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www.ildialogo.org VIAGGIO DEL PAPA E VIGNETTE ANTI-MAOMETTO: CATTOLICI E MUSULMANI RILANCIANO IL DIALOGO,da Adista Notizie n. 34 del 29/09/2012

VIAGGIO DEL PAPA E VIGNETTE ANTI-MAOMETTO: CATTOLICI E MUSULMANI RILANCIANO IL DIALOGO

da Adista Notizie n. 34 del 29/09/2012

36857. ROMA-ADISTA. «Una provvida occasione di dialogo», «un’importante esperienza di rispetto reciproco, di comprensione e di fraternità, che costituisce un forte segno di speranza per tutta l’umanità». È con queste parole che Benedetto XVI ha ripercorso, nella sua udienza generale di mercoledì 19 settembre, le tappe principali del suo viaggio in Libano dove si è recato dal 14 al 16 settembre scorsi.

Un viaggio da lui fortemente voluto, nonostante «le circostanze difficili», che aveva come scopo principale quello di consegnare l’Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in Medio Oriente ai rappresentanti delle Comunità cattoliche del Medio Oriente, come pure alle altre Chiese e comunità ecclesiali e ai capi musulmani, e la cui prima tappa è stata proprio la firma del documento nella basilica greco-melkita di San Paolo ad Harissa. Qui Benedetto XVI ha invitato i cattolici mediorientali «a fissare lo sguardo su Cristo crocifisso per trovare la forza, anche in contesti difficili e dolorosi, di celebrare la vittoria dell’amore sull’odio, del perdono sulla vendetta e dell’unità sulla divisione».

Temi molto sentiti considerato il clima in cui si è svolta la visita del papa: la guerra in Siria prima di tutto («migliaia di morti, un flusso di profughi che si riversano nella regione alla ricerca disperata di sicurezza e di futuro») ma anche le recenti proteste anti-occidentali scatenate dal film “The Innocence of Muslims” che hanno causato la morte dell’ambasciatore Usa in Libia Chris Stevens e di altri tre funzionari statunitensi, appena due giorni prima della partenza del papa per il Libano.

Della necessità sempre più impellente di dialogo e collaborazione tra cristianesimo e islam il papa ha parlato ricordando i tre giorni trascorsi nel Paese dei cedri e in particolare l’incontro con i capi delle comunità religiose musulmane, svoltosi «in uno spirito di dialogo e benevolenza». «I musulmani mi hanno accolto con grande rispetto e sincera considerazione»: «Mi sembra che sia venuto il momento di dare insieme una testimonianza sincera e decisa contro le divisioni e contro le guerre».

Benzina sul fuoco

Un invito che ha avuto occasione di concretizzarsi molto presto in Francia, dove la pubblicazione sul settimanale satirico Charlie Hebdo, il 19 settembre scorso, di alcune vignette al vetriolo su Maometto, ha destato la condanna immediata e all’unisono da parte del vescovo Michel Dubost, presidente del Consiglio per le relazioni interreligiose della Conferenza episcopale, e di Mohammed Moussaoui, presidente del Consiglio francese del Culto musulmano. «Noi difendiamo la libertà e in particolare la libertà di espressione», scrivono in un appello congiunto del 19 settembre: «Ma si mette in pericolo la libertà stessa se questa dimentica il principio della fraternità e il rispetto dell’uguale dignità». «La Repubblica francese ha come sua divisa la libertà, l’uguaglianza, la fraternità. Noi difendiamo la libertà e, in particolare sosteniamo la libertà di espressione nel rispetto della legge». Ma «davanti alle offese, alle divisioni, alle caricature, ai film e ai reportage unilaterali, sprezzanti e violenti, non possiamo non richiamare tutti alla coscienza e alla responsabilità e lanciare un appello: Francia, che fai tu per rispettare l’altro? Che fai tu per la fraternità? Noi vogliamo vivere insieme, facciamo in modo che questo sia possibile!».

Denunciato «per incitazione all’odio» da parte dell’Associazione siriana per la Libertà, con base a Parigi, il settimanale, il cui sito è stato sabotato, ha venduto in una sola giornata 75mila copie. (i. c.)

Articolo tratto da
ADISTA
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Sabato 29 Settembre,2012 Ore: 08:13
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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