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www.ildialogo.org La pace si costruisce pregando,di Paolo Seghedoni

Resoconto dell'iniziativa del 28 febbraio scorso a Modena
La pace si costruisce pregando

di Paolo Seghedoni

Il tavolo cattolico-islamico e il centro missionario animazione e formazione hanno promosso una veglia a Gesù Redentore: la preghiera distinta e poi le testimonianze di alcuni musulmani


La pace si costruisce pregando.
Può sembrare utopistico, o al contrario banale.
Ma è così.
E per dirlo, ancora una volta, il Centro missionario animazione e formazione e il tavolo cattolico-islamico di Modena (insieme alla parrocchia Gesù redentore, che da due anni una volta al mese dedica un sabato sera alla preghiera per invocare il dono della pace) hanno deciso di riunirsi in preghiera.
I cattolici in chiesa, gli islamici in una sala, per poi trovarsi insieme, dopo la chiusura delle rispettive celebrazioni, per un momento di scambio e testimonianza:
“E’ un fatto molto importante questo invito da parte di Gesù Redentore, grazie al parroco e ancora più ringraziamo il nostro vescovo, che ci ha lasciato e che è ben presente nel nostro cuore – spiega Luigi Cattani, uno degli animatori del tavolo per il dialogo cattolico-islamico -.
In uno degli ultimi interventi che ha fatto incontrandoci, mons. Lanfranchi ha mostrato grande apertura e ci ha incoraggiato molto nel nostro lavoro in favore del dialogo.
Questa occasione della veglia della Pace (erano presenti quasi duecento persone) è importante per la costruzione di rapporti e per fare, tutti insieme, uno scatto culturale.
Nell’ultimo mese siamo stati presi da tante richieste, anche eccessive, relative a chiarimenti nei confronti dell’Isis o Is che dir si voglia.
C’è il rischio che la cronaca nera prevalga sul lavoro di riflessione: noi da 12 anni abbiamo instaurato un rapporto di amicizia.
Quello che vorremmo è che, conforme a quanto ci hanno insegnato i nostri vescovi, l’attività del dialogo rientri a pieno titolo e come un dato certo e quotidiano nella pastorale della nostra diocesi.
E’ così che si costruisce la pace e ci si può arricchire vicendevolmente”.
Tra le testimonianze, quella di Idris, rappresentante della comunità islamica:
“Questa veglia è segno del nostro cammino del tavolo cattolico-islamico. Chi non vuole la pace e non si sottomette a Dio ha sbagliato strada nell’islam, perchè islam vuole dire pace e sottomissione. Vogliamo dire che il vero islam non può essere se non pace, misericordia, accoglienza, fare del bene agli altri. Chi si raduna in un luogo sacro e prega, Dio si compiace di loro. Siamo riuniti qui solo per fare del bene a noi stessi e agli altri e siamo sicuramente insieme agli angeli”. Il rappresentante della comunità musulmana ha proseguito: “Non possiamo vivere senza spiritualità, senza un cuore puro e sereno, solo così riusciamo a essere buoni e fedeli e a fare del bene. L’accoglienza è un punto molto importante nella costruzione della religione islamica e anche di quella cristiana. Nel Corano vi sono tanti versetti che lo ricordano. Abramo unisce tutti, è profeta e padre di tutte le religioni e lui era generoso e ha sempre dato ai bisognosi. La misericordia di Dio è grande e così deve essere la nostra misericordia. Un cuore che non è pieno di amore non può fare del bene: se vogliamo mantenere i rapporti con Dio dobbiamo mantenere i rapporti tra di noi. Se uno non ama i propri figli, come può amare Dio?”. Idris ha riportato poi alcuni detti del Profeta Maometto sui cosiddetti romani, ovvero sui cattolici: “C’è un detto del profeta che dice: ‘Verrà la fine del mondo e i romani saranno numerosi, perchè hanno quattro attributi. Hanno la pazienza, la tenerezza, la forza d’animo e la giustizia’.
Da più di 25 anni vivo qui e ho visto questi attributi, in molti di voi: Gigi, Francesca, Maria, Ruggero, Alberto…
Il dialogo, accoglienza è la risposta giusta: è vero che siamo differenti e che ci sono cose che ci dividono, ma molte cose ci uniscono. Vivendo qui in questo cammino con la diocesi li abbiamo messi in pratica. Ora siamo pochi, ma mano nella mano cammineremo insieme sempre di più. Che Dio vi benedica e ci unisca in paradiso”, ha concluso.
Sono intervenuti anche altri esponenti della comunità islamica, tra questi Adil Laamane che ha fatto le condoglianze alla diocesi per la scomparsa del vescovo Antonio:
“A nome di tutta la comunità il nostro cordoglio per la scomparsa di Sua Eccellenza Lanfranchi, è stata persona importante anche per noi. Abbiamo portato anche i giovani per far crescere la cultura della pace. Perchè la pace si insegna. Diffidate di chi vuole lo scontro, la pace ci unisce”.
La serata si è conclusa con un dialogo tra le tante persone presenti: un modo per dire che pregando, appunto, si costruisce la pace.



Lunedì 09 Marzo,2015 Ore: 19:00
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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