai, Filosofia,
dice la turba al vil guadagno intesa.
Pochi compagni avrai per l’altra via;
tanto ti prego più, gentile spirto,
non lassar la magnanima tua impresa”.
Ha scritto Francesco Barbaro:
“Il ricordo di Cardone è un tuffo nella memoria, nella sua lectio magistralis che riunisce idee, luoghi e abitanti di una comunità che ha diritto, oltre che bisogno, di riappropriarsi della propria identità materiale e spirituale per potere guardare con più consapevolezza al suo futuro”.
Ha scritto Rocco Lentini, a conclusione del suo articolo, a prevalente carattere storico, col titolo “Cardone, Dolci e il pacifismo in Calabria negli anni Ottanta”, nella pagina del giornale “Azione Metropolitana” del Circolo Armino, dedicata al ricordo del Filosofo:
“Dobbiamo riparlarne perché il pacifismo e la nonviolenza sono di tutti e non di alcuni e perché il progetto della Casa della Pace ‘Domenico Antonio Cardone’ ha, ancora, in questo territorio, una valenza straordinaria. Hic et nunc”.
La ricorrenza è occasione per iniziative che abbiano l’obiettivo principale di recuperare l’esperienza dell’Associazione e del Progetto della Casa per la Pace col nome del Filosofo, attiva negli anni passati. Quella esperienza viene ora valorizzata col Progetto del Centro Internazionale per la Nonviolenza “Mahatma Gandhi”, con sede a Monteleone di Puglia.
PER LA NOSTRA IDENTITA’. L’IDENTITA’ DELLA CITTA’
Palmi è stata definita nel 1972, in occasione delle manifestazioni per il 70° compleanno di Domenico Antonio Cardone e Felice Battaglia, “CITTA’ DI CULTURA”.
La Casa della Cultura “Leonida Répaci”, è il compendio di ciò che essa rappresenta, con le istituzioni
culturali che in essa hanno sede. Essa è come uno scrigno per i tesori culturali che custodisce, “tempio suggestivo delle più elevate genialità palmesi” (Luigi Lacquaniti, 1981).
Ci chiediamo: Palmi “Città di cultura”, sì, ma di quale cultura?
Il Progetto della Casa per la Pace “D.A. Cardone” va ripreso perché rappresenta la “cultura della pace” e la filosofia di Cardone è una “filosofia della pace” che può essere anche definita una “filosofia profetica”.
Cardone ha scritto:
Bisogna riprendere la grande tradizione ‘profetica’, se si vuole che la filosofia contemporanea significhi qualcosa per la società, che sia ascoltata nel mondo”.
Il Filosofo vive e parla ancora attraverso le sue opere.
LA FILOSOFIA NELLA STORIA CIVILE DEL MONDO (1966)
Una delle opere di Cardone ha il titolo La filosofia nella storia civile del mondo e venne pubblicata nel 1966.
Aldo Capitini, amico di Cardone, scrisse che ci sono libri che “indicano i titoli di merito e i mezzi di orientamento nei momenti difficili di un popolo”. Quello di Cardone può essere annoverato tra quei libri? Il nostro è un tempo difficile non solo per un popolo, ma per tutta l’umanità perché viviamo mentre è in corso la “terza guerra mondiale a pezzetti”, secondo la ormai ripetuta espressione di Papa Francesco.
E’ in preparazione una nuova edizione del libro, prima richiamato, da parte del Centro Gandhi Edizioni di Pisa con un progetto che ha bisogno di essere sostenuto da contributi finanziari necessari per la pubblicazione.
Il libro andrebbe proposto come sussidio didattico per lo studio della filosofia della pace e per educare alla pace in tutte le scuole italiane.
SI VIS PACEM PARA PACEM (1984)
Uno degli ultimi scritti del Filosofo, pubblicati dopo la “rottura del silenzio stampa”, ha il titolo Si vis pacem para pacem (Editori del Grifo, 1984), “pur se gli scritti sembreranno ai più inattuali… nella loro attualità”, come egli scrisse nella Prefazione a Due parole nel deserto (1983).
Questi ultimi scritti sono qualificanti della personalità e dell’opera del Filosofo. Possono essere considerati come il suo testamento spirituale. Andrebbero riscoperti e studiati, per introdurre alla conoscenza del suo pensiero e delle altre sue opere. Sarebbero pure utili per dare seguito ad altre iniziative della Sezione dell’Archivio di Stato, dopo la “Domenica di Carta”.
Roma, 14 ottobre 2016
Raffaello Saffioti
******
L’esperienza è stata riportata come significativa, perché si presume che vada al di là della città calabrese, anche per le domande e i problemi che pone.
Roma, 15 ottobre 2016
Raffaello Saffioti
CENTRO GANDHI
raffaello.saffioti@gmail.com



Sabato 15 Ottobre,2016 Ore: 20:48
 
 
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Autore Città Giorno Ora
CENTRO GANDHI ONLUS Pisa 15/10/2016 21.57
Titolo: Un calabrese uomo di pace !
I calabresi tutti, le varie associazioni di calabresi presenti in Italia e nel mondo,  l'assessore alla cultura del Comune di Pisa, Marilù Chiofalo dovrebbero conoscere e far conoscere D. A.Cardone, filosofo, poeta e autentico uomo di di pacedel XX secolo!

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