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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org CRISTIANI E MUSULMANI IN DIALOGO. PROTAGONISTE: LE DONNE., da p. Alberto Rovelli

CRISTIANI E MUSULMANI IN DIALOGO. PROTAGONISTE: LE DONNE.

 da p. Alberto Rovelli

I° DIALOGO INTERRELIGIOSO OGGI.
I troppi fatti di violenza  commessi  in questi ultimi mesi, a sfondo religioso, ( cfr, Syria, Sud Sudan, Centro Africa, Nigeria, Israele, Palestina  …)  sono sfruttati dagli scettici  per dimostrare che:
l’islam è il pericolo numero uno per la pace,
-     e che  i musulmani  sono tutti jihadisti .
Sarebbe  bene sottolineare che non c’è solo la violenza dei fondamentalisti islamici, e testimoniare che esistono molti altri fermenti positivi ad alimentare la nostra speranza:
1.   Durante la Primavera Araba abbiamo ascoltato, lontano dalle moschee, dichiarazioni di giovani  musulmani che chiedevano libertà e rispetto delle idee di tutti; giovani che erano pronti a fare una più netta distinzione tra la sfera sociale, politica, culturale, e religiosa nell’islam. 
2.   Durante la stessa Primavera Araba si sono viste  donne musulmane scendere in piazza e unirsi a chi chiedeva più rispetto per tutti e libertà di parola.
3.   Molti artisti, attirano l’attenzione sulla situazione della donna musulmana attraverso corti-metraggi:
-     Moo laade, del Senegalese Sembene Ousmane, una donna si oppone alle mutilazioni sesssuali delle bambine;  
-     Yelen , del Maliano Cissé, una mamma difende il figlio condannato a morte dalla setta segreta del Komo alla quale appartiene il padre;
-     Amal, ragazza  del Marocco, vuole diventare cardiologa, il suo maestro la incoraggia;
-     Altre ragazze vogliono studiare … vogliono guidare la macchina … vogliono buttarsi nella vita politica …
-     Ci sono delle donne presidenti in: Liberia, Malawi,  …
-     aggiungere altri segnali positivi che conosciamo noi …
II° ATTEGGIAMENTI CHE BLOCCANO IL DIALOGO:
a)   la moda sfrenata irrita la sensibilità dei musulmani.
b)   maternità ai minimi storici.
c)   la visione individualista e materialista della vita uccide i legami tra vivi e con gli antenati.
III° OPPORTUNITA’ OFFERTE ALLE DONNE :
1)   La donna è capace di un vero dialogo con le sorelle musulmane o di altre religioni. Senza mettere in discussione la propria fede lascia parlare il suo cuore  di  esperta in umanità.
2)   L’esperienza della maternità offre protezione alla vita in difficoltà e in pericolo.
3)   La donna è maestra nel tessere relazioni umane amichevoli che superano paure e chiusure razziste.
4)   La devozione alla Madonna è luogo privilegiato di dialogo con le donne musulmane
5)   Tra donne è più facile esprimere riserve, pregiudizi o apprezzamento sulla fede dell’altra e domandare spiegazioni sulla pratica religiosa di ciascuna.
6)   L’ospitalità ci permetterà di invitare ed a essere invitate  a casa. Soprattutto all’occasione di feste o di eventi famigliari.
7)   Una volta rotto il ghiaccio ed allontanata ogni diffidenza, si può parlare dei figli, in che cosa ci si può aiutare, in una parola istaurare una profonda sincera amicizia.
IV° COSA FARE CONCRETAMENTE?
1)   Cose semplici, come rivolgere il saluto a tutte le donne che vivono vicino a voi, a quelle che incontrate ogni giorno.
2)   Rompere il silenzio nelle sale d’attesa dal Medico, dal Negoziante, alla Posta, o entrando in uno scompartimento del treno …
3)   Intervenire nei fatti di vita quotidiana con le vostre vicine quando notate una difficoltà, una gioia, un lutto, una festa, la promozione di un figlio,  visitando  in Ospedale  una vicina di casa non cristiana.
4)   Proporvi per un servizio quando una vicina non ha tempo per portare a scuola i figli.
5)   proporre di fare un pellegrinaggio, o una visita a un Santuario mariano;
6)   avere il coraggio di raccontare la propria devozione alla Madonna
V° ALCUNE ESPERIENZE :
1) Maria e Fatima in treno … alla fine del viaggio Fatima dona una scatola di cioccolatini, dicendo: “da oggi siamo amiche …” Maria mi raccontava questo episodio chiedendomi se aveva fatto bene ad accettare quel regalo.  
