- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (368) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Le CDB italiane sulla sentenza di Strasburgo,

Crocifisso nelle aule
Le CDB italiane sulla sentenza di Strasburgo

COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE
Segreteria Tecnica Nazionale
c/o CdB San Paolo - Roma
Via Ostiense, 152/B – 00154 – Roma
328.4366864
segrcdb@alice.it  - www.cdbitalia.it
Comunicato stampa
La sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo, assolvendo il nostro Paese dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del simbolo religioso nelle aule scolastiche, dimostra che pur avendo fatto grandi passi non è affatto compiuto il grande processo storico della laicità. L’imposizione di un simbolo religioso alla società civile per forza di legge rievoca il medioevo. Ed è anche alimento pericoloso dell’incombente scontro di civiltà. Chi vuole la pace è spinto ad impegnarsi ancor più perché la laicità si faccia strada, in ogni settore della società. Ciò vale per tante esperienze di fede cristiana aperte all’ecumenismo, al globalismo dei diritti e alla pacifica convivenza fra religioni e culture. Vale per tante oscure parrocchie e associazioni, per le comunità cristiane di base, per le chiese evangeliche italiane.
La laicità non la regala nessuno, è il frutto di un lavoro continuo di crescita delle coscienze.
Fra i cristiani sarà maturo solo quando avranno conquistato il rifiuto assoluto dell’uso politico della religione sistematicamente ricorrente, come rivela in questa occasione l’entusiasmo della Lega per la sentenza.
Il cattolico Mario Gozzini, nel 1993 propose “uno strumento che impegnasse il presidente del Consiglio a studiare e compiere i passi opportuni per ottenere, dalla Conferenza episcopale, l’assenso a togliere di mezzo un segno diventato, quantomeno, equivoco”. “Ci vorrà tempo e pazienza – dichiarò – ma ho speranza che alla fine la ragione e l’autentica coscienza cristiana (quella che bada a Cristo più che ai patrimoni storici) avranno la meglio”. La speranza di Gozzini è la nostra speranza di oggi, finché, in un giorno del quale per ora non vediamo l'alba, non siano gli stessi vescovi a chiedere di ritirare il segno liturgico del crocifisso da una esposizione trascurata e banalizzata.
Le comunità cristiane di base italiane
Roma, 20 marzo 2011



Luned́ 21 Marzo,2011 Ore: 15:09
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Il crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici? Facciamo chiarezza

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info