(per Enmigrinta Gentiana Minga)

“Vorrei incoraggiare i nostri ragazzi musulmani che fossero più attivi nel volontariato,vorrei vederli perché no ....inserirsi nella Croce rossa ... Croce Bianca ... e altro,più volonterosi a immergessi nella vita della comunità alto Altesina”- si è espresso molto convinto il presidente della comunità islamica di Bolzano Yahya Hamami la sera del 8 Novembre a Bolzano nella 12a serata ecumenica del dialogo cristiano musulmano,svolto nella sala polifunzionale di Via del Ronco 11,dalle 18 fino alle 22,l'iniziativa promossa dal Centro per la Pace del Comune di Bolzano, l'Ufficio Diocesano per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, il Centro culturale islamico "Il Dialogo" e altri sostenitori che hanno voluto mettere puntare quest'anno il dialogo tra i giovani di appartenenze religiose diverse.
I due gruppi inter - religiosi dei ragazzi sono stati assistiti dalle 18 fino alle 20 da signor Don Mario Gretter, dal sociologo Adel Jabbar,e Sana Younes nonché intervistati e fotografati dalla fotoreporter Valentina Biasie e Luca Sticcotti del Centro per la Pace del Comune di Bolzano. Si è offerto a tutti nella prima parte della serata delle pizzette e frutta fresca mentre in modo del tutto naturale i ragazzi discutevano tranquillamente,in modo pacifico,e simpatico. Con l'arrivo dei altri invitati, nella parte seconda della serata si svolse anche la preghiera interreligiosa diretta da Don Mario Getter e signor Yahya Hamami . Dopodiché in un cerchio improvvisato dai invitati e organizzatori si è discusso sulle problematiche e soluzioni che comparvero durante il lavoro con i gruppi, quale prendere conoscenza sui valori che accomunano , il rispetto verso l'essere umano in quanto tale,conoscenza vera a attiva del altro, saper ascoltare e osservare senza pregiudicare, e altro ancora. La proposta coraggiosa del signor Yahya Hamami rivoltata alla comunità dei giovani musulmani è stata colta al volo da quella cristiana la quale propose alla prossima una collaborazione nella raccolta dei aiuti per i paesi del Africa. Poco prima della chiusura della serata ad ognuno dei invitati li è stato consegnato un pezzo di carta e penna da esprimere un pensiero. Le carte,piegate e mischiate dentro un cestino vengono ritirate in uscita a caso accompagnate con due belle e grosse mele ...
Speriamo che queste iniziative non siano saltuarie ma “un calvario” da proseguire con fermezza visto che oramai siamo più o meno consci che sia la preghiera del Padre Nostro sia la sura El Hamulilahi esprime l'amore di un unico Dio che vuole la pace,la convivenza ed il rispetto.
Ad Enmigrinta capitò la lettera che esprime un pensiero che condividiamo in pieno ,lo pubblichiamo e cogliamo l'occasione di ringraziare infinitamente l'anonimo:

“Se ho fatto qualche scoperta di valore,
ciò é dovuto più ad un'attenzione paziente
che a un talento” (Newton)”

Gentiana Minga