2) Le migliaia di donne pellegrine nei Santuari mariani di  N. Signora d’Africa ad Algeri, di S. Anna a Gerusalemme e di Nostra Signora del Mali a Kita, suggeriscono che questa esperienza potrebbe essere proposta alle  nostre sorelle musulmane, buddiste o induiste viventi qui in Italia tramite voi donne.
VI° RIFLESSIONI
Ciò che ci divide è la paura, il sospetto, i pregiudizi  da ambo le parti.
 “La donna ha paura del serpente, ma anche il serpente ha paura della donna …”    (proverbio africano)
Il primo obiettivo del dialogo è liberare i cuori  dal sospetto e dai pregiudizi e creare fiducia, altrimenti si genera solo guerra …
Una bella frase potrebbe diventare  il programma di vita:
“LA BONTÀ È DISARMANTE”.
Sarebbe fantastico se riuscissimo suscitare un gruppo misto di donne (cristiane e musulmane) per iniziare un dialogo di vita.
E condividere su argomenti importanti e cercare delle risposte a domande preparate assieme. Per esempio:
La preghiera: E’ importante per me la preghiera ? perché prego ? come prego?  In quali circostanze ? Quali sono le preghiere essenziali ? personali e comunitarie ? condividere i testi che ci piacciono di più. Possiamo pregare con le preghiere degli altri ? Possiamo pregare assieme ? La preghiera d’intercessione, di lode, di ringraziamento ?
Le Scritture: E’ strano, Il Signore ci ha dato di vivere nello stesso paese, forse nello stesso quartiere e via, eppure non ci salutiamo, non ci parliamo … quanti muri ci separano … eppure quelle che ci uniscono  sono molte di più … questa situazione, dipende da noi, basta volerlo, noi lo vogliamo e cerchiamo di farlo sapere e di convincere. Il primo passo è di conoscerci ed accettarci. Incominciando da quello che è importante per ognuno di noi: le Scritture. Conosciamo le nostre ma ignoriamo le vostre. Cosa possiamo fare ? Io con l’altro valgo di più che io da solo. Che conclusione posso tirare ?
La sofferenza : come affronto la sofferenza … le difficoltà della vita … la malattia ?  La sopportazione … l’abbandono alla misericordia di Dio, la fiducia in Dio (tawwakul) … il coraggio … la serenità … l’ottimismo … la disperazione ?
La fede: condividere le difficoltà concrete per vivere la fede lontani dalla patria … in un ambiente secolarizzato o di indifferenza o di ateismo.  Condividere ciò che ci sembra più importante nel modo di vivere la religione … Dio protegge chi è retto e segue la sua coscienza … In una sana emulazione possiamo aiutarci ed incoraggiarci a vicenda … ? Posso beneficiare della fede e delle ricchezze spirituali degli altri … ? Ho il desiderio di informarmi e di informare gli altri di quello che nutre la mia fede in Dio e dirige la mia vita quotidiana ?
Educazione dei figli:  come educhiamo i figli?  Quali sono i valori che ci sembrano importanti nell’educazione dei figli? Abbiamo un decalogo per curare le relazioni con il prossimo … per vivere in pace e in armonia con gli altri anche se non appartengono alla stessa  religione?
Vivere in società: Abbiamo  un codice di condotta  per vivere in società? Il rispetto della cultura degli altri ? Conoscere i diritti e gli obblighi del vivere sociale? Sappiamo evitare le azioni che possono indisporre gli altri? Come vivere l’ideale della fratellanza universale ? Cosa potremmo fare insieme per la comprensione  e il benessere del quartiere dove abitiamo?  Es. collaborazione, aiuto per curare il bene di tutti, integrazione vicendevole, condivisione degli avvenimenti di gioia o di lutto, gesti di solidarietà e di fraternità ?
Approfondire i valori religiosi comuni:
-     sottomissione a Dio,
-     abbandono alla volontà di Dio,
-     fiducia in Dio e nel prossimo,
-     purezza di intenzioni e di cuore,
-     distacco dai beni materiali,
-     ricerca della pace e della giustizia,  
-     perdono chiesto e donato.
CONCLUSIONE: Attitudini per il Dialogo:
1) rispetto reciproco,
2) accoglienza e ascolto dell’altro,
3) profonda benevolenza verso tutti,
4) Dare a tutti l’opportunità di esprimersi liberamente,
5) Non mascherare mai la propria identità religiosa.
(Card. Tauran, presidente del Consiglio Pontificio per il dialogo   Interreligioso)
E’ IL NOSTRO MODO DI ESSERE
EVANGELIZZATORI
A Kilometro Zero
  CARI SALUTI E BUON LAVORO.  I Missionari d'Africa  di Treviglio



Venerdì 09 Gennaio,2015 Ore: 19:23
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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