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www.ildialogo.org Presentazione degli ATTI XXV anniversario Comunità Islamica fiorentina,a cura di Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira

Presentazione degli ATTI XXV anniversario Comunità Islamica fiorentina

a cura di Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira

COMUNICATO STAMPA
    Conferenza Stampa per la Presentazione degli ATTI XXV anniversario Comunità Islamica fiorentina si svolgerà a Firenze, nella SALA  DEGLI OTTO  di Palazzo Vecchio, in data merc. 02 Marzo 2016, ore 11,30.
    La Presidente della Commissione Pace del Comune di Firenze, Serena Perini, invita alla presentazione degli ATTI relativi al Convegno svoltosi lo scorso 27 settembre 2015, nel Salone dei 500 e promosso da Comunità Islamica di Firenze e Toscana con Centro Internazionale Studenti G. La Pira.
Il Convegno ha fatto memoria della nascita del Centro Culturale Islamico fiorentino, intorno al quale ebbe vita la prima Comunità islamica Toscana, ospite presso la sede del Centro La Pira, dal 1990.
   
Gli Atti riportano tra gli altri, gli interventi del Sindaco di Firenze Dario Nardella, del Cardinale Giuseppe Betori, del prof. Mohamed Bamoshmoosh (Resp. culturale e dialogo della Com. Islamica), Maurizio Certini (Direttore del Centro Internazionale G. La Pira), del Presidente Ucoii Elzir Izzeddin, del dr. Dachan Mohamed Nour, dr. Dachan Moh. Nour (Pres. Emerito Ucoii), Silvia Allak (Direttivo Com. Islamica Firenze), Marco Giovannoni (Storico, Fondazione La Pira), Flava Cerino (Avvocato CT), Roberto Catalano (Centro Dialogo Interreligioso Movimento dei Focolari)
Il Convegno ha evidenziato le buone pratiche di un percorso sociale fondato sull'ascolto e sul dialogo tra sensibilità e visioni diverse della vita, mostrando il contributo culturale e civile che i musulmani fiorentini possono offrire ad una Città, Firenze, capace di accogliere il valore della pluralità per costruire il modello nuovo della cittadinanza interculturale.  
    La manifestazione è stata congiuntamente promossa dalla Comunità Islamica di Firenze e Toscana e dal Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, in collaborazione al Comune di Firenze per fare memoria della nascita della prima Associazione Culturale islamica di Firenze, che ebbe sede nei locali del Centro Internazionale Studenti G. La Pira, per iniziativa di un gruppo di studenti universitari musulmani provenienti da Paesi diversi, ma legati al Centro stesso e intorno alla quale si aggregò e trovò occasione di sviluppo la Comunità islamica attuale. Tale rapporto è virtuosamente continuato sino ad oggi, attraverso la promozione di iniziative comuni a carattere sociale culturale.
Il Convegno è stato occasione, per evidenziare il percorso sociale svolto in questi anni dalla Comunità islamica, che muovendo dall'esperienza fiorentina si è nel tempo sviluppata e consolidata in tutta la Toscana, desiderando bene integrarsi in ascolto delle tante sensibilità e stabilendo relazioni con le diverse realtà religiose. Ma soprattutto si è immaginato il contributo civile e culturale che i musulmani fiorentini possono offrire ad una città, Firenze, che sappia cogliere nel valore della pluralità di visioni la spinta per costruire il modello nuovo della cittadinanza, fondata sul dialogo e sulla relazione interculturale.
      
Si allega: 1) Articolo di redazione sul Convegno e 2) copia degli ATTI.

 

Redazione Convegno
Una barca con le vele spiegate, rutilanti di luce e di colori, è il logo che sintetizza il XXV anniversario del primo Centro Culturale Islamico, ospite da 1989 al 1993 nei locali del Centro Internazionale Studenti La Pira di Firenze, celebrato nel prestigioso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, sede del governo cittadino.
E come la barca non è fatta per restare ferma, al sicuro nel porto, ma è costruita per prendere il largo, sfidando i marosi con il suo equipaggio, il convegno non ha voluto fissarsi nel ricordo, ma spiegare le vele verso la meta ideale del Mondo unito, immaginando il futuro della convivenza pacifica, proponendo di compiere oggi gli atti necessari che lo costruiscano e che rimandano alla necessità di coraggiose scelte politiche e amministrative che rispondano alle sfide della società globale. Scelte fondate sul modello del dialogo, modalità necessaria per costruire insieme un progetto di cittadinanza che metta in discussione meccanismi politici di chiusura, che difficilmente potranno costruire l’Europa di domani.
Intorno al gruppo degli studenti universitari musulmani, provenienti da vari paesi, che negli anni Ottanta si unirono per cercare di organizzare la sfera religiosa di quanti erano presenti, si aggregarono a poco a poco altri, che giungevano in cerca di lavoro e di una vita più degna. Prese vita la comunità islamica fiorentina, che trovò autonomia e luoghi idonei alle esigenze crescenti, incamminandosi nel percorso della cittadinanza. Ma il legame con il Centro La Pira è rimasto vivo, attraverso iniziative comuni di carattere sociale e culturale, divenendo modello di convivenza.
Maurizio Certini, direttore del Centro La Pira, accenna a quanto è stato fatto: “Con l’azione quotidiana, per certi aspetti molto semplice, dell’accoglienza fraterna dell’altro, che ha posto di fronte studenti e volontari del Centro e studenti tra di loro, si è voluto recuperare il percorso virtuoso dell’umanesimo fiorentino, cercando di rendere vitale l’anima cristiana di Firenze, desiderando offrire come una piccola porta aperta su di un’Europa pronta a dare, ma anche a ricevere e imparare da tutti; consapevoli che la sua civiltà si fonda sull’ospitalità. Ci siamo conosciuti con le nostre storie e caratteristiche, ri-conosciuti come fratelli in umanità e ci scopriamo oggi reciprocamente ri-conoscenti, grati gli uni gli altri per le difficoltà che insieme abbiamo superato, uniti nell’immaginare il futuro”.
Izzeddin Elzir, Imam di Firenze e presidente nazionale Ucoii, preoccupato per l’escalation di violenza legata al terrorismo che contraddice i principi ispiratori dell’Islam della misericordia e del rispetto della vita umana, ha concluso sottolineando come “in un mondo in cui è più facile innalzare muri, fisici o mentali, occorra lavorare molto per interiorizzare il modello culturale che colga nella diversità dell’altro una ricchezza comune”. E chiede alle Istituzioni e alla buona politica “nuove norme per il rispetto e la valorizzazione dei cittadini italiani giunti da altrove, orgogliosi di essere italiani e musulmani”.
La città, rappresentata dal suo sindaco, Dario Nardella, era presente e grata per essere stata testimone della tappa di un cammino che ha colto nelle criticità locali o internazionali l’occasione per costruire “cose nuove” che restano patrimonio della città.
E’ la realtà del mondo che ci impone di entrare nel tempo nuovo della relazione”, ha affermato il cardinale Giuseppe Betori, “… è il tempo della fraternità, sia nella vita quotidiana, come nella vita politica, o a livello degli Stati”. “Firenze è una città aperta al dialogo; per certi aspetti – soprattutto con l’amicizia tra cristiani ed ebrei - ha anticipato la Dichiarazione conciliare Nostra Aetate. Ho in mente precursori profetici come il cardinale Elia dalla Costa, Giorgio La Pira o Chiara Lubich ma ho, oggi, davanti agli occhi tante donne e uomini che praticano quotidianamente il dialogo e agiscono con passione mossi dalla propria fede in Dio e dall’amore per l’umanità, assetata di assoluto e strutturalmente creata per la relazione con l’altro da sé. E questo ci offre una grande consolazione, una grande speranza”.


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ATTI CONVEGNO XXV Anniversario Comunità Islamica Firenze



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Lunedì 29 Febbraio,2016 Ore: 20:49
 
 
